fbpx
Home Serie A Cantù per restare a galla contro l’ex Sacripanti a caccia dei play off

Cantù per restare a galla contro l’ex Sacripanti a caccia dei play off

0

In un tempo sospeso tra passato e futuro, Cantù ospita l’indimenticato ex Sacripanti e la sua Caserta, sulla cui panchina Trinchieri consumò una breve esperienza in LegaDue. I biancoblu cercano di rientrare nel gruppo delle prime 4, i campani possono ancora agguantare l’ultimo spot per i play off. Nel Lunedì dell’Angelo il Pianella ospita la sfida n° 48 tra due squadre che hanno reso grande la provincia italiana.

Il momento in campionato – I padroni di casa attraversano un momento complesso e la prova di Siena non ha sciolto, anzi semmai li ha ingigantiti, i dubbi sulla consistenza della squadra quando il livello della competizione si alza. Le due vittorie, a Cremona e in casa con Pesaro, sono servite per il morale e la classifica, ma Cantù ha bisogno soprattutto di continuità a livello mentale, cosa che è parsa mancare nelle ultime altalenanti settimane. Pensando alla griglia play off, i canturini possono legittimamente puntare ad un teorico 5° posto, posizione che presumibilmente porterebbe allo scomodo incrocio con la Mens Sana nei quarti, col vantaggio del campo (pur annacquato dalla serie a 7 partite) a favore dei toscani.

La Juve arriva dalla sconfitta interna con la Scavolini, passo falso forse inatteso dopo l’impresa della settimana prima contro la Montepaschi. I bianconeri hanno fallito l’approccio alla partita contro la Vuelle, mettendosi nella condizione di inseguire per tutta la gara senza mai riuscire a riaprirla. Il destino dei campani è legato soprattutto agli scontri diretti delle prossime due giornate, in casa contro Brindisi e al Taliercio contro la Reyer, attuale ottava a 4 punti di distacco, ma “rubare” due punti a Cantù avrebbe un peso specifico enorme sulle speranze di post season.

Le squadre – Cantù al PalaEstra ha fatto un passo indietro, con grossi problemi a mettere punti sul tabellone nei primi 30’ e a trovare tiri aperti sul perimetro (solo 12 tentativi dai 6.75, con 2/7 nei primi tre quarti). E’ mancata la trazione posteriore, con Tabu (9.5 ppg e 3.9 ast) che attraversa un momento buio in attacco (non va in doppia cifra dalla trasferta di Brindisi, a Siena 0 punti e solo 3 tiri presi) e Aradori (12.6 ppg, ma anche lui “virgola” in Toscana) frenato dal nervosismo. Smith e soprattutto Leunen (17 e 4/5 da tre contro la Mens Sana) si sono materializzati solo nel quarto conclusivo, quando Lenovo è sembrata una macchina da punti, ma sotto di 30 e con l’avversaria in carrozza è difficile valutare la capacità di reazione della squadra. Stesso discorso per un Brooks (8.4 ppg più 5.0 rimb) fuori partita, se non per un paio di guizzi nel finale. Il reparto lunghi è uscito a pezzi, sovrastato da Ortner e in difficoltà sul pick’n’roll di Brown e Rasic: Cusin si è fatto notare solo nel terzo quarto all’inizio della rimonta e Tyus, ingiocabile in difesa, ha visto il campo per soli 10’. Frenato dalla difesa fisica senese (0 triple tentate dopo l’8/11 delle due giornate precedenti), Mazzarino ha la responsabilità di restaurare la pericolosità perimetrale dei biancoblu, mentre Trinchieri spera di confermare le note positive di Scekic e Mancinelli, due elementi tra i più importanti a livello tattico per il coach biancoblu.

