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Home Serie A Count Down! I fattori chiave della vittoria Trenkwalder su una Lenovo che evapora nella ripresa

Count Down! I fattori chiave della vittoria Trenkwalder su una Lenovo che evapora nella ripresa

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Riviviamo la sfida del PalaBigi attraverso i numeri del nostro Count Down, con gli spunti statistici più significativi della vittoria emiliana (leggi QUi la cronaca del match) a spese della Lenovo Cantù, le cui dolenti note vengono ancora da regia e lotta a rimbalzo:

10 come le vittorie casalinghe in campionato di una Trenkwalder che, anche in una serata poco brillante in attacco (rispetto agli 88 punti di media nei 9 precedenti successi interni), sa riprendere in mano il pallino nella propria metà campo, forzando Cantù ad un secondo tempo estremamente povero dal punto di vista offensivo.

9 come i canestri dal campo, su 32 tentativi di una Lenovo che nella ripresa smarrisce la retta via della condivisione della palla e la pazienza per costruire tiri aperti: il risutato è un 3/15 da oltre l’arco che non scalfisce la scatola biancorossa, mentre in vernice Lenovo (1/10 da due nel terzo quarto) non riesce a capitalizzare la superirorità fisica e di centimetri.

8 come i rimbalzi di Donell Taylor: in una serata “dispari” al tiro (8 pti con 3/15 dal campo e 7 perse) il miglior realizzatore del campionato si sacrifica nel lavoro oscuro (anche 5 assist e 4 recuperi), conquistando 7 delle sue carambole negli ultimi 10′.

7 come gli assist di Cantù nella serata su 23 canestri dal campo, il segno di quanto la squadra di Trinchieri appaia slegata (il contrario di ciò che auspicava il coach alla vigilia) e di come gli uomini che vanno sul parquet mostrino la preoccupante tendenza a giocare da soli.

6 come i rimbalzi offensivi di Reggio nell’ultimo quarto. C’è anche Brunner a farsi valere sotto il vetro biancoblu nei minuti decisivi, conquistando e mettendo a disposizione dei compagni gli extra possessi che fanno male a Cantù.

5 come i canestri di Andrea Cinciarini per 11 punti totali, cui vanno aggiunti 5 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi: il ragazzo di Pesaro si toglie la soddisfazione di battere la sua ex squadra, contribuendo soprattutto nella prima parte di gara, quando impedisce la fuga nel punteggio a una Lenovo fin lì più che discreta.

4 come le triple di Mazzarino (su 7) in una prova da 15 punti in 23′. Il bilancio però non è altrettanto positivo nella metà campo difensiva, dove Bell (18 e 5 falli subiti con 8/9 ai liberi) lo attacca con continuità sul piano atletico: alla fine il plus/minus del Cardinale dice -9, il peggiore dei suoi.

3 come le triple fallite da Mancinelli in un ultimo quarto dove però è l’unico a prendersi responsabilità e a reggere la baracca con 10 dei suoi 14 punti complessivi, tra cui un paio di perle in post basso e in transizione. Se Cantù arriva comunque a giocarsela fino agli ultimi possessi, buona parte del merito è suo.

2 come i canestri dal campo dei centri canturini (non la prima volta che ne parliamo nel Count Down…), con Cusin che chiude addirittura senza rimbalzi e Tyus che, nonostante le 11 carambole tirate giù, ci capisce davvero poco in difesa, risultando inefficace negli aiuti e nella protezione del pitturato.

1 come l’unica tripla di Filloy che aspetta gli ultimi 40” per iscriversi a referto, ma lo fa nel possesso chiave, regalando il +5 ai suoi e condannando, di fatto, Cantù.

0 come i canestri dal campo di Tabu (1 punto e 1 assist) e gli assist di Smith (3, 1/5 al tiro): le due point di Trinchieri escono a pezzi dalla sfida, senza riuscire, cifre a parte, a dare senso e ordine al confusionario attacco biancoblu dei secondi 20′. La ricerca di Cantù di un floor General sembra tornata, è il caso di dirlo, all’Anno Zero…

 

Stefano Mocerino

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