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ESCLUSIVA – Alessandro Giuliani: “Porto Brindisi nel cuore, a Verona con un progetto”

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Alessandro Giuliani, il Direttore Sportivo che nella passata stagione è stato protagonista della promozione dell’Enel Basket Brindisi, si è concesso volentieri per un’intervista in esclusiva a BaskeItaly ricordando con affetto l’esperienza brindisina. Oggi ricopre il ruolo di General Manager nella sua Verona, ma con la professionalità e simpatia che lo contraddistinguono, ripercorre velocemente il suo anno in Puglia.

 

Ciao Alessandro, come va? Bene, grazie! Sono partito per questa bella avventura veronese e nonostante qualche problema stiamo cominciando un bel progetto che spero possa risvegliare entusiasmi sopiti nella mia città.

Sono ormai trascorsi 5 mesi dalla fine dell’entusiasmante cavalcata di Brindisi alla conquista della legaA che ti ha visto protagonista. Cosa ti manca di Brindisi? Beh, a parte il clima, la gente, il mare, il pesce e le persone con cui lavoravo tutti i giorni in sede poco altro…Scherzo logicamente, sono contento perchè dovunque son andato, lavoro a parte, sono riuscito a lasciare un bel ricordo di me come persona e son riuscito a creare legami che durano oltre all’esperienza lavorativa. Questo è successo anche a Brindisi.

Con quali altri compagni d’avventura della stagione scorsa sei rimasto più legato? Non lo dico per vantarmi ma sono in contatto con tantissimi. Sia dello staff tecnico come Marco Sist oppure come il mitico doc D’Andria, sia con i lavoratori oscuri di ogni club come Attilio Camassa o Enrica Ignazzi. Sento anche il maestro Santi Puglisi.

Due parole su Zerini: una scommessa vinta già l’anno scorso ma Andrea si sta confermando protagonista anche in legaA. Te lo aspettavi? Che facesse passi così importanti in così breve tempo forse no… Però ho fatto una corte serrata a Zero sin da quando ero a Biella, poi quando l’ho avuto giornalmente a Brindisi ho scoperto un ragazzo gran lavoratore, che si merita ogni minuto che sta in campo. Inoltre Bucchi, sicuramente, ha fatto un gran lavoro su di lui

A Brindisi, in molti non hanno apprezzato il tuo operato sin dall’inizio ma poi man mano si son dovuti ricredere. Di quale mossa o strategia di mercato relativa alla passata stagione sei più orgoglioso? Di ogni stagione io cerco, prima di tutto, di provare a costruire un gruppo, una squadra, senza pensare al singolo ma pensando a come legare i vari giocatori seguendo le indicazioni del coach e del budget. Ecco perchè io dico sempre che i conti si fanno alla fine, quando una squadra può diventare tale con il lavoro giornaliero…poi il talento conta, eccome!

La tua ciliegina su una gustosa torta è stata senz’altro la scelta di Jonathan Gibson. Si discute molto sul suo ruolo: cosa ne pensi? È giusto che aspiri ad una carriera NBA o credi che la sua dimensione ideale sia in Europa? Lui è la vera combo guard ossia una guardia moderna che può giocare sia da 2 che da 1. Ci sono pochissimi veri “playmaker” come una volta si intendeva il ruolo: col passar del tempo, lui e Reynolds saranno una coppia che farà divertire i brindisini. È logico che tutti possano sognare l’NBA ed è giusto che i giocatori come Gib ci possano provare. Ma l’NBA è anche business, è trovare la squadra che ti dia l’opportunità giusta al momento giusto e non sempre succede. Jonathan, col tempo, potrà capire che in Europa può costruirsi carriera e futuro economico come e meglio che negli USA.

Coach Bucchi ti ha ringraziato pubblicamente per l’aiuto in fase di costruzione della squadra di quest’anno. Quali credi siano i punti di forza della squadra brindisina? Ringrazio tramite te e anche in via ufficiale Piero, con Brindisi con lui e con la dirigenza mi son lasciato in modo stupendo e mi sembrava giusto girare a loro lo scouting e l’idee elaborate durante la mia stagione in cui avevo lavorato per loro. Le scelte giustamente le han fatte loro però conoscendo i giocatori che già erano sotto contratto e come giocava Bucchi ho potuto dare dei suggerimenti. Brindisi con il lavoro centrerà il prorpio obiettivo e poi penso riuscirà a divertirsi in questa stagione

Un paio di domanda secche: un giocatore della Legadue che vedresti benissimo al piano superiore è… Tra gli italiani, escludendo i miei, direi Portannese gran talento dell’Upea e tra gli americani mi intriga molto la pallacanestro di Rodney Green di Casale.

Un giovane italiano da seguire con attenzione invece è… Non conoscevo e mi ha fatto ottima impressione Ruzzier il play di trieste sempre testa alta mai fuori controllo..

Chi vincerà il campionato di legaA? Siena, Milano o è l’anno giusto per un’outsider? Di solito sbaglio sempre quindi diciamo che vedo Cantù, Siena, Milano e Varese in semifinale.

La specialità gastronomica brindisina che ti manca di più è… Il pesce crudo e il gelato ricotta e fichi di Maurizio sotto il mio appartamento in corso Roma…

Ciao Alessandro! Ti ringrazio per il tempo dedicato e ti lascio al lavoro per la tua Verona. In bocca al lupo per il proseguio della stagione! Crepi il lupo!

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