Caserta si presenta come ultima squadra  del campionato, insieme a Biella, per punti segnati (71.1), tirando il 44% dal campo con il 32.3% dai 6.75. Quanto alla distribuzione del fatturato è squadra a trazione anteriore, guidata da Jeleel Akindele (12.7 ppg con il 61.5% dal campo e 8.1 rimb) e Stevan Jelovac (12 ppg più 7.5 rimb, col 31% da tre), rispettivamente centro a ala forte titolari. Il nigeriano (19 e 11 rimb contro Siena) fu protagonista della vittoria dell’andata con 15 punti e 8 rimbalzi, dove l’eroe di giornata fu però Stefano Gentile (9.1 ppg e 2.3 ast, col 35.1% da tre) con 16 punti e 3 assist, ma soprattutto con la tripla allo scadere, inopinatamente concessa dai brianzoli, che mandò la gara al supplementare. Il reparto esterni vede nello starting five la combo italiana Giuliano Maresca (5.5 ppg, 30.5% dall’arco)  e l’ala  lituana Zygimantas Jonusas (8.7 ppg col  33.7% da tre e 3.8 rimb), la cui presenza è in dubbio per problemi alla caviglia, mentre dalla panchina escono il veterano Mordente (9.8 ppg col 29.7% da tre e 2.3 ast) e la guardia greco-americana da Princeton Dan Mavraides (8.0 ppg col 35.3% da tre e 1.8 ast), arrivato da Avellino a Dicembre e in doppia cifra (sempre a quota 11) in 3 delle ultime 4 gare. Rotazioni dei lunghi garantite da Michelori (5.2 ppg più 4.4 rimb), ex di giornata, in Brianza per due stagioni dal 2004 al 2006 e l’ala classe ’88 Luigi Sergio che può dare qualche minuto di respiro ai titolari.

I fattori chiave – Numero di possessi e distribuzione dei tiri di entrambe le squadre sono alquanto simili. Caserta sceglie soluzioni oltre l’arco dei tre punti 19 volte a partita contro le 18.8 di Cantù, che tira con percentuali migliori (39.5%, prima in Serie A). L’efficacia dei tiratori di Trinchieri diminuisce però quando la difesa li obbliga a mettere palla per terra, negando i tiri in spot up e contestando le linee di passaggio.

Sotto i tabelloni Caserta si presenta con ottime credenziali, 5^ nei rimbalzi totali e 3^ in quelli difensivi, subito davanti alla Lenovo. La presenza di un centro “muscolare” come Akindele sposta la bilancia del pitturato verso Caserta, ma col nigeriano in panchina, Cantù può accoppiarsi bene con quintetti piccoli e veloci, in grado di allargare il campo per i tiratori e creare spazio per attaccare dal palleggio.

Il controllo del ritmo partita è obiettivo di entrambe le squadre, anche se Caserta, più corta nelle rotazioni, ha più da perdere in un match dal passo elevato. Le 17.9 perse a partita dei bianconeri, peggior dato del campionato, sono un campanello d’allarme per Sacripanti, pensando all’atletismo Lenovo in campo aperto, per quanto l’ultimo posto dei brianzoli nei recuperi non alimenti a sufficienza il gioco in transizione.

Le dichiarazioni pre-gara – Sintetica la presentazione del match di coach Trinchieri: «Caserta – commenta l’allenatore della Lenovo – fa affidamento su un gruppo di italiani molto unito e affiatato che difende particolarmente bene di squadra. Per questo sarà decisiva la nostra capacità di trovare con pazienza le migliori soluzioni in attacco».

Più ‘loquace’ il collega Sacripanti: « Quello che ci attende a Cantù è un impegno durissimo, reso ancor più difficile dal fatto che l’affronteremo in formazione rimaneggiata non potendo, probabilmente, contare sull’apporto di Jonusas, sul cui eventuale impiego decideremo solo all’ultimo momento. Cantù è un campo molto caldo – continua il coach dei bianconeri – in cui si avverte costantemente la pressione del pubblico. Essendo ancor più corti del solito, sarà estremamente difficoltoso reggere per tutti i quaranta minuti contro una squadra, come quella canturina, dotata di grande fisicità e talento, oltre che di una panchina lunga e di qualità in grado di consentire una pressoché costante pressione difensiva ed una distribuzione ottimale del gioco in attacco. Per tutti questi motivi noi dovremo essere bravi sul piano tattico, gestendo nel migliore dei modi il ritmo della gara e sperando di poter ottenere da ciascun giocatore qualcosa in più del normale».

I precedenti Il bilancio totale degli scontri diretti è favorevole a Cantù, uscita col referto rosa in 28 dei 47 incontri disputati. Al Pianella il bilancio dice 19-5 pro Cantù, ma Caserta negli anni ’80 espugnò in due stagioni consecutive (‘85/’86 e ‘86/’87) questo parquet in gara 1 delle semifinali play off (serie al meglio delle tre partite), ribaltando il fattore campo ed eliminando l’allora Arexons di Recalcati, giunta per due volte seconda in Regular Season.

Palla a due alle 18.15 (Diretta su Radio Cantù 89.600 FM e, per la Campania, su TelePrima, canale 91 DTT) agli ordini dei signori Lanzarini di Bologna, Seghetti di Livorno e Vicino di Argelato (BO)

Stefano Mocerino

© BasketItaly.it – Riproduzione riservata