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ESCLUSIVA BasketItaly.it: intervista a Ramel Curry

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Offensivamente parlando è stato sicuramente uno dei migliori giocatori passati per il nostro campionato. Chiedere ai tifosi di Pesaro e soprattutto di Avellino per ulteriori informazioni. Stiamo parlando di Ramel Curry, guardia statunitense classe ’80. Il buon Ramel arriva per la prima volta in Italia nel 2006 grazie alle intuizioni dello staff tecnico di Avellino che lo pesca in Repubblica Dominicana: per lui l’Irpinia sarà un trampolino di lancio verso una buona carriera europea. In maglia biancoverde fa registrare 18.7 punti di media (3° miglior realizzatore del torneo) e 46.9% da oltre l’arco (migliore tiratore da tre del campionato) che gli valgono la chiamata dell’Hapoel Gerusalemme. In Israele si ferma solo una stagione perché Sacripanti lo sceglie come guardia titolare della Scavolini Pesaro 2008/09. Anche nelle Marche, Curry si ferma un solo anno e, dopo una fugace apparizione in Turchia con l’Antalya Büyükşehir, nel 2010 firma in corsa con gli ucraini dell’Azovmash Mariupol con i quali riesce anche a vincere i play-off scudetto. Le sue prestazioni non passano inosservate e dopo un anno e mezzo di permanenza, cambia squadra e si accasa per la stagione 2011/12 al BC Donetsk, sempre in Ucraina.

 

Oggi Ramel Curry e il suo BC Donetsk sono, come da pronostico, a giocarsi i play-off scudetto dopo aver vinto la regular season con un record di 31 vinte e 8 perse. La post-season per l’ex Avellino non potrebbe andare meglio: battuto ai quarti il Dnipro con un secco 3 a 0, e avanti 3-1 nella serie di semifinale contro il Ferro-ZNTU. Disturbiamo Ramel dopo gara 4 delle semifinali play-off che, manco a dirlo, lo stanno vedendo ancora protagonista (15 punti di media).

Ciao Ramel! Ormai da due anni e mezzo ti sei stabilito in Ucraina. Ci parli di questa tua avventura?
La mia esperienza in Ucraina fino ad ora va più che bene. Al mio primo anno sono arrivato a stagione in corso all’Azovmash Mariupol e ho vinto il campionato giocando da protagonista i play-off. L’anno successivo, ossia l’anno scorso, siamo arrivati alle Final4 della VTB League, sconfitti solo dal CSKA. Infine quest’anno col BC Donetsk abbiamo vinto la regular season e stiamo disputando degli ottimi play-off.

Già, i play-off. Cosa ti aspetti da questa post-season?
Ovviamente il mio obiettivo è arrivare fino in fondo e vincere (sorride n.d.r.). Credo che abbiamo anche delle buone chance. So che sarà difficile: le semifinali e la finale saranno al meglio delle sette partite quindi occorrerà essere sempre costanti nelle prestazioni.

Quest’anno hai giocato anche l’Eurocup. Ce ne puoi fare un bilancio?
Penso che abbiamo disputato una buona Eurocup e il club ha acquisito esperienza internazionale. Ci siamo fermati ai quarti ad un passo dalle Final4 (eliminazione ai quarti contro il Lietuvos Rytas n.d.r.) ma sono molto soddisfatto. Sono contento di come stiamo giocando e di quello che quest’anno ha fatto la squadra, ci divertiamo a giocare insieme e a vincere.

Potresti farci un confronto tra il campionato Ucraino e quello Italiano?
Il campionato italiano ha tanti bravi giocatori, soprattutto giocatori di esperienza. In più ci sono allenatori molto preparati. La LegaA italiana è molto competitiva ed è composta da grandi squadre che danno vita ad un torneo entusiasmante. Ci si rende conto, guardando la classifica, come esso sia molto equilibrato. Qui in Ucraina, invece, ci sono tanti buoni giocatori, soprattutto giovani di talento, e tante squadre di buon livello.

La tua prima chiamata importante è giunta da Avellino. Cosa ricordi di quell’annata?
L’ esperienza di Avellino è stata sicuramente tra le migliori della mia carriera. Ho avuto diversi problemi fisici ma lo staff tecnico e i tifosi mi sono sempre stati vicino. Più in generale posso dire che il popolo avellinese con me è stato straordinario, lavorare in un ambiente del genere ti rende tutto più facile e più gratificante.

Nella seconda tappa italiana hai scelto Pesaro. Come ti sei trovato nelle Marche?
Molto bene. A Pesaro avevamo formato davvero un bel gruppo, probabilmente il migliore nel quale abbia mai giocato. Avevamo creato una buona chimica di squadra anche grazie al lavoro del coach (Sacripanti n.d.r.). In più il palazzo di Pesaro è fantastico e i tifosi sono molto caldi.

Con quale coach ti sei trovato meglio nella tua carriera?
Senza ombra di dubbio con l’Hall of Famer Kareem Abdul Jaabar che mi ha allenato nel 2002 negli Okhlaoma Storm in USBL.

Cosa ti aspetti dal futuro?
Sinceramente non so cosa aspettarmi. Spero solo di essere felice, di lavorare duro e giocare ancora a basket…e perché no, di vincere i play-off con il BC Donetsk.

Allora buona fortuna Ramel e grazie della disponibilità…
Grazie a voi. Un saluto!

Si ringrazia per la collaborazione e la disponibilità Ramel Curry e l’ufficio stampa del BC Donetsk.

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