fbpx
Home Serie A Hackett è devastante ma Cantù è più squadra, la supersfida del Pianella riletta in CountDown

Hackett è devastante ma Cantù è più squadra, la supersfida del Pianella riletta in CountDown

0

Daniel Hackett SienaTantissima carne al fuoco nel Count Down della partita più interessante vista fin qui in questo campionato, estrapolando dalle numerose sfaccettature del match i numeri più importanti di una sfida che poteva prendere entrambe le destinazioni. Cantù sovrasta Siena per valutazione (115-79), ma la durezza mentale (o “scaltrezza”, come la definisce Sacripanti in sala stampa) degli uomini di Crespi annulla il gap. I brianzoli però spremono ben 38 punti (con 14/21 dal campo) dalla loro panchina, contro i soli 16 (7/15 al tiro) di quella senese e in generale dimostrano di avere più frecce in faretra nei momenti decisivi:

10 come i punti nel quarto periodo di un Daniel Hackett straripante, che combina per complessivi 25 con 7 rimbalzi, 7 falli subiti e 8 assist. Il #23 in verde usa il talento ed il fisico per far male in tutti i modi alla difesa di Cantù, che però lo contiene bene negli ultimi minuti, aspettandolo e portandolo sugli aiuti dei lunghi quando l’attacco senese diventa un po’ troppo prevedibile.

9 come gli economici errori al tiro da due di una Cantù che inchiostra un astronomico 21/30 (70%) dentro l’arco e un ottimo 11/24 da tre. La MensSana risponde con un più che discreto 33/65 complessivo (23/45 da due e 10/20 da tre), ma VitaSnella si fa preferire nella distribuzione di tiri e responsabilità, più corale rispetto all’attacco “Hackett-centrico” di Crespi.

Chiamata schema di gioco Stefano Gentile Pallacanestro Cantu8 come i sorpassi e controsorpassi (lead changes nel gergo Usa) che si susseguono a partire dal 79 pari a 5′ dalla fine. Le rivali più agguerrite delle ultime stagioni danno vita ad un match intenso senza mai un padrone, che Cantù risolve gestendo meglio gli ultimi due possessi, rispetto a una Montepaschi per una volta poco lucida.

7 come gli assist di Joe Ragland: la difesa senese gli toglie visione del canestro e linee di penetrazione e il mancino da WSU si dedica a mettere in ritmo i compagni con le sue “caramelle” pronte da scartare. E nei 30” finali autografa la vittoria con l’entrata che procura i liberi del definitivo sorpasso e con lo scippo felino sulla rimessa di Rochestie a 15” dalla sirena, che toglie a Siena la possibilità dell’ultima replica.

6 come i canestri dal campo di un autoritario Stefano Gentile (16pti, 3/5 da due, 3/5 da tre) che, insieme a MichaelJenkins (16, 4/7 da tre), diventa leader offensivo di Cantù con la sfrontatezza propria del suo cognome. Circoletto rosso per il gioco da 4 (tripla più fallo) allo scadere del primo quarto sul -7 e per la bomba su una gamba sola dell’82-81 a 4′ dal termine, ma è il piglio con cui dirige la squadra (anche con Ragland in panchina) il vero valore aggiunto per Sacripanti.

5 come le stoppate di Cantù, equamente distribuite tra Cusin (2) e Uter (3), protagonisti di una prova perfettamente complementare. Il giamaicano (14 e 4 falli subiti) aggiunge il post basso all’attacco biancoblu, facendosi largo in vernice nel momento di difficoltà dei suoi sul 52-60 nel terzo quarto. Il centro azzurro alza la presenza verticale nell’area canturina, fattore chiave per chiudere le penetrazioni senesi quando Sacripanti lo chiama in campo nei minuti finali.

4 come i rimbalzi (3 offensivi) di un Hunter (17, 7/11 dal campo) efficace e fastidioso coi suoi 2 tap-in di puro istinto nel quarto di coda e come gli assist di un Aradori (9pti e 4 falli subiti) meno realizzatore ma estremamente concreto sui due lati del campo, tanto che il suo plus/minus (+9) è il migliore dell’intero incontro.

Maarty Leunen Pallacanestro Cantu3 come le triple su 4 tentate di Josh Carter (15 e 5 rimbalzi), che si conferma finissimo realizzatore e tiratore quasi infallibile, ma ha il torto di sparire nell’ultimo quarto (2 pti con 2 soli tiri tentati) quando alla MensSana farebbe comodo una spalla sul perimetro al pur debordante Hackett.

2 come i rimbalzi decisivi, uno per lato, di Maarty Leunen nei 5” finali, nei quali corona la sua prova maiuscola (13 più 8 reb e 3 assist) strappando a Carter e Ress il rimbalzo offensivo sul libero sbagliato di Ragland e assicurando poco dopo, sull’errore intenzionale di Hackett, la carambola che congela il risultato.

1 come la prima vittoria della Cantù targata VitaSnella. L’arrivo di un main sponsor triennale di tale caratura ha acceso l’entusiasmo dell’ambiente in settimana, tassello fondamentale nel nuovo corso societario. Il successo al cardiopalma su Siena, in un Pianella ribollente e in diretta nazionale, non poteva rappresentare viatico migliore per il nuovo abbinamento.

0 come i timeout rimasti a Crespi dopo il libero di Leunen del 90-87 a 5” dalla sirena. Il coach aveva legittimamente speso l’ultimo dieci secondi prima per organizzare l’ultimo attacco, poi vanificato dalla persa di Rochestie. Ma il mancato avanzamento della palla in zona d’attacco permette a Gentile di spendere un comodo e intelligente fallo a metà campo per impedire la possibile tripla del pareggio senese.

Stefano Mocerino

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata