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Gentile “Scudetto sofferto. Non so se ho finito con l’Olimpia…”

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alessandro gentile, milano

Questo scudetto ha un gusto particolare, è stato sofferto e difficile in un’annata piena di infortuni. Lo abbiamo voluto fortemente. In questo momento non so se ho finito con Milano ma so che quando ho deciso un anno fa di restare era per portare uno scudetto che questa città e questi tifosi meritano.”
 
Queste le prime parole del capitano dell’Olimpia Milano Alessandro Gentile dalla conferenza stampa di chiusura per celebrare lo scudetto. “Sono contento che questo sia avvenuto e ci sarà tempo per pensare e valutare il da farsi. – continua il n°5 bianco-rosso – Milano non è mai stato solo un affare per me, sono arrivato qui a 19 anni e dal primo giorno ho cercato di dare tutto anche facendo degli errori. Non mi sono mai tirato indietro ci ho sempre messo la faccia e credo di aver dato tutto per l’amore di questa maglia. A Milano mi trovo benissimo ed è bellissimo vedere tutto questo affetto da parte della città. Qualunque sia il mio futuro, Milano sarà sempre un posto speciale per me.”
 
Il basket italiano: “Vive un momento difficile, C’è chi lo nasconde ma è palese e ognuno di voi lo sa. Spero che un giorno torneremo a essere uno dei campionati più competitivi d’Europa.”
I compagni di squadra: “Una parola per loro che hanno fatto una stagione incredibile e per quasi tutti al primo anno, hanno dato tutto quello che avevano con i loro alti e bassi ma questo Scudetto è un risultato di squadra e questa è una cosa molto importante. Penso sia sotto gli occhi di tutti che Simon ha fatto un campionato da MVP e meritava questo riconoscimento, ci ha trascinati insieme a Sanders che nei playoff è stato decisivo. Ma è giusto ricordare tutti, nessuno escluso, anche chi ha giocato meno. È lo scudetto di tutti noi, anche di Andrea Amato. So di non aver giocato la mia miglior pallacanestro so che devo dare di più e so che posso dare di più. Per me c’è ancora tanto lavoro da fare ma siamo contenti tutti per la squadra.” 
Il rapporto con coach Repesa: “Ci conosciamo da Treviso, mi ha aiutato molto e mi ha insegnato la cultura del lavoro e ritrovarlo qui mi ha fatto molto piacere. Non deve essere stato facile per lui affrontare questa pressione ma alla fine conta il risultato, peccato per l’Europa ma il risultato è ampiamente positivo.” 
 
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