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Cantù, palazzetto: due progetti, nessuna certezza

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Dovevano arrivare risposte, in un senso o nell’altro, invece arriva l’ennesimo rinvio sulla prosecuzione del cantiere infinito del nuovo (aggettivo che suona ormai tragicomico, con la parodia della “prima pietra” da parte della precedente Amministrazione, vedi foto, risalente ormai all’Aprile 2012) palazzo dello sport di Cantù. La speranza di prosecuzione del progetto è legata al subentro degli emiliani di CMR Edile spa per quel che riguarda la costruzione materiale dell’opera, ma la “consegna” di un cantiere simile è operazione complessa e gli acquirenti vogliono avere ben chiari tutti i dettagli prima di assumerne l’onere.

In realtà, la giunta guidata dal Sindaco Bizzozero era pronta nella giornata di Mercoledì a deliberare la risoluzione del contratto, prima dell’intervento in extremis del Commissario Giudiziale nominato dal Tribunale di Brescia (la ditta Turra, titolare del progetto originale, come noto ha infatti dichiarato fallimento) che ha scritto all’Amministrazione canturina per definire lo stato della pratica. La Dott.ssa Olivari sta in sostanza curando il passaggio di consegne tra le due ditte e, confidando in un esito positivo, chiede ulteriore tempo per una trattativa definita “in stato avanzato”, dopo che gli emiliani avevano lamentato una carenza di informazioni dalla controparte. “La Dottoressa Olivari spiega il primo cittadino di Cantù – ci ha garantito che farà tutto quanto possibile per assicurare che CMR Edile spa compia tempestivamente tutte le verifiche richieste, funzionali alla stipula del contratto definitivo di cessione. Il fatto che ora CMR possa trattare direttamente con una Commissaria di nomina pubblica potrebbe essere (condizionale d’obbligo, ndr) risolutivo. Concedere altri 30 giorni ci è parso a questo punto doveroso e utilissimo, premesso che questo sarà davvero l’ultimo tentativo”.

E ieri era anche il giorno della presentazione del progetto di ristrutturazione del Pianella, predisposto dalla famiglia Corrado proprietaria dell’impianto (che, ricordiamo, insiste sul territorio di Cucciago, Comune limitrofo e autonomo rispetto a Cantù). L’operazione prevede la trasformazione dell’attuale struttura in impianto polifunzionale che possa ospitare eventi sportivi (non solo la serie A di basket, ma anche le partite della Briantea84, campione d’Italia di basket in carrozzina ed il volley con la Cassa Rurale, quest’anno finalista in serie A2). Il campo risulterebbe ruotato di 90° con la capienza aumentata a 5.500 posti (si parla anche di tribune telescopiche per adattarlo all’evento ospitato) e la previsione di sky boxes, anche per la tribuna stampa, con la rilevante innovazione di un impianto fotovoltaico per l’alimentazione che porterebbe ad abbattere i rilevanti costi di gestione più volte lamentati dalla Pallacanestro Cantù (400.000€ all’anno tra affitto e, per più del 50%, costi delle varie utenze, riscaldamento, elettricità ecc.). “Il nostro scopo è realizzare una struttura polifunzionale – le parole di Alessandro Corrado, amministratore delegato di Pianella s.r.l.ovviamente speriamo ci sarà anche la Pallacanestro Cantù, ma aperto anche ad altre realtà come pallavolo e Briantea84, e altri eventi, concerti, mostre, una sorta di piccolo Forum. La famiglia Corrado da sola non ce la può fare, ma il progetto è moderno e realizzabile e abbiamo già contatti con altri partner, banche in primis, ipotizzando varie formule di finanziamento (partecipazione agli utili, leasing in costruendo) oltre a sperare in enti pubblici come il CONI”. Ostacolo non semplice quello dei finanziamenti, così come dolenti note vengono dalle date teoriche per completare il progetto dell’Arch. Novati: “La prima fase si è avviata con la presentazione del progetto di ristrutturazione all’Amministrazione di Cucciago. Una volta ottenuto l’ok e risolte alcune questioni su viabilità e parcheggi contiamo di reperire i fondi per completare l’opera. Da quel momento serviranno 10 mesi circa di lavori, se tutto procederà secondo i piani”.

Fatti due conti, ipotizzando di poter partire la prossima primavera (o meglio estate, a meno di non lasciare il basket senza casa per il finale della prossima stagione, problema che si ripresenterebbe comunque per l’anno 2015/16) l’impianto rimodernato potrebbe essere inaugurato per il campionato 2016/17. Insomma, pur con le icone aperte di una possibile soluzione del cantiere di Corso Europa e/o della ristrutturazione del Pianella (vicende che si muoveranno comunque in modo indipendente l’una dall’altra), il futuro impianto per gli ormai sfiduciati appassionati biancoblu appare ancora incerto e lontano nel tempo.

Stefano Mocerino

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