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Dyson porta Brindisi in Paradiso: la Reyer è regina delle perse. Countdown!

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Jerome Dyson Brindisi La capolista Brindisi batte con autorità la Reyer Venezia. L’impatto sulla partita di Zerini e Andre Smith è devastante, Venezia concede troppe palle perse agli avversari ma il mattatore dell’incontro è Jerome Dyson che con 25 punti, 13 falli subiti e 8 assist sfiora la tripla doppia. Riviviamo il match con il solito entusiasmante countdown di BasketItaly:

 10 a Jerome Dyson in seratona di grazie. A fine partita afferma di sentire la mancanza di Bulleri ma ieri i 3500 del PalaPentassuglia hanno dimenticato l’assenza del capitano grazie ad un Dyson mostruoso: 25 punti in 35 minuti di gioco, 13 falli subiti, 8 assist. Sfiora la tripla doppia e regala giocate spettacolari che illuminano Brindisi e provincia. 

9 i punti di Hrvoje Peric che si alza dalla panchina e mette a referto una partita offensivamente molto ordinata. 4/5 da due con un and one portato a casa. 6 rimbalzi difensivi ed una stoppata data valgono un 13 di valutazione in 21 minuti. Uno dei migliori fra i suoi.

8 i giocatori di Venezia con almeno due palle perse: evitate facili battute perchè c’è poco da ridere. Coach Zare Markovski punta il dito contro le 25 perse totali e credetemi, quando vi dico che quando lo fa il suo sguardo è un misto fra disperazione e rabbia a livelli altissimi. Tanti i contropiedi sprecati con una persa che sono costati cari alle sorti delle Reyer in quel di Brindisi.

7 punti e sette rimbalzi per Andrea Zerini nel primo quarto. Crosariol ne esce sfatto e il lungo brindisino può festeggiare la sua prima da capitano in legaA con una vittoria e il primato in classifica. Una favola quella di Andrea Zerini, ingaggiato da Brindisi nella stagione 2011-12 direttamente dal Ruvo di Puglia che militava nella Serie A Dilettanti e che oggi è colonna portante della difesa di coach Bucchi.

6 la valutazione di lega per Donell Taylor miglior realizzatore dell’Umana coi suoi 19 punti. 3/5 da due e 4/10 da tre sarebbero anche delle buone percentuali. In difesa però Taylor non si dimostra un cuor di leone, conquista solo due rimbalzi e perde 5 palloni sanguinosi.

5 i liberi sbagliati da Venezia su soli 12 tentativi. Anche Brindisi è imprecisa dalla linea della carità ma chiude con un 73% figlio del 19 su 26. Un dato statistico che la dice lunga sulla maggiore voglia di Brindisi di attaccare il ferro e portarsi a casa la partita.

4 falli subiti, 4/4 da due e 1/2 da tre, 1 assist e due rimbalzi, 11 punti in 10 minuti per Aaron Johnson che durante il terzo quarto prende a cazzotti Dyson e Campbell. Durante il resto della partita però, il folletto di Chicago subisce la prepotenza di Dyson ed è spesso costretto a segnarsi il numero di targa del numero 11 brindisino. Johnson chiude con 13 punti, 5 assist, 7 falli subiti e 3 perse per un 17 di valutazione in 23 minuti di gioco.

3 le sconfitte inflitte dall’Enel Brindisi alla Reyer Venezia: un 3-0 secco e tondo tondo maturato fra campionato e Final Eight di Coppa Italia, in casa, fuori casa e in campo neutro. Non ci aggiungiamo l’amichevole estiva per non esser cattivi. Che dire? In caso di play off, in laguna cercheranno di evitare l’accoppiata coi biancazzurri.

Michael Snaer Brindisi2 falli in un amen per Mike Snaer nell’avvio del match. Il rookie però non si scompone e offre una prestazione fatta di grinta difensiva e qualità offensiva: 16 punti in 30 minuti tirando col 50% da due e col 40% da tre. Preciso nei liberi, conferma il suo stato di forma crescente.

1 solo canestro per Andre Smith durante l’ultimo quarto su tre tentativi dal campo in 10 minuti di gioco. L’ala americana parte forte e dopo il primo quarto è già in doppia cifra con 11 punti realizzati. Meriterebbe un pò di riposo ma le rotazioni di Venezia non lo consentono. 40 minuti in campo che l’hanno visto uscire dalla partita proprio nei momenti decisivi.

0 i falli subiti dalla shooting guard brindisina Ron Lewis. L’americano chiude una partita senza lode e senza infamia nonostante dimostri una buona intesa con Jerome Dyson. 4/4 da due ma 1/7 da tre. Si può fare di più!

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