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Carlo Recalcati: Ad Avellino per giocarci le nostre carte

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carlo recalcati cantù 2017-03-19

Il coach della Pallacanestro Cantù, Carlo Recalcati, ha incontrato i giornalisti in vista della trasferta della sua MIA sul campo della Sidigas Avellino: “La novità della settimana è stato lo scrimmage contro Biella, che abbiamo organizzato per avere degli avversari che non fossero i compagni di squadra nel solito 5vs5, ma soprattutto per avere la possibilità di utilizzare a lungo i giocatori che durante il campionato hanno meno minuti e di far riposare gli altri. L’idea era quella di risparmiare Johnson, Acker e Darden che non ha fatto nemmeno il riscaldamento. E’ stata una scelta ben precisa per cercare di dare un po’ di respiro a quelli più impegnati la domenica. Sono quelle opportunità che specialmente i giovani, se sono bravi, devono cogliere. Hanno giocato Biram e Riccardo Ballabio ed è stato un bene vedere questi ragazzi anche fuori  dal contesto normale.

Domenica la sua squadra è attesa dalla difficile sfida ad Avellino…

La gara contro la Sidigas è la prossima tappa del nostro percorso per raggiungere l’obiettivo della salvezza matematica. Non vogliamo e non possiamo fare programmi di nessun tipo pensando a quanti punti ci servono e contro chi cercare di conquistarli. Dobbiamo tentare di fare risultato alla prima partita utile. Per questo stiamo preparando il match di domenica con la massima scrupolosità e andremo in Campania determinati a giocarci le nostre carte. Vogliamo esprimerci al massimo del nostro potenziale. Ci confronteremo contro una squadra che ha grandi motivazioni dal punto di vista della classifica, perché sta cercando di arrivare nelle prime quattro posizioni. Avellino è una formazione che ambisce a disputare la finale e quindi è chiaro che la griglia playoff per lei è determinante. Gli irpini hanno commesso qualche passo falso durante la stagione e devono cercare di non farne più. Troveremo dunque un avversario pronto e determinato, al di là dell’assenza di Fesenko che è sicuramente un elemento importante per i bianco- veri che comunque hanno recuperato Cusin e quindi hanno una dimensione interna. E’ chiaro che senza Fesenko la Scandone ha modificato il suo modo di giocare. Non ha più un lungo prettamente di posizione e di area e questo sotto un certo aspetto per noi può essere uno svantaggio. A mio avviso infatti gli esterni avranno maggiore libertà ed elementi come Green, Ragland o Logan ne potranno trarre giovamento. Dobbiamo aspettarci una Sidigas diversa che correrà più in transizione o con situazioni di pick and roll in movimento. I campani hanno nel loro roster elementi di grande sacrificio che fanno le loro fortune. Parlo di Cusin o Zerini, senza dimenticare Leunen che è l’emblema del giocatore di squadra. Dovremo dunque essere molto bravi per venire a capo di questa partita e cercare non soltanto di sfruttare tutto il nostro potenziale, ma di superarci.

Nel derby la sensazione è che i nostri avversari ci abbiano surclassati fisicamente. Cosa potrà succedere ad Avellino?

Rispetto a Varese, la Sidigas ha sicuramente più talento, ma probabilmente non lo stesso atletismo. Paradossalmente quindi domenica potremmo avere maggiore libertà di giocare la nostra pallacanestro cosa che l’Openjobmetis non ci ha permesso di fare.

Come è la situazione fisica di Darden?

Tremmell non è ancora al 100% perché, pur essendo guarito, se prolunga l’intensità qualche problema a livello muscolare lo avverte. Non riesce quindi a lavorare con continuità ma ha bisogno di rotazioni. Darden è un giocatore veramente generoso e, anche se ha avuto una carriera molto lunga, non ha mai sofferto di problemi muscolari. Dare sempre il massimo nella sua situazione può essere pericoloso perché rischia di esagerare. Ovviamente noi stiamo più attenti a gestirlo.