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Dequan Jones vola su Varese. Cantù fa suo il derby del “Monday Night”

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dequan jones, cantù

Questa volta si sente tutto il peso del fattore campo nella vittoria 91-83 che consegna a Cantù il classico derby con la Varese di coach Pozzecco. I brianzoli coronano una partita condotta dal primo all’ultimo minuto, che abbatte a forza di spallate una OpenJobMetis brava a non uscire mai dalla partita nonstante le pesanti assenze di Diawara e Kangur (oggi al rientro, ma solo in panchina), oltre all’inserimentio del nuovo acquisto Maynor.

Non manca tuttavia il (non nuovo) tentativo di suicidio degli uomini di Sacripanti, avanti 85-68 al 36′, che smettono di difendere concedendo agli ospiti di attaccare per il potenziale -3 sull’87-81 a 40″ dalla fine, in virtù di una serie di triple non contestate, complice una gestione delle rotazioni che lascia in panchina nei 7′ finali un Johnson-Odom (10, 5 assist 0 perse in 23′) che poteva essere utile nella gestione del vantaggio finale. Cantù paga le distrazioni non riuscendo a ribaltare il -9 dell’andata, ma manda in archivio una vittoria convincente, con un attacco bilanciato che affronta con cura le differenti difese proposte da Pozzecco. I biancoblu attaccano bene la zona, girando la palla e colpendo dall’arco con regolarità (13/28 alla fine), non rinunciando ad appoggiare la palla sotto per i lunghi, come al rientro dopo l’intervallo lungo dopo i primi 20′ chiusi sul 48-41 interno. Chi non spegne mai la luce è invece un Dequan Jones superlativo (26, 11/11 dal campo, 7 reb e 5 assist), il cui linguaggio del corpo descrive bene la superiore aggressività che VitaSnella butta in campo fin dalla palla a due.

Cantù impone subito un ritmo alto alla gara, pagando all’inizio su tre pessime transizioni difensive una in fila all’altra, ma capitalizzando però dai 6.75 (5/8 nei primi 10′) e controllando i tabelloni (42-28 alla fine con 11 offensivi per i biancoblu). Varese sconta la poca confidenza di Maynor col basket italiano (segnerà tutti suoi 12 punti nella ripresa insieme a 7 dei suoi 11 assist), mentre dall’altra parte Gentile (14, 4/7 da tre, 5 reb e 4 assist) e D.J.O., oramai coppia stabile di guardie in quintetto, guida i padroni di casa al margine in doppia cifra sul 30-16 al primo mimi intervallo.

Se Varese non tracolla è per il pick’n’pop di Callahan (20, 6/10 da tre), enigma insolubile specie quando giocato con Rautins (11, 2/9 dai 6.75), con le triple del centro ex-Verona a lanciare poi la rimonta disperata del finale di partita. Sembra paradossale ma è l’ingresso di Feldeine (14, 4/10 dal campo) a ingarbugliare le cose in attacco per Sacripanti, pur se il dominicano distillerà alcune perle nel break decisivo che prende il via nella terza frazione. VitaSnella la inizia appoggiando la palla sotto per Williams (7 più 3 reb) e Buva (9 e 5 reb) ed è abbastanza cinica per colpire due volte dal perimetro, con Gentile e lo stesso Feldeine, quando Varese si mette a zona, producendo quello che sarà l’allungo decisivo. Un buon Eyenga (15, 5 reb e 3 assist) fa valere le doti atletiche, gli esterni di Pozzecco prendono coraggio nell’atttaccare 1vs1, battendo dal palleggio il difensore ogni qual volta VitaSnella diminuisce la pressione sulla palla. Sufficiente per restare nell’orbita di una possibile rimonta, che si materializza con la sarabanda dal perimetro nei minuti conclusivi (5/9 Openjobmetis nei 10′ finali, dopo il 6/20 dei primi tre quarti di gioco) dopo che i padroni di casa toccano il massimo vantaggio, con Daniel (14 e 4 reb), fin lì poco incisivo, che sfrutta bene gli spazi concessi in area. Closeout mancati e confusione difensiva, emblematica sulla tripla frontale di Maynor con Cantù impegnata a disporsi a zona, mossa efficace a fine terzo quarto, meno quando le energie mentali sembrano accantonate per troppa sicurezza.

Finisce comunque col successo che aggancia Cantù al treno delle squadre all’ottavo posto, mentre il Poz si deve accontentare della prova coraggiosa dei suoi, in attesa di recuperare gli infortunati e con segnali confortanti da Maynor, più rispondente alle caratteristiche che l’istrionico coach varesino si attendeva dal proprio playmaker.

MVP: “Hombre del partido” per acclamazione è Dequan Jones (26, 8/8 da due, 3/3 da tre, 1/1 TL, 7 reb, 5 ass, 36 val.). L’ex Orlando Magic è perfetto a livello statistico e esemplare per atteggiamento e linguaggio del corpo. Difende, vola letteralmete in transizione (portandosi a casa il consueto paio di ferri), è letale dal perimetro e lucido nelle scelte. Incontenibile.

Tabellini e statistiche

ACQUA VITASNELLA CANTU – OPENJOBMETIS VARESE 91-83 (30- 16, 48- 41, 67- 54)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 10, Feldeine 14, Abass, Bloise ne, Laganà, Maspero ne, Jones 26, Shermadini 6, Hollis 5, Buva 9, Gentile 14, Williams 7. All. Sacripanti.

OPENJOBMETIS VARESE: Rautins 11, Daniel 14, Maynor 12, Casella, Testa ne, Okoye 5, Deane 6, Callahan 20, Kangur ne, Balanzoni ne, Pietrini ne, Eyenga 15. All. Pozzecco.

Tiri da due: Cantù 19/37, Varese 22/38

Tiri da tre: Cantù 13/28, Varese 11/29

Tiri liberi : Cantù 14/19, Varese 6/11

Ribalzi: Cantù 42 (11 off.), Varese 28 (6 off.)

Assist: Cantù19, Varese 26

Palle perse: Cantù 16, Varese 10

Valutazione: Cantù 111, Varese 82

Stefano Mocerino

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