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Countdown Enel-Varese: Doppio “Zero” di raffinata qualità, Faye principe della Dakar, i Banks show-men!

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Andrea Zerini Brindisi

Il “lunch match” della Domenica, ha reso più gustosi i pasti dei sostenitori brindisini, che hanno applaudito la propria squadra al PalaPentassuglia nella vittoria dell’Enel Brindisi per 80-74 sull’Openjobmetis Varese. Andiamo a rivivere statistiche e curiosità, attraverso il countdown, ormai marchio di fabbrica Basketitaly.

10 o meglio -10, il plus/minus di Maalik Wayns. Questo è uno dei casi in cui i dati e le statistiche possono trarre in inganno. Il play americano infatti alla fine risulterà uno dei migliori dei suoi, sicuramente il più chirurgico al tiro con 6/9 totale. Il tiro dalla media è la sua specialità timbrando il pass con 6/7 e divenendo un rebus per la difesa brindisina nei 18 minuti in cui viene chiamato in causa. Il peggior plus/minus della serata è un record che non gli rende giustizia. Sacrificato!

9 giornate di campionato disputate, e le strade di Brindisi e Varese si separano per via di questa partita. Arrivate tutte e due le squadre in pareggio di bilancio, l’Enel sfrutta il turno casalingo salendo a 5 vittorie e 4 sconfitte, mentre l’Openjobmetis stecca la terza trasferta su quattro match disputati lontani da casa. Plus/minus!

8 su 9 dal campo, per una prestazione praticamente perfetta, tanto da valergli il titolo di MVP e il suo nuovo career high con 20 punti a referto. Parliamo di Andrea Zerini, capitano brindisino, che trascina letteralmente i suoi compagni nel momento più delicato dell’incontro. Uscito nel secondo quarto per sintomi influenzali, fatica a stare in piedi. Nel momento del bisogno però stringe i denti da vero condottiero, infilando 11 pesantissimi punti consecutivi negli ultimi 10′. Perfetto da oltre l’arco con un 4/4 che spezza l’equilibrio del match, piazza 2 stoppate ed esce tra la standing ovation del suo pubblico. Una costante conferma, più che una sorpresa. Doppio Zero, di raffinata qualità!

7 i rimbalzi catturati da Djordje Gagic. Il pivottone serbo, superato il critico periodo iniziale in cui non si reggeva in piedi a causa di una pessima condizione fisica, sta finalmente mostrando tutto il suo repertorio da centro di scuola slava. Movimenti in post basso, gancio di destro, tiro dalla media, posizione a rimbalzo. Viene costantemente pungolato da coach Bucchi che lo tiene sempre sull’attenti. Quando si rilassa infatti vengono a galle le proprie lacune tecniche e fisiche, ma se concentrato diviene un cliente scomodo per tutti i suoi avversari. Mette a segno anche 10 punti, servendo 2 assist per un 18 di valutazione. Old style!

6 le palle perse da Brandon Davies. Certo, vedere correre a campo aperto un lungo di 208 centimetri, portando palla e servendo un delizioso assist al compagno, è decisamente un belvedere. Spesso però esagera con il ball handling, troppo sicuro delle sue doti. E’ una guardia nel corpo di un centro, e questo lo porta a strafare. I suoi palloni gettati al vento, contribuiscono alle 23 palle perse dell’Openjobmetis, un dato significativo delle difficoltà della squadra di gestire il ritmo, fondamentale soprattutto fuori casa. Sei sono anche i punti di Roko Ukic. Sarà l’orario mattuttino, ma il play croato incappa nella giornata più storta, non entrando mai in partita. Sparacchia con 2/9, serve 4 assist ma perde 3 palloni. Rimandati!

