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Il derby delle emozioni: il preview della sfida fra Sassari e Brindisi

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Da quando la scorsa stagione le strade di Meo Sacchetti e la Dinamo Sassari si sono separate, il ritorno dello storico tecnico dei Sardi al PalaSerradimigni da avversario, rappresenta una data attesa da tanti tifosi. La curiosità di capire quali saranno le emozioni che il coach di Brindisi proverà, quale sarà la reazione del pubblico, in che modo si comporterà da ospite, in quella che per anni è stata la sua casa, ha reso questa gara diversa da tutte le altre della stagione.
Il destino ha voluto che rappresentasse un crocevia importante per entrambe le squadre, impegnate nella lotta play off, in una guerra creata dalla classifica cortissima, che amplifica il grado di rilevanza della posta in palio.
Chi ha vissuto gli anni di Meo sulla panchina biancoblu, sospirerà di malinconia a vederlo sedere (per pochi istanti si intende) dalla parte opposta del campo di gioco rispetto a quella a cui ha abituato per più di sei stagioni e non potrà, che alzare lo sguardo e vedere i drappi dei successi conquistati, penzolare dal soffitto dell’impianto sassarese, pensando ad un ciclo finito, ma ancora vivissimo nei cuori dei tifosi Sassaresi.
Sarà un pre-gara più sentimentale di ogni altro vissuto al PalaSerradimigni, ma dopo l’inno di Mameli, inizierà una gara come tutte le altre, fra due squadre che hanno come unico obiettivo, quello di aggiungere i due punti alla propria classifica; Sassari arriverà più stanca alla palla a due, causa la partita infrasettimanale di Coppa, che ha sancito la chiusura stagionale della campagna Europea, Brindisi ha dalla sua l’entusiasmo della netta vittoria con Avellino e una settimana di buoni allenamenti.

Comer arriva Brindisi:
Come detto in precedenza, la vittoria contro gli Irpini, ha rilanciato le ambizioni dei pugliesi, che con l’arrivo di Samuels, sembrano aver trovato la quadratura del cerchio, rispetto agli alti e bassi di inizio stagione; il centro ex Milano non è sicuramente al top della forma, ma contro la Sidigas, ha dimostrato che con un minutaggio centellinato, è in grado di fare la differenza; Sacchetti in conferenza stampa di presentazione della gara, non ha potuto fare a meno di parlare del lato emozionale dell’incontro: “Ho trascorso 6 anni e qualche mese in Sardegna, avvertirò certamente sensazioni forti e particolari affrontando anche mio figlio. Non so quale clima troverò al PalaSerradimigni spero che mi facciano almeno un applauso”. Dal punto di vista tecnico l’obiettivo è sempre lo stesso: pensare a una gara alla volta, allo stesso tempo però si guarda all’ultima uscita, in cui oltre a riconoscere il buon esordio di Samuels, viene dato atto della prova importante di tutta la squadra: “Domenica ha fatto molto bene, più di quello che ci potessimo aspettare. Con la sua prestazione ci siamo però forse dimenticati di ciò che i compagni hanno fatto durante tutto il match e in particolare nel primo quarto quando abbiamo indirizzato la partita sui binari a noi consoni. Cercheremo di aumentare gradualmente la sua tenuta fisica per portarlo il prima possibile in ottima forma”

