fbpx
Home Serie A Fortitudo Bologna. Coach Martino: “Aradori ci porta talento, qualità ed esperienza”

Fortitudo Bologna. Coach Martino: “Aradori ci porta talento, qualità ed esperienza”

0

L'immagine può contenere: 2 persone, persone che praticano sport

Foto da pagina facebook “Fortitudo Pallacanestro Bologna”

Intervista a Antimo Martino, coach della Fortitudo Pompea Bologna, per il quotidiano Il Resto del Carlino di Bologna, nella seconda parte della preparazione estiva della squadra biancoblu a Lizzano in Belvedere.
Un estratto delle sue dichiarazioni.

“Sono molto contento della disponibilità che i ragazzi stanno dando e della loro mentalità ed etica del lavoro che stanno dimostrando. Stiamo costruendo in palestra delle abitudini che poi durante l’anno ci daranno dei vantaggi. Quando una squadra si allenata intensamente si prepara alla durezza della partita. Sono anche soddisfatto del fatto che è stato confermato quanto andavamo cercando sul mercato, al di là delle questioni tecniche volevamo persone di un certo spessore che garantissero grande serietà nel lavoro”.

Da lunedì ci sarà anche Pietro Aradori.
Sono molto dispiaciuto per Pietro e per lui sarei stato felicissimo se fosse rimasto con il gruppo della nazionale. Egoisticamente da allenatore della Fortitudo sono contento di poter lavorare per un mese intero con la squadra al completo per arrivare pronti all’inizio del campionato. Con un gruppo nuovo le priorità sono trovare equilibri e affiatamento e il suo arrivo ci consente di raggiungere prima questi due obiettivi, anche se il suo inserimento sarà quasi automatico, dato che ha iniziato ad allenarsi prima di noi ed e per questo è già pronto. I compagni lo stanno aspettando”.

Con il suo ingaggio si passa dal 6+6 al 5+5.
“E’ un dato di fatto che abbiamo cambiato in corsa. E’ stato giusto farlo perché il mercato ci ha dato questa opportunità che la società ha ha deciso di cogliere al volo. Pietro ci porta qualità, talento ed esperienza, anche se magari è un giocatore un po’ diverso da quello che avevamo immaginato. Basterà, però, lavorare in maniera diversa per trovare altri equilibri: la squadra ha un’approfondita conoscenza del gioco che ci permetterà di sfruttare al meglio le sue qualità. Il mio obiettivo è quel di far capire a tutti che l’obiettivo è comune è che ognuno può fidarsi dei compagni e che a turno tra Leunen, Stipcevic, Mancinelli e tutti gli altri avranno l’occasione di essere protagonisti”.