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Home Serie A Countdown Sidigas-Enel tra sussulti ed emozioni. Banks ex indigesto, Gagic-Buva duello balcanico vintage

Countdown Sidigas-Enel tra sussulti ed emozioni. Banks ex indigesto, Gagic-Buva duello balcanico vintage

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Banks Adrian, brindisi

Match al cardiopalma quello andato in scena al Pala Del Mauro di Avellino, vinto dai padroni di casa per 83-81 dopo un tempo supplementare ai danni dell’Enel Brindisi. Andiamo a rivivere curiosità e statistiche dell’incontro attraverso il countdown targato Basketitaly.

10 i punti messi a segno nell’ultimo quarto da Kenneth Kadji, sui 15 totali. Abulico nei primi 30 minuti, l’ex Sassari sfodera tutte le proprie notevoli qualità nei momenti cruciali del match, trascinando l’Enel al perentorio recupero finale. L’impressione è che se riuscisse a standardizzare le proprie prestazioni, crescendo a livello mentale, i limiti per questo ragazzone di 211 cm sarebbero un concetto decisamente astratto. Un ballerino e una guardia pura nel corpo di un centro. Quando è on-fire è semplicemente immarcabile. Enigma!

9 i rimbalzi catturati da Ivan Buva. E’ uno dei giocatori più in forma di tutto il campionato, e anche Brindisi ne fa le spese sulla propria pelle. Mastino del pitturato, sfiora la doppia doppia con 16 punti a referto. L’1/2 dalla lunetta negli ultimi secondi dell’overtime, lascia aperto lo spiraglio per un’altra beffa, ma questa volta il finale di partita sorride ai biancoverdi. Pitbull!

8 i canestri da 2 punti realizzati da James Nunnally, sui 13 tentati. Il nativo di San Josè è un rebus per la difesa brindisina, priva di giocatori fisicamente adatti a marcare il torello americano. Rimane in campo per 42 minuti divenendo il miglior marcatore del match con 24 punti timbrati e 5 rimbalzi conquistati. Sostanza e qualità!

7 su 10 dal campo per Djordje Gagic. Il pivot serbo sfodera la migliore prestazione stagionale, regalando un sorriso a tutto l’ambiente biancoazzurro nonostante l’amarezza per la sconfitta. Aspramente criticato per un inizio di stagione in cui la sua condizione fisica si presentava alquanto deficitaria (e siamo clementi), mette finalmente in mostra tutto il proprio repertorio. Chiude con 17 punti e 8 rimbalzi, perdendo però anche 5 palloni in 25 minuti di gioco. Grida vendetta il fallo tecnico speso per plateali proteste, tornando in panchina dopo il raggiunto limite di falli commessi. Welcome!

6 palle perse in più per Brindisi nei confronti dei padroni di casa. Alla fine saranno 16 sanguinosi palloni gettati al vento, pagati poi nel finale punto a punto. La troppa frenesia in certe circostanze, e la stanchezza in altre, hanno pagato dazio alla squadra di coach Bucchi, comunque mai doma. Occasioni sprecate!

Sacripanti Pino,Avellino-212

5 su 20 dalla lunga distanza per la Sidigas, 5 su 21 per l’Enel. Le percentuali sotto il 25% al tiro da 3 punti per entrambe le squadre sono palesemente rivedibili, segno di una mira imprecisa per tutto l’arco del match. La chiave dell’incontro è infatti proteggere l’area pitturata e la partita si decide proprio sotto i tabelloni, con la sfida tra Gagic e Buva che catalizza l’attenzione anche degli esterni. Sdeng al quadrato!

4 tiri liberi sbagliati a testa da Cournooh e Banks. La stanchezza gioca un brutto scherzo ai pugliesi, che steccano dalla linea della carità con un 20/31 che pesa come un macigno considerato il punteggio finale. Lo 0/2 di Banks (con il secondo sbagliato appositamente per prendere un eventuale rimbalzo) a 3″ della fine dell’overtime, lasciano l’amaro in bocca alla truppa biancoazzurra. Lunetta storta!

3 minuti alla fine e il punteggio era sul 68-54 per la Scandone. I giochi sembravano ormai definitivamente archiviati, con i supporters di casa a dar già vita alla festa sugli spalti. Nel basket tuttavia “mai dire gatto, se non ce l’hai nel sacco”. Brindisi torna in campo, dopo un timeout, con il piglio di chi non ha nulla più da perdere, piazzando un terrificante break di 19-4, sugellato dalla perla sulla sirena di Banks che allunga la partita di altri 5 minuti. We love this game, sempre e comunque!

2 assenze pesanti per entrambe le squadre. Avellino è costretta a fare a meno di Pini e Green, mentre Brindisi è priva di Reynolds e Scott. Un incontro dunque che si disputa prima in infermeria e poi sul parquet di gioco, registrando per Brindisi inoltre le non perfette condizioni di Zerini e Cournooh che infatti nell’overtime chiamano stremati il cambio a coach Bucchi che li fa accomodare, suo malgrado, in panchina. Emergenza!

1 ex della partita, ma che ex! Adrian Banks è stato uno dei pochissimi a salvarsi nella scorsa grigia annata dei lupi irpini. Il suo rientro al Pala Del Mauro dapprima viene accolto abbastanza indifferentemente, salvo poi essere aspramente fischiato quando la posta in palio scottava, e il numero 0 cresceva in pericolosità. Rimane in campo praticamente sempre, per ben 43 minuti, in cui realizza 23 punti tirando con 6/10 dal campo e 10/14 ai tiri liberi. Prende 6 rimbalzi, smazza 2 assist, perde 4 palloni ma ne reupera 3 per una valutazione finale di 31, la più alta dell’incontro. Autentico tuttofare!

0 punti per Nemanja Milosevic in 12 minuti con 0/6 al tiro. E’ ormai palese come il lungo montenegrino non abbia più fiducia nei propri mezzi, inspiegabilmente involuto rispetto al giocatore ammirato l’anno scorso in EuroChallenge nel doppio impegno contro Brindisi con i rumeni del Targu. Sbaglia i tiri e i movimenti più semplici, i compagni e il coach provano a spronarlo e incitarlo, ma la sua mimica facciale non lascia presagire nulla di buono. Diversi rumors lo danno in uscita, con Caserta che avrebbe chiesto informazioni sul suo conto. E’ ai margini delle rotazioni, nonostante la quotidiana emergenza di uomini a disposizione, e ciò la dice lunga sul suo futuro. In via d’uscita!