Banks Adrian, brindisi

5 come il batti cinque tra Adrian Banks e il suo figliolo Adrien jr. Ormai a Brindisi è scoppiata la Adrien-mania. E’ la star indiscussa del palazzetto, aiutando il padre nel riscaldamento sia nei passaggi sia nello stretching, salendogli sulla schiena. Viene paparazzato da fotografi e spettatori, entra in campo a fine partita per abbracciare il padre ed ergersi a fulcro principale della foto celebrativa con tutta la squadra. Adrian d’altronde è ormai il leader del team. Dapprima litiga con i ferri e con se stesso, tanto da chiedere il cambio per schiarirsi le idee in panchina. Successivamente rientra in campo rigenerato, prendendo per mano i suoi compagni. Piazza 17 punti, subisce 7 falli, prende 5 rimbalzi, smazza 4 assist, perde e recupera 4 palloni per un 21 di valutazione. Cosa chiedergli di più? Show-m(e)n!

4 su 10 dalla distanza per Rihard Kuksiks. L’esterno lettone è il classico cecchino da tre, e le buone percentuali a inizio gara tendono ad aumentagli la voglia di sparare da dietro l’arco. Forza un pò troppo, ma in una mattinata come questa, la sua specialità poteva spaccare in due il match in molte circostanze. Chiude a tabellino con 16 punti. Amaro in bocca!

3 soli minuti in cui viene chiamato in causa Nemanja Milosevic. E tanti ne bastano, per richiamarlo in panchina e vedere il resto del match seduto. L’atleta montenegrino si è infilato in un tunnel dal quale la luce fatica a intravedersi. Sbaglia le cose più semplici, come una schiacciata indisturbato nel vuoto dell’area pitturata. Come detto dallo stesso coach Bucchi “deve guadagnarsi la fiducia e i minuti in campo, facendosi trovare pronto e non commettendo 3-4 errori di fila”. Francamente cambiare aria sembra la soluzione più giusta, sia per il giocatore che per l’Enel, bisognosa di forze fresche e di atleti dal ben altro apporto. Seconda stella a destra, questo è il cammino…

2 assenze pesanti per l’Enel, Scottie Reynolds e Durand Scott. Da quasi due mesi ormai in costante emergenza quotidiana, i ragazzi di coach Bucchi estraggono dal cilindro risorse ed energie che nei primi 20′ erano venute a mancare. Il carattere e lo spirito di gruppo è sotto l’occhio di tutti. Un gruppo che si è cementato nelle difficoltà, e che raramente è stato messo sotto dall’avversario di turno (solo nella trasferta di coppa a Gran Canaria). Reynolds dovrà rientrare al più presto, cercando di riprendersi la guida del team, senza intaccare gli ormai oliati meccanismi. Entrambi i giocatori stanno migliorando, e Domenica Brindisi si potrebbe presentare al completo a Capo d’Orlando, dopo due mesi a questa parte. Cercasi ferie per lo staff medico!

1 dominatore dell’area pitturata: Mouhammad Faye. Il senegalese si conferma come il miglior rimbalzista del campionato, svitando anche le lampadine del PalaPentassuglia. Firma una doppia doppia monstre da 18 punti (7/13 al tiro) e 13 rimbalzi (di cui 6 offensivi) in 35 minuti, servendo anche 3 assist per la valutazioni maggiore di Lega pari a 26. Atletismo e fisicità impressionanti. Un diamante da sgrezzare, i cui limiti sono tutti da decifrare. Principe della Dakar!

0 i minuti in campo per Ferrero e Thompson. Coach Paolo Moretti decide di chiamare in causa 8 giocatori, facendo entrare dalla panchina Wayns per 18 minuti, Cavaliero e Campani per 17 minuti a testa. Un minutaggio quasi scientifico, che esclude il fratello del più famoso Klay, campione NBA, e l’azzurro ex Trapani. Si respira aria di cambiamento, e la decisione di Ukic se rimanere in Brianza oppure fare le valigie, potrebbe essere la scintilla per scatenare una mini rivoluzione. Waiting for…