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Cremona-Caserta, le pagelle in count-down

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Il CountDown di BasketItaly.it dedicato alla sfida fra Vanoli Cremona e Juve Caserta, con il successo della squadra campana per 73-74 che permette alla Juve di fare un passo deciso verso la salvezza, mentre per Cremona una sconfitta pesante, la seconda consecutiva in casa, dopo due vittorie fondamentali a Biella e Bologna.

Voto 10 a Caserta e ai tifosi casertani presenti al PalaRadi, giunti dalla Campania per vedere una vittoria a fil di sirena; dopo aver messo in crisi Milano domenica scorsa, il blitz contro Cremona è la classica ciliegina sulla torta, che avvicina la salvezza. In momenti di crisi, oro che cola.
Voto 9 a Jeleel Akindele, 6/7 da due, compreso il canestro della vittoria, 4 rimbalzi e due assist. Rimane da chiedersi chi avesse il compito di marcarlo, e fare fallo nell’ultimo possesso; Torakiki, amico di Spank, oppure Giuliano di Kiss Me Licia? Del resto lo sanno tutti, un gatto vale l’altro; disorientati.
Voto 8 a Giuliano Maresca (2/3 da tre) e Marco Mordente (4 assist e la bomba che tiene a galla Caserta); basta un poco di rumba e la palla va giù. Nel canestro, si intende, ovviamente: tra l’averli e il non averli, c’è una certa differenza. Il primo mette le bombette quando non bisogna far scappare i buoi, l’altro anche. Tiratori di striscia.
Voto 7 a Tuukka Kotti (6/8 da due, 10 rimbalzi, 24 di valutazione); voce del verbo ‘poche parole, molti fatti’. Vitali è bellissimo, Stipanovic è grossissimo, Harris è pericolosissimo e Peric è fuorissimo, ma dietro alla nuova Vanoli c’è questo finlandese che è tornato solido come l’Ayers Rock. Peccato macchi la sua prova con l’ultima non difesa. Monolito.
Voto 6 a Andrija Stipanovic, 4/5 da due, 5 rimbalzi, ma anche 5 perse. Ero andato alla Snai per scommettere che avrebbe disintegrato la sua “cara” e “vecchia Caserta”, ma mi hanno risposto che non lo quotavano nemmeno perchè era un “evento pressoché certo”. Ritorno al futuro, senza i due punti.
Voto 5 a Stefano Gentile, 1/6 al tiro, 3 perse, -2 di valutazione e Stevan Jevolac, 3/10 dal campo, perchè a loro due non serve nè l’aiuto del pubblico nè il 50 e 50. Se la “spicchia” proprio non entra, meglio usare subito la telefonata a casa e vedere se la pasta è pronta. Cotto e mangiato.
Voto 4 a Lance Harris, 5/12 al tiro e 3 perse, ma non facciamone un dramma, del resto capita anche agli stalloni di razza, di andare in bianco una volta ogni 2 secoli. Cioè, capiamolo, uno ogni tanto può anche aver voglia di starsene comodo e tranquillo sul divano per gli affari suoi, invece che sparare triple a destra e a manca. Zapping.
Voto 3 a Hrvoje Peric 7/13 dal campo, la tripla del +6 a 2 minuti dalla fine, la stoppata che cancella la tripla di Caserta a 3 secondi dalla fine, ma anche l’alley-oop rimasto in canna a un secondo e 49 centesimi dalla fine, che ha privato Cremona dei due punti, con la difesa di Caserta immobile, in attesa degli eventi. Dalle stelle alle stalle, nel giro di pochi secondi.
Voto 2 a Aaron Johnson. Leggendo le statistiche, sembra la partita perfetta, 2/2 da due, 1/3 da tre, 4 falli subiti, 3 recuperi, 7 assist e 1 sola persa, poca roba per un playmaker. Però, se non hai visto la partita, non saprai mai che quella palla persa arriva a 35” dalla fine, quando stai sopra di 1 e regali la vittoria agli avversari.
Voto 1 a Brian Chase (0/4, 2 perse, -5 di valutazione, dopo essere stato l’eroe di Bologna); come uscire senza giubbotto sulla Marmolada, fa un po’ freschino effettivamente. Lui però è così, perchè la prossima partita è capace di farne 20 con la testa rivolta in giù e 10 mani in faccia. La prossima, appunto. Non è tempo per noi.
Voto 0 alla gestione degli ultimi 30 secondi di partita di Cremona, che sopra di 1 e con 2 falli da spendere prima del bonus, perde palla con Johnson in attacco, poi non fa fallo su Akindele, lasciandolo palleggiare tranquillamente, felice come Heidi nel semigancio a 32 denti. Glieli avrebbe volentieri buttati tutti giù Gresta, che in panchina sembrava la bambina dell’Esorcista in formato 3D. Ansia da nuova generazione. 

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