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Countdown: Prova totale per Reggio, Reynolds c’è, i compagni no

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Nel lunch match domenicale, Reggio Emilia ha banchettato in casa dell’Enel Brindisi, travolgendo i padroni di casa per 53-79. Andiamo a rivivere curiosità, statistiche e aneddoti attraverso il countdown targato BasketItaly.

10 il plus/minus di Arturs Strautins. Il giovane lettone classe ’98, a causa dell’assenza di Kaukenas, ha la possibilità di scendere in campo anche in campionato, e non delude le aspettative. Rimane in campo per 17 minuti, mostrando buon impatto fisico ed emotivo, raccogliendo 3 rimbalzi e tirando con 2/5 dal campo. Il futuro appare decisamente roseo, e la Grissin Bon si sfrega le mani. Gioiellino!

9 i giocatori a tabellino per Reggio Emilia. Ci voleva una grande prova corale di squadra per espugnare il PalaPentassuglia, e così è stato. Tutti gli uomini impiegati rispondono presente, svolgendo alla perfezione il loro compito. I biancorossi interpretano il match senza sbavature, concentrati dal primo all’ultimo minuto. Macchina perfetta!

8 le palle perse dal Brindisi nel primo quarto, sulle 16 totali. Se il buongiorno si vede dal mattino… l’Enel non si era proprio svegliata. Approccio molle, inconcludenza offensiva e svagatezza difensiva. Il risultato è un primo tempo da 13-22, prima avvisaglia concreta di una partita non disputata, prima mentalmente e poi fisicamente. Pranzo indigesto!

7 vittorie consecutive per la Grissin Bon. Momento sensazionale per la squadra di coach Menetti, che timbra così l’ennesimo record della propria esperienza emiliana. La striscia vincente più lunga era ferma a sei vittorie, nel primo anno della sua gestione. Dalla sconfitta in Eurocup a Brindisi, al trionfo in campionato sempre al PalaPentassuglia. Come ti cambio una stagione in 25 giorni..

6 su 6 ai tiri liberi, nel primo quarto, per Amedeo Della Valle. L’azzurro parte subito premendo il piede sull’acceleratore, bucando la difesa avversaria con penetrazioni dritte al ferro. Nell’arco del match si renderà utile con 4 palloni recuperati, 4 falli subiti, 3 rimbalzi e 11 punti realizzati in 26 minuti. Scossa iniziale!

scottie reynolds, brindisi

5 canestri dal campo per Scottie Reynolds. Nel giorno del suo ritorno in campionato, la squadra si assenta per motivazioni non giustificabili. Il play americano rimane in campo per 25 minuti, mostrando una buona tenuta fisica nonostante il mese di assenza. I compagni però appaiono sconnessi e lui infatti distribuisce solo 2 assist, mettendosi maggiormente in proprio, rispetto al solito, con 11 punti e 5/9 al tiro. Da verificare i nuovi equilibri con lui al timone e Banks-Harris riportati al loro ruolo originario. Stand-by!

4 gli assist smazzati da Pietro Aradori. In 29 minuti, mette a segno 15 punti con 7/14 al tiro raccogliendo anche 6 rimbalzi. Una partita totale per lo “squalo”, che azzanna la preda nel momento opportuno, non lasciando più la presa. Mortifero!

3 su 13 da 3 per Brindisi. La mattinata è storta anche dal tiro dietro l’arco, senza trascurare il 15/38 da 2 punti, delinenado così un quadro dai toni scuri e raccapriccianti. Reggio d’alto canto, scollina il 50% da 2 con 19/36, e tiene botta dalla distanza con 9/21. Giorno e notte!

2 assenze per parte. I biancorossi giungono in Puglia privi di Gentile e Kaukenas, due pedine importanti nello scacchiere. Brindisi invece deve far a meno di Scott, che nonostante avesse giocato in Eurocup e si fosse allenato il giorno prima, ha lamentato un risentimento tanto da chiamarsi fuori dalla disputa, e di Cardillo, che dopo 4 minuti di gioco è stato costretto a rimanere in panchina per un problema al polpaccio. Di necessità, virtù!

1 minuto in campo per Federico Bonacini e 30 secondi per Simone Fiusco. Scampoli di gioco per i due giovani ragazzi, che inaspettatamente fanno il loro esordio in Serie A. Una forte emozione che, seppur per pochi istanti, conserveranno certamente nel cassetto dei ricordi. Tu chiamale se vuoi emozioni..

0 come la reazione avuta dai padroni di casa, nulla. Per la prima volta in stagione, l’Enel viene travolta senza riuscire a reagire nel corso della partita. L’atteggiamento del corpo è indicativo sin dalla palla a due, con una squadra entrata in campo in modo passivo, superficiale. L’ondata reggiana non attende altro e spazza via i biancoazzurri, che non oppongono la minima resistenza. Più che la sconfitta o il punteggio, a preoccupare maggiormente coach Bucchi e l’ambiente è questo. Sperando sia solo un passaggio a vuoto dovuto più per la stanchezza. Non pervenuti!