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Cantù, partenza lanciata. Battuta Pesaro in Gara-1

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La Bennet inizia il proprio cammino nei play-off battendo la Scavolini 78-72, al termine di una partita controllata più agevolmente di quanto non dica il punteggio. Gara-1 è stata segnata dal parziale di 17-2 nei 5’ minuti iniziali, con cui gli uomini di Trinchieri hanno dato il benvenuto a Pesaro nella post-season. Da lì Cantù ha continuato in crescendo, fino al massimo vantaggio sul 32-10 al 12’, per poi amministrare senza grossi problemi, salvo qualche patema nel finale, fugato dai 2 liberi di Basile a mettere in ghiaccio la vittoria.

In cronaca. Primo quarto con un sola squadra in campo: Markoishvili apre le ostilità con 9 punti consecutivi, Mazzarino gli dà presto man forte con due triple consecutive per il 17-2 iniziale. Dalmonte toglie White per Cavaliero, prova la zona, subito punita da Basile dai 6.75 per il 25-5, ma nel finale di quarto trova qualcosa da Hickman e Hackett per il 27-10 di fine periodo. Cantù è a 6/10 dal perimetro con 9 assist.

Inizio di secondo quarto sulla falsariga del precedente. La Bennet muove bene la palla in attacco, finalizzando con giocate di grande cifra tecnica: Leunen va in palleggio dietro la schiena, arresto e tiro dal gomito, trovando anche il fallo per il libero aggiuntivo, Markoishvili è in versione “ogni canestro un quadro” (secondo una “storica” definizione del suo coach) e i biancoblu sono avanti ancora di 17, 37-20 a metà frazione. La Scavolini, però, non smette di giocare, allarga bene il campo e si scalda finalmente dal perimetro con due triple di Daniel Hackett. Pesaro sfrutta bene anche i centimetri di Cusin (6 punti nel quarto), per risalire a –11, prima che Mazzarino, altra tripla, e Leunen con un altro palleggio, arresto e tiro da libro dei fondamentali, fissino il punteggio sul 45-30 all’intervallo lungo.

Pesaro prova ad alzare il ritmo in avvio di terzo quarto, trova White in post basso ed un paio di buone giocate, in back-door e in arresto a centro area, di Hickman. Cantù però risponde con un Markoishvili indemoniato e un positivo Brunner, che trova modo di farsi sentire sui due lati del campo. Unico problema in vista per i biancoblu, la situazione falli, con Mazzarino a quota 3 e Markoishvili che commette il suo quarto su un gioco da tre punti di Cavaliero, dentro ancora al posto di uno spento White. La Bennet ha perso per strada il tiro da tre (1/9 nei due quarti centrali) e l’attacco inizia a battere un po’ in testa. Ancora Brunner d’energia ed uno sprazzo di Cinciarini mantengono un vantaggio rassicurante, limato da Hackett e Cusin per il 63-53 con cui si entra nel quarto conclusivo.

Jumaine Jones con i primi punti della sua partita dalla lunetta riporta Pesaro a –8, ma un chirurgico Mazzarino con la sua quinta tripla ricaccia indietro la Vuelle, mentre Leunen fa contenti prima Brunner e poi Perkins con due dei suoi 5 assist di serata. Al 36’ è ancora +13 Cantù (72-59), e cerca di addormentare la partita, commettendo qualche errore di troppo. Soprattutto Perkins gestisce male alcuni palloni (alla fine 6 perse per lui), ma partita, la sua, di grande energia e sacrificio, in staffetta con Markoishvili, in difesa su White, oltre a 9 rimbalzi e a punti di importanza non trascurabile nel finale. La Scavolini ci prova continuando ad attaccare l’area e quando trova il gioco da 4 punti sulla tripla di Hickman dopo un rimbalzo offensivo, è lì a –6 (74-68) con 2’ da giocare. Cantù rivede qualche fantasma, si complica la vita nel finale con la persa del capitano su cui Hackett capitalizza il –4 in transizione. L’ultimo brivido al pubblico del Pianella lo fa correre Perkins con lo 0/2 dalla lunetta, non sfruttato da Hickman, che scheggia appena il ferro dai 6.75, prima dei liberi della sicurezza di Basile.

Va in archivio una Gara-1 marchiata a fuoco dall’avvio della Bennet, in una serie che mantiene comunque aperte tutte le proprie chiavi di lettura. Cantù deve rivedere qualcosa nella propria gestione dei finali di partita, attendendo, anche in quest’ottica, il rientro di Micov, oggi a referto.

MVP dell’incontro un ispirato Markoishvili (alla fine 20 pt per lui con 8/11 dal campo, 4 rimbalzi e 2 assist), ma citazione d’obbligo per Mazzarino (15 con 5/7 da tre, eccellente modo per bagnare le 250 presenze in maglia Cantù) e Leunen molto incisivo dentro l’arco, nel cosiddetto in-between, e perfetto uomo-squadra.

Pesaro salva le prestazioni di Hackett (20pt, 3/4 da tre, 3 assist) e Hickman (15 pt) molto efficaci nell’attaccare il ferro canturino (tema che tornerà d’attualità nella serie) e attende il “ritorno” di un Jumaine Jones oggi assente ingiustificato, oltre ad un contributo più concreto dalla panchina.

L’appuntamento, tra meno di 48 ore, è per domenica, ore 18, sempre alla NGC Arena per Gara-2.

Stefano Mocerino

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