Come arriva Sassari:
L’uscita dalla Champions League ha lasciato sì stanchezza nelle gambe dei giocatori, ma anche la consapevolezza che non si poteva fare un passo più grande di quello compiuto con l’arrivo ai quarti di finale della competizione, un traguardo definito storico in settimana anche dal presidente Sardara, che ha inoltre rinnovato la fiducia a Federico Pasquini alla guida della sua Dinamo, oltre aver ringraziato i tifosi e la squadra per l’apporto dato sino a questo punto della stagione: “Sono convinto che ce l’abbiamo messa tutta e voglio ringraziare i tifosi per la vicinanza e il sostegno, così come ringrazio lo staff, gli allenatori e i giocatori perché vado a casa consapevole di aver visto una squadra che ha dato tutto. Quando si dà tutto non c’è nulla da recriminare, bisogna resettare pensando alla prossima esperienza europea, alzando l’asticella come abbiamo fatto quest’anno (…) Ad oggi sono estremamente contento di come stiamo andando, sono contento che Federico Pasquini sia alla guida tecnica per i prossimi quattro anni e mi sento di ringraziare lui e il suo staff per quanto fatto finora. Ora guardiamo al campionato, pensiamo alla prossima partita perché i playoff sono da conquistare e guardiamo avanti con estremo entusiasmo che è una componente del nostro DNA che non manca mai”. 
Sulla gara di domani e la sua importanza, ha parlato anche Pasquini in settimana: “Domani giochiamo contro una squadra che ha grandissimo talento, con giocatori in questo momento al top della condizione, perché il rendimento di elementi come Durand Scott, Carter, Joseph, per non parlare di M’Baye – che forse è il giocatore rivelazione della stagione – unito al fatto che hanno coperto l’unica falla che avevano, che era il gioco interno, con Samardo Samulels,  fa sì che Brindisi sia ora una squadra di altissimo potenziale, che sarà sicuramente la mina vagante dei playoff. Noi dobbiamo fare una grande partita ed essere pronti a recuperare tutto quello che abbiamo dal punto di vista fisico e mentale  riuscire a fare, per l’ultima volta in questo periodo, il grande sforzo ogni 72 ore e portare a casa questi due punti molto importanti in chiave piazzamento playoff: dalla prossima settimana sarà una storia diversa perché riusciremo ad allenarci come si deve”.

La chiavi:
Con l’arrivo di Samuels in maglia Brindisi, non può che diventare fondamentale il gioco in post basso, come contro Avellino, il Giamaicano ogni qualvolta sarà in campo, verrà presumibilmente cercato dai compagni, ma Brindisi in attacco, sempre con i lunghi, potrebbe essere ugualmente avvantaggiata, grazie al gioco di Carter, che costringerà il 5 di turno sia esso Lawal o Lydeka a difendere in maniera molto profonda, data la capacità dell’americano, di trovare il canestro anche dalla lunga distanza.
Pasquini nelle ultime gare ha sempre schierato un quintetto iniziale diverso, a volte per esigenze di rotazioni, vedi Carter a referto a Cremona, a volte per scelte tecniche, vedi gara di coppa del Mercoledì, con Lighty e Bell in quintetto; questa variabilità delle scelte, unita alla lunghezza del roster biancoblu rappresenta un punto su cui la difesa Brindisina dovrà lavorare parecchio, cercando i giusti adattamenti nel più breve tempo possibile, così, da non permettere ai padroni di casa di trovare la loro arma migliore, il tiro dalla lunga distanza, che è mancato nelle ultime partite, ma che rappresenta la forza con cui Sassari è capace di costruire parziali importanti e in breve tempo.
Uno dei cecchini a disposizione di Pasquini è Stipcevic, il play Croato, seppur in uscita dalla panchina, rappresenta il miglior marcatore della squadra, ma in settimana, a causa di un virus intestinale, ha avuto grossi problemi ad allenarsi e anche la sua prestazione in coppa non è stata delle migliori; possibile spazio nelle rotazioni anche per Monaldi dunque, che già a Cremona ha dimostrato di poter reggere il campo. Le chiavi di gioco fondamentali possono essere ancora tante, in particolare, non può non essere citata la sfida fra i 4, Sassari alterna in questo spot, al netto di quintetti piccoli per pochi minuti, Brian Sacchetti e Savanovic, Brindisi punta sul solito M’Baye, una sfida quindi che metterà da una parte la tecnica e dall’altra il talento e l’atletismo, sarà quindi il controllo del ritmo di gara a fare da ago della bilancia per capire chi, saprà sopravanzare l’avversario.
La gara, che verrà trasmessa in diretta localizzata per Brindisi da Antenna Sud, sarà diretta dai signori Mazzoni, Weidmann e Caiazza, con palla a due fissate per le 18:15.