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Cremona-Avellino in countdown: Jackson aiuta Pancotto a prendersi la rivincita, per la Sidigas è crisi senza fine

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Jarrius Jackson Vanoli CremonaCremona batte Avellino 83-75 e fa un ulteriore passo verso la salvezza. Gli irpini sono ormai in piena crisi dopo la quarta sconfitta di fila: rivivi in countdown Vanoli-Sidigas.

10 allo stile di Cesare Pancotto. Il coach marchigiano, silurato dalla dirigenza avellinese lo scorso giugno per far posto a Vitucci (reduce a sua volta dalla meravigliosa stagione di Varese), sceglie di non far polemica in settimana e, anzi, spende parole di stima per tutto l’ambiente biancoverde. La rivincita, quella più importante, se la prende (giustamente) sul campo conquistando un successo prezioso in chiave salvezza per la sua Cremona.

9 a Jarrius Jackson. L’ex Veroli è l’Mvp dell’incontro grazie ai suoi 25 punti (8/14 dal campo), 5 rimbalzi e 5 falli subiti. E’ lui l’uomo a cui i compagni affidano i possessi più importanti, è lui a bruciare in uno contro uno i diretti marcatori avellinesi.

8 sono le vittorie di Cremona. Il record 8-15 non fa dormire certo sogni tranquilli ai tifosi lombardi ma quattro punti su Pesaro, ultima e ieri sconfitta in casa da Varese, sono un discreto margine. Non perdere la concentrazione e fornire prestazioni come quella di Roma e di ieri: questa la ricetta per restare in A.

7 i tiri presi da J’kel Foster. La guardia statunitense (tra l’altro ex di turno) contro Cremona segna i suoi primi punti (4) in maglia Sidigas tirando 2/7 dal campo (2/25 in stagione). Gioca comunque al di sotto della sufficienza anche a causa di un contesto di squadra (quello avellinese) che non lo aiuta e la forma fisica è ancora lontana.

6 sono i falli subiti da Lakovic. E’ forse la migliore prestazione stagionale per l’asso sloveno. 18 punti (2/3 da due, 3/4 da tre) e 5 assist però non bastano a risollevare le sorti della Sidigas.

Jaka Lakovic Sidigas Avellino vs Maarty Leunen e Stefano Gentile Pallacanestro Cantu5 sono gli assist di Jason Rich. Pur essendo la migliore bocca da fuoco dei suoi (oltre 17 di media in stagione), contro Avellino si ferma a 11 punti (5/10 dal campo). Dopo Roma, una nuova partita in cui viaggia “sotto la media” ma il numero di assist fa capire che può rendersi utile anche in altro modo.

4 come il 4/4 da tre di Klaudio Ndoja. L’ex Brindisi dà un contributo essenziale partendo dalla panchina e contro la non irresistibile difesa ospite trova anche il suo high stagionale (12 punti).

3 come i giocatori di Avellino a segno dalla panchina. Sono solo sei i punti (2 a testa per Spinelli, Cavaliero e Biligha) dei non-titolari, troppo pochi per poter pensare di vincere in trasferta. Dello stesso avviso anche coach Vitucci che nella conferenza post-partita riterrà questo fattore decisivo per la sconfitta.

2 come le voci statitiche in cui Ivanov va in doppia cifra. Per il centro bulgaro sono 17 punti e 15 rimbalzi, a conferma della sostanza che conferisce sotto le plance.

1 come il numero di vittorie che separa Avellino dalla zona playoff. Le quattro sconfitte consecutive non impediscono agli irpini di sognare ancora i playoff (20 punti contro i 22 di Caserta e Reggio Emilia, rispettivamente settima ed ottava) ma la sensazione è che, con questi uomini e questo (non) gioco, la post-season resti un’utopia.

0 come lo 0/5 dal campo di Dragovic. Il lungo serbo è da tempo ai margini delle rotazini di Vitucci il quale però cerca di buttarlo nella mischia per far rifiatare Thomas ed Ivanov. Peccato che faccia più danni della grandine.

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