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Cantù, Pancotto: “è propio attraverso lo sport che possiamo dare un segnale di normalità”

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Si è tenuta ieri sera, presso la sala stampa del quartier generale della Pallacanestro Cantù, la tradizionale conferenza stampa pre gara di Coach Pancotto.

L’allenatore biancoblu ha fatto il punto sulla squadra sulla Vanoli Cremona e dato la sua opinione sulla situazione Coronavirus.

“Un sull’odierna emergenza sanitaria. In questi giorni stiamo tutti vivendo tempi difficili. Tutte le società, tutti i tifosi, tutti i giocatori, tutta Italia. A questo proposito, mi vengono in mente due parole importanti: rispetto e senso di responsabilità. Li dobbiamo all’attuale situazione sociosanitaria nazionale, li dobbiamo al pubblico e li dobbiamo a chi mette cuore e sudore in mezzo al campo, e in questo caso parlo dei giocatori. Tuttavia, in un momento in cui l’Italia è in apprensione, il pensiero che si parli di sport mi reca piacere. Lo sport ha una funzione sociale significativa, pertanto, nonostante tutto, è proprio attraverso lo sport che possiamo cercare di dare un segnale di normalità a tutto ciò che oggigiorno intorno a noi, invece, di normale ha ben poco”.

“Calandomi sulla realtà sportiva, a partire da questa domenica si disputeranno una serie di gare a porte chiuse e sarà una incognita per tutti perché verranno a mancare tutti i punti di riferimento. Tutti noi, inoltre, veniamo da un mese in cui non si è giocato, che chiaramente ha comportato un abbassamento di tensione, concentrazione e adrenalina. Mancando le partite settimanali, inoltre, viene a mancare il senso di confronto, per mezzo del quale si può capire in cosa e dove è necessario migliorare o in quali aspetti si deve cambiare qualcosa. Dovremo comunque riuscire a vivere la partita all’interno dei ventotto metri per quindici, cercando di essere concentrati dall’inizio alla fine, riuscendo ad adattarci, anche perché attorno a noi ci saranno solo seggiolini vuoti. Se questo è vero, sappiamo anche però che dall’esterno il supporto non verrà a mancare: cuore, passione e spinta dagli “Eagles” e da parte di tutti i tifosi canturini non mancheranno. Tutto quello che di solito viviamo all’interno del PalaDesio lo avvertiremo comunque, anche se proveniente dall’esterno. Ovviamente, ci spiace molto che i nostri tifosi non potranno condividere con noi le emozioni di una tripla, di un rimbalzo o di una giocata. Tuttavia, la loro carica dall’esterno dovrà essere un supporto mentale e uno stimolo prima e durante la partita”.

«Quanto a Cremona, la Vanoli è una squadra esperta, con tanti giocatori di valore e con un sistema di gioco di Romeo Sacchetti decisamente consolidato. Un roster composto da giocatori che sanno ben interpretare la partita. Noi, che invece siamo giovani, dovremo essere bravi a metterci più energia possibile e tanta intensità, così da essere superiori ai nostri avversari. Loro, inoltre, rispetto alla gara di andata, hanno inserito Ethan Happ, che ha letteralmente sconvolto, in senso positivo, la squadra. Un’aggiunta che ha dato molta profondità all’interno dell’area dei tre secondi, non solo nel suo gioco e nell’uno contro uno, ma anche nella capacità di creare spazi importanti per tutti gli altri».

“Entriamo in un vortice di 12 gare che concluderanno il campionato, peraltro congestionate in pochissimo tempo e in una situazione particolare. Dovremo quindi essere bravi a saperle vivere nel modo giusto, facendo uno step in avanti e dando un senso a questo finale di campionato”.