fbpx
Home Serie A Fortitudo-Milano: Fantinelli e Sims mandano al tappeto l’Armani Exchange al PalaDozza

Fortitudo-Milano: Fantinelli e Sims mandano al tappeto l’Armani Exchange al PalaDozza

0

Nonostante la pesante assenza della guardia slovena la Fortitudo compie l’impresa casalinga

Torna a infiammare la Lega LBA un classico del basket moderno italiano ed europeo. Sul parquet del PalaDozza tornano a incrociarsi Fortitudo e Olimpia Milano. Pur senza un febbricitante Stipčević la Pompea riesce a battere il gigante e ritornare al successo davanti al suo pubblico per 85 a 80.

Pungi come un ape, vola come una farfalla“. Sembra essere questa la filosofia del piano partita che Martino ha studiato per impensierire l’Olimpia. Un attacco frizzante che punta a sfruttare la stanchezza accumulata dai ragazzi di Messina in settimana con incursioni rapide. Una strategia ponderata per costruire una opportunità alla Pompea quella di Martino che non ha richiesto nel primo quarto un eccessivo utilizzo delle energie ma che chiaramente ha puntato su difesa compatta e freschezza offensiva al posto di forzature. Sims e Aradori hanno guidato la neo-promossa in questa prima frazione. Se Bologna punta tanto sulla penetrazione, l’Armani Exchange ha scelto un approccio maggiormente pragmatico, riuscendo a contenere il distacco. Partenza di secondo quarto che pare premiare la calma dell’Olimpia che annulla temporaneamente il momentum felsineo. Si tratta però solamente dei primi minuti poichè Fantinelli trascina la Effe con la specialità di questa serata: penetrazioni e slalom nella difesa milanese. Oltre alle scelte perfette del 21 bianco-blu a premiare la Pompea sono anche la sinergia tra Aradori e Sims che anche nel secondo quarto domina nel migliore dei modi il pitturato (fattore che a Martino è mancato spesso in questo avvio di stagione). Troppa calma forse per Messina che arriva all’intervallo con un cospicuo svantaggio frutto di troppi errori nella gestione dei tempi e della palla contro la ottima difesa a zona della Fortitudo.

Due le parole per riassumere la ripartenza dagli spogliatoi per la Fortitudo: Tutto facile. Continuano infatti nella prima metà del terzo quarto i trend positivi della squadra di Martino che raggiunge addirittura il momentaneo +21. Funziona tutto nonostante i bianco-blu ripartano come gli avversari in maniera più calma. Affidandosi con maggior costanza al tiro dalla linea da tre (Leunen risponde ottimamente ai guai fisici con il suo range di tiro) la Effe dimostra di voler dosare le energie. Diametralmente opposto il finale dei trenta minuti con l’Armani che riesce progressivamente a ridimensionare il distacco continuando con pazienza a fare la sua partita e costringendo maggiormente la Pompea a compiere errori specialmente a rimbalzo. A sottolineare la difficoltà della Fortitudo sono i 5 falli raggiunti da Daniel a poco più di un quarto dalla fine. È proprio l’esclusione di Daniel che permette a Martino di tornare grintosa affidandosi alle spalle larghissime di Sims sotto canestro e di un sempre incandescente Fantinelli. Milano continua a crederci e colpisce con montanti sotto canestro attraverso Jeff Brooks e i jab dalla linea da tre delle guardie. Gli ultimi 5 minuti di gioco vedono le due contendenti lavorare con la stessa intensità nell’aggredire il canestro avversario con l’Armani Exchange che torna dopo lungo tempo sotto la doppia cifra. Inizia l’assedio finale per gli ospiti che costringono la Fortitudo Bologna a usare i falli parsimoniosamente risparmiati fino a tre minuti dalla fine. Alle triple dell’Olimpia risponde Fantinelli con la solita incredibile energia di questa sera. Ci prova fino alla fine Milano ma la vittoria è dei bianco-blu.

Vittoria corale di Bologna che nel corso della partita si è affidata a tanti dei suoi alfieri per trascinare singolarmente i compagni (testimone del tipo di vittoria sono le doppie cifre per Fantinelli, Aradori, Robertson e Sims). Per il titolo di “MVP del ring” bolognese abbiamo un ex equo tra Sims e Fantinelli che in maniera differente hanno più degli altri spiccato per incisività. Riprende il cammino di Milano verso il back-to-back europeo. Ancora troppi i problemi che la stanchezza accumulata sta dando a Messina che trona alla sconfitta anche in Italia dopo la debacle moscovita