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Dyson ammutolisce Sassari, pazzesca vittoria di Torino

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Jerome Dyson (Torino) Non bastano 44 minuti e 59 secondi per capire chi è la più forte tra Torino e Sassari, quando tutto sembrava portare ad  un secondo overtime, il n°2 dell’Auxilium, trova la bomba dalla tre quarti che gela i tifosi Sassaresi e fa esplodere il  PalaRuffini.

Nella sfida fra il passato e il presente della Dinamo, con Jerome Dyson a guidare l’Auxilium, partono meglio i Campioni d’Italia, che sfruttano Varnado nel pitturato. Il lungo ex Roma, al rientro con Petway e Logan, è proprio con l’ex Alba, il fattore in attacco che permette agli ospiti di segnare il + 7 in apertura di gara. Vitucci all’esordio sulla panchina della Manital, non ci pensa due volte e dopo il time out, infonde fiducia ai suoi, che iniziano a martellare dalla lunga distanza, Dawkins  e Mancinelli firmano il pareggio. Si va avanti a strappi, con Sassari brava ad attaccare il canestro e trovare i falli della difesa di Torino, mentre White inizia a diventare un punto di riferimento per l’attacco del’Auxilium, che chiude a -1 il primo quarto.

White continua a fare male nell’area colorata della Dinamo anche in apertura di secondo quarto, con Calvani costretto ad usare un minuto di sospensione che all’inizio non porta i frutti sperati,  prima che Varnado inizi ad ingaggiare il suo personale duello con lo stesso White. Torino prova ad accelerare il proprio gioco, cercando soluzioni rapide, ma a volte forzate, Sassari invece prova a ragionare e quando riesce a trovare i tiri aperti è capace di siglare il 31-36. L’ultima reazione di Torino è nelle mani di Miller, che nonostante non riesca a trovare l’intesa con i compagni, dimostra di poter attaccare bene il canestro e con la sua penetrazione, dopo il 2\2 di Logan dalla lunetta, porta le squadre al riposo sul 37-40.

Parte bene Torino in uscita dagli spogliatoi, che ancora una volta dalla lunga distanza, riesce a far male a Sassari, i falli però condizionano la squadra di Vitucci, che è costretto a rinunciare a Dyson che con 4 penalità sul tabellone, va a sedersi in panchina con ancora 7 minuti da giocare nel terzo quarto, ma la Manital non si scompone e con White e Dawkins, sempre dai 6.75, trova il 51-45.
Haynes e Formenti fermano l’emorragia, Logan (un vero rebus per i padroni di casa) completa il sorpasso e Torino si blocca in attacco senza l’ex di turno; il rientro di Dyson sul parquet però, restituisce vivacità all’attacco della Manital, con lui in campo la Dinamo è costretta sempre a raddoppiare il portatore di palla avversario e gli uomini di Vitucci, sono bravi a punire questa scelta difensiva con le solite e puntuali triple di Dawkins e Miller: 59-57 al 30’.
La chiusura positiva della terza frazione, regala fiducia a Torino, che parte con un 8-2 di parziale nell’ultima frazione, con Ebi soprattutto in difesa e Dawkins protagonisti, Calvani dopo il time out prova ad abbassare il quintetto, la scelta nasce per provare a valorizzare anche Haynes, che dopo 35 minuti è soltanto a quota 4.
Sassari intensifica la difesa, ma il contropiede dei Campioni d’Italia, non porta punti, Dyson con in mano i liberi che possono tagliare le gambe agli avversari, regala uno 0/2 che permette a Sassari di costruire un parziale di 8-0 con proprio Haynes in stile araba fenice a far tremare la Manital.
Logan pareggia a quota 73, Torino con ancora Dyson perde un’altra occasione di chiudere la gara e lo stesso Logan prima e la preghiera di Mancinelli poi, non cambiano il risultato che porta le squadre al supplementare.
E’ l’energia rimasta a fare la differenza, saltano gli schemi ed è il talento ad indirizzare l’inerzia della gara. Logan è ancora protagonista, attira il raddoppio della difesa Torinese e permette a Sassari di trovare il +4. La Manital non demorde e carica di falli il Banco, ma la squadra di Calvani riesce a spenderli sempre in situazioni non pericolose, tagliando il ritmo all’attacco senza mandare in lunetta i padroni di casa. Dyson però non ne ha bisogno, con due penetrazioni pareggia a quota 83 e l’ultimo tiro dopo il fallo in attacco di Haynes finisce nelle mani dello stesso ex Dinamo.
L’ex, dalla tre quarti trova la preghiera che fa esplodere il PalaRuffini e punisce una Dinamo incapace, di imporre il proprio il gioco sul parquet Torinese.

Torino
Dyson 16; White 18, Giacchetti, Mancinelli 8, Rosselli 2, Fantoni, Mascolo, Dawkins 15, Miller 21, Ebi 6

Sassari:
Haynes 9, Petway 5, Logan 26, Formenti 10, Pellegrino, Devecchi, Alexander, D’Ercole, Sacchetti 4, Stipcevic, Eyenga 9, Varnado 20