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Giulio Gazzotti: “Ora non scoraggiamoci.”

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giulio gazzotti pesaro 2016-12-15

Giulio “Gazza” Gazzotti cerca con le parole giuste di spiegare il patatrac di domenica della Consultinvest Pesaro che è costata la vittoria contro l’Enel Brindisi: Pesaro era sul +13 a 3’30”, +8 a 40” dal termine, ma alla fine dei regolamentari ha subito il pareggio con il tap-in vincente di Carter e ha mollato gli ormeggi nel supplementare; 96-102 il risultato a favore dei pugliesi con tanto amaro in bocca per la VL, giocatori e tifosi. Ma il capitano della Consultinvest non vuole mollare e abbattersi: “Le scorie che dobbiamo portarci dietro da questa partita sono quelle positive, non quelle negative. Sono quelle delle cose importanti e belle che abbiamo fatto per 39′ e non quelle delle azioni superficiali e ingenue che abbiamo commesso in pochi secondi”.

Ecco l’intervista completa rilasciata dal giocatore bianco-rosso per l’edizione odierna de Il Resto del Carlino-Pesaro.

«Non mi era mai capitato prima, è stato incredibile. Quando sono uscito sul +8 a 45″ dalla fine la gente passava dietro la panchina a darmi cinque e a farci i complimenti per la bella vittoria: qualche minuto dopo non era più così e brucia. Ma ne abbiamo parlato fra noi e sappiamo che fin lì avevamo sfoderato la miglior partita dell’anno. Questo non dobbiamo dimenticarlo».
Ma bisogna imparare la lezione.
«Gli ultimi secondi non sono alienabili tecnicamente: se dovesse ricapitare, dobbiamo evitare forzature, gestire il pallone, essere più cinici. Anche quando sembra già in tasca, nel basket non è mai finita. Il nostro errore è stato questo. E mi spiace per la gente, che continua a scrivermi sui social: sarebbe stata un’iniezione di entusiasmo per tutto l’ambiente»
La fiducia di una squadra potrebbe incrinarsi dopo un colpo da ko del genere ma il capitano non teme questo.
«Dico di no perché le ultime due settimane di lavoro sono state le migliori della stagione e avevano dato risultati: abbiamo vinto a Cremona una sfida cruciale e poi dominato una squadra come Brindisi, costruita per i playoff. La qualità degli allenamenti più recenti è stata molto alta e si era visto in partita. Io, ma anche i miei compagni, abbiamo percepito di aver trovato i nostri equilibri di squadra. Lasciamo da parte il finale. Se avessimo vinto avreste parlato tutti di una grande Vuelle. Perché lo siamo stati, prima».
La prima vera prestazione di Jasaitis magari ha inciso ed anche il ritorno di Nnoko potrebbe aiutare.
«Simas è un compagno super, nonostante i problemi accusati ha sempre avuto un atteggiamento positivo con tutti noi. Siamo stati bravi ad innescarlo nelle sue posizioni preferite, lui si è fatto trovare libero e noi lo abbiamo trovato. Dobbiamo continuare così, lui non è uno che schizza fuori dai blocchi. Mentre Landry – prosegue – è l’unico centro puro che abbiamo ed è una dimensione che ci serve, dato che Jones preferisce attirare fuori i suoi avversari per batterli. Finora la questione falli lo aveva limitato, perché Nnoko cerca il contatto fisico ma un movimento sgraziato si vede subito: ora sta trovando la sua posizione come intimidatore».
Domenica a Caserta che Vuelle vedremo secondo Gazzotti?
«Loro sono la sorpresa del campionato, una squadra in fiducia, che gioca bene, con un Sosa dominante ed in casa loro non è mai facile. Ma le carte in tavola per fare un’altra ottima partita ce le abbiamo. Dobbiamo continuare a credere nelle nostre qualità, perché ne abbiamo».