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Countdown tra i fischi. Torino rivede la luce, Pistoia in difficoltà

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Coach Vincenzo Esposito (Pisotia)

Dopo aver sconfitto Trento, Torino si permette il lusso di espugnare il PalaCarrara e lascia aperte le speranze in chiave salvezza. Pistoia mostra i propri limiti attuali, in particolar modo a livello mentale, paga la stanchezza e patisce due fuoriclasse come White e Dyson. Le speranze per l’accesso ai play-off rimangono invariate, anche grazie alla sconfitta di Brindisi, ma squadra e pubblico devono ritrovare l’intesa e la spensieratezza del girone d’andata.

10 punti per Stefano Mancinelli. Gioca i primi due quarti di grande efficacia, sfruttando le lacune difensive dei toscani e rimanendo sul parquet ben 19 punti, con 5/8 dal campo, 2 rimbalzi e 2 falli subiti. Cala vistosamente nella seconda parte, quando i suoi compagni alzano i ritmi e sale in cattedra la classe di Dyson. Non segna più, ma cattura altri 3 rimbalzi e porta un bel mattoncino alla causa.

9 rimbalzi difensivi per DJ White. Giocatore di grande verticalità e dalla mano molto dolce, fin dall’inizio è stata una spina nel fianco della difesa pistoiese. 10 punti nel primo quarto, 25 complessivi in 32 minuti di gioco, con 12/18 dal campo e due schiacciate. Cattura 14 rimbalzi, 9 dei quali difensivi e chiude con 32 di valutazione. MVP della gara.

8 tentativi da 3 punti per Preston Knowles. Troppo anarchico per poterlo gestire, continua ad avere fiammate importanti, alternate a momenti di buio assoluto. Anche ieri 27minuti con 10 punti, 3/10 al tiro, 2 rimbalzi e 4 di valutazione. Mette due triple consecutive ad inizio del quarto periodo, riportando per l’ultima volta Pistoia avanti, ma poi torna ad essere un fantasma.

7 su 9 al tiro da due per Alex Kirk. Nonostante sia in evidente calo fisico e nonostante sia ben controllato dagli avversari, alla fine è sempre uno di quelli che portano a casa la pagnotta. Non è più il super Kirk del girone di andata, ma anche ieri rimane sul parquet ben 34 minuti, con 15 punti, 9 rimbalzi, 4 falli subiti, 2 assist e 24 di valutazione.

6 rimbalzi per Ronald Moore. Anche per il piccolo play, la luce della spia lampeggia pericolosamente ed in certi momenti manca della necessaria concentrazione. 2 soli punti con un pessimo 1/8 al tiro, ma anche 10 assist ed un buon contributo difensivo. Avrebbe bisogno di maggior riposo, ma Filloy ed Amato non sono riusciti a sostituirlo adeguatamente nella partita contro la Manital.

5 assist per Jerome Dyson. Nei primi due quarti gioca 16 minuti, con 0 punti, 0/6 dal campo ed 1 di valutazione; un giocatore deleterio per una squadra che si deve salvare. Dopo la pausa entra un campo il leader che segna 17 punti in 17 minuti, 3/9 dalla lunga distanza, 9 falli subiti e 17 di valutazione complessiva. Ha il merito anche di segnare la tripla che, di fatto, chiude la partita.

4 rimbalzi per Aleksander Czyz. Parte benissimo ed arriva alla pausa lunga con 12 punti e 4/4 dal campo. Come tutta la squadra rientra dagli spogliatoi quasi svagato, con poca concentrazione e scarsa applicazione difensiva; alla fine sono 18 punti in 30 minuti, 5/8 dal campo, 6/8 ai liberi, 7 falli subiti e 22 di valutazione. Rimane comunque uno dei più positivi nella giornataccia biancorossa.

3 punti per Ariel Filloy. Da quando è rientrato dopo l’infortunio, il capitano biancorosso non è più lo stesso. 15 minuti con 1/5 dal campo, 2 rimbalzi, 1 assist e 0 di valutazione. Alla fine qualcuno lo contesta e lui lo zittisce con il dito; un momento di nervosismo che non ne pregiudica certo la stagione ed il suo attaccamento alla maglia.

2 palle perse per Christian Eyenga. Non una partita da annali del basket, ma il suo contributo è molto prezioso, soprattutto a livello difensivo. Segna 7 punti con 3/6 dal campo, 1/1 ai liberi, 5 rimbalzi, 1 assist e 10 di valutazione.

1 di valutazione per Wayne Blackshear. Dopo un discreto girone di andata, il talentuoso americano ha inserito la retromarcia quando tutti si aspettavano innescasse la quinta. Anche ieri una partita con qualche luce (straordinaria una sua schiacciata con tanto di urlo liberatorio) e molte ombre, che lo hanno portato a rimanere 32 minuti sul parquet con 11 punti, 5/12 al tiro, 1 rimbalzo e ben 5 palle perse. Anche in difesa non è aggressivo come sempre.

0 ai tifosi pistoiesi che hanno insultato Vincenzo Esposito a fine partita. Rispetto prima di tutto. Nel girone di andata Pistoia è stata anche prima in classifica, raggiungendo una posizione mai vista prima nella storia del basket pistoiese. Una serie di infortuni hanno tarpato le ali al volo biancorosso e, nel momento delle difficoltà, parte del pubblico ha deciso di voltare le spalle ai suoi beniamini. In Italia fischiare è una brutta abitudine, ma le offese sono solamente un segno di maleducazione. Ma la maturazione come coach per Esposito, passa anche da momenti e situazioni come quelle di ieri sera.