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Cantù colpisce, ma Sassari reagisce, è 2-0 DINAMO

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La Lenovo ritrova animo e cuore, ma Sassari non molla niente e nell’ultimo quarto trova le forze per rispingere indietro gli ospiti, ancora una volta protagonista Travis Diener. Dopo la brutta prestazione di gara1, Trinchieri lascia fuori Cusin dal quintetto titolare lasciando spazio a Tyus, Mazzarino prende il posto di Aradori e Ragland parte titolare ai danni di Tabu; Sacchetti lascia ancora una volta fuori Ignerski e Vanuzzo parte in starting five.
La cronaca:
Tyus attacca subito in post contro Vanuzzo, Sassari non cambia registro rispetto a gara1 e attacca subito nei primi secondi delle azioni, gli esiti però in partenza di gara sono diversi rispetto al primo match e il ferro sputa fuori tutti i tiri dalla lunga distanza, sia da una parte che dall’altra.
Tyus continua con il suo buon momento, ma la prima bomba dei padroni di casa, da 9 metri da parte di Drake Diener, concede il primo vantaggio Sassarese.
I ritmi sono piuttosto alti, ma Cantù sembra reggere, anche se il canestro dalla lunga distanza dice 0\4 dopo 5 minuti.
L’intelligenza degli esterni della Dinamo continua come nella prima gara a mettere in crisi la Lenovo, Travis Diener, Drake e Thornton spezzano sempre i raddoppi sistematici ordinati da Trinchieri, concedendo libertà sotto canestro, che si traduce in punti comodi per i padroni di casa.
Cantù risponde in maniera efficace sempre con Tyus, costruisce tiri aperti dalla lunga distanza, ma senza esito positivo. Sacchetti inizia con le rotazioni, cambiando 4\5 anche per approfittare delle defezioni canturine; la difesa dei padroni di casa si intensifica e la maggiore lucidità permette il primo break sul 18-12 a 1′ dalla fine del quarto che coincide con il primo time out di Trinchieri.
La Lenovo dopo il time out insiste con le azioni ragionate, Leunen trova il piazzato del -4 ma il fallo di Smith ordinato per la difesa forte su Becirovic, concede i due liberi che chiudono il quarto sul 20-14

 

Cantù continua a sbagliare ad inizio secondo quarto, Brian Sacchetti invece no, ma mentre Ragland accorcia le distanze sul 23-16 succede un siparietto davvero curioso con due compenenti della terna arbitrale Seghetti e Filippini, con il primo che non nasaconde la rabbia per una correzione del collega, dato che non si trovano d’accordo sull’assegnazione di un canestro dopo il fischio e la tensione degli uomini in arancione si trasmette anche ai giocatori in campo; su tutti spicca comunque il redivivo Scekic, che approfitta di alcuni missmatch e si rende utile, sia aprendo l’area, sia nel pitturato, con Cantù che trova il 23-20 che costringe Sacchetti al time out.
La riproposizione dello starting five per la Dinamo e un PalaSerradimigni in versione bolgia restituiscono 7 punti di vantaggio ai padroni di casa, che ancora una volta trovano dagli esterni il contributo migliore; Ragland però con le sue incursioni non concede tregua e Sassari passa alla match up; Trinchieri che aveva già pronti Brooks e Tyus sul cubo non effettua i cambi e Sassari con l’alley oop di Easley trova il canestro del 33-26 che spinge la panchina ospite al minuto di pausa.
Mzzarino trova la prima tripla 1\10 per Cantù dopo 18′, ma soffre la costruzione di gioco di Travis Diener e il risultato è che la forbice non cambia.
La Lenovo cerca Tyus sotto canestro, soluzione che in un primo momento con il pick and roll con Mazzarino sembra funzionare, Thornton però con la sua esperienza impedisce che il gioco si ripeta ma Cantù si porta comunque a -5 sul 38-33 che chiude il secondo quarto.
La squadra di Trinchieri sembra sicuramente più pimpante di gara1 e le scelte che vedono fuori dalla gara Cusin e Mancinelli, premiano per ora la voglia di Cantù di vendere cara la pelle.
Sassari costruisce nettamente più gioco, 9-1 il conto totale degli assist, anche se in transizione i risultati non sono quelli di gara 1, la capacità della squadra di Sacchetti di attaccare nei primi secondi delle azioni, mette comunque in crisi gli ospiti.

Si riparte con i quintetti che hanno iniziato la gara; Cantù continua a costruire tiri aperti, ma è solo Mazzarino a trovare il fondo della retina dalla lunga distanza; la difesa della Lenovo comunque si alza e Tyus trova il canestro del 38 pari che spinge Sacchetti al time out.
Brian Sacchetti prende il post di Vanuzzo, creando un assetto più basso per la Dinamo, Mazzarino commette il suo terzo fallo e Trinchieri è costretto a far alzare Tabu. Brooks e T.Diener si scambiano le cortesie dai 6.75 e la ritrovata mira dalla lunga distanza degli ospiti, permette il primo controsorpasso Canturino dopo due quarti. 41-44 a 5′ dalla fine.
Brooks si porta a casa il canestro per il +5 ospite, Sassari prova a ripassare a zona mentre gli animi si scaldano sia in campo che sugli spalti, la Dinamo comunque si blocca in attacco, il quintetto piccolo con il solo Gordon di peso, non funziona e la squadra di Trinchieri dopo la stoppata di Ragland su Travis Diener trova il 43-49 con in più due tiri liberi da sfruttare, Leunen sul secondo è il più lesto di tutti, evidenziando un grosso calo di intensità nel pitturato del Banco e lo stesso n°20 segna il +9 ospite a 2′ dalla fine.
Travis Diener trova la tripla del -6, Gordon stoppa Mazzarino subito dopo e il time out allora arriva dalla panchina ospite.
Leunen trova sulla sirena l’invenzione del 48-56 che chiude il quarto e Cantù grazie al fisico ribalta tutta l’inerzia della gara, con il quarto che si chiude 10-23.
La bomba di Thornton accorcia le distanze in apertura di quarto, la difesa Sasserese, viene spinta da un PalaSerradimigni infuocato e ancora una volta Bootsy Thornton trova dai 6.75 il canestro che costringe Trinchieri a parlare con i suoi.
Ragland continua con le sue incursioni, che permettono anche a Tyus di trovare punti nel pitturato, lo stesso n°16 però dopo una schiacciata chiede il fallo a gran voce e si becca il tecnico, Sassari non ne approfitta per via di un Travis Diener molto impreciso e incaponito in scelte di tiro difficili.
Nel momento in cui TD12 ragiona un po’ di più Sassari si riavvicina, sbattendo solo contro un grandissimo Ragland.
Gordon inventa la tripla del pareggio a quota 63, il PalaSerradimigni esplode e Cantù inizia ad accusare la stanchezza, con lo stesso Gordon che trova il nuovo controsorpasso, la gara è intensissima; Scekic pesca l’AND1 che restituisce la testa agli ospiti, ma Vanuzzo da grande capitano trova due bombe che dicono 73-68 a 2’40 dalla fine, in un impianto in cui è davvero difficile sentire i fischi della terna.
Scekic fa 1\2 dalla lunetta e la stanchezza sembra appannare le scelte sia difensive che offensive degli ospiti.
Thornton e Ragland non tremano dalla lunetta e Sassari continua a guidare con 6 di vantaggio a 2′ dalla fine.
Leunen imperioso trova la tripla del -3 a 1′ dal termine, Drake Diener non trema, idem Ragland e gli ultimi 30″ vedono la Dinamo in vantaggio di un possesso pieno, con Leunen che strattona Travis Diener, dando il nuovo +5 dalla lunetta, Ragland ancora una volta in penetrazione trova il canestro del 81-78 e Sacchetti chiama time out per studiare le mani migliori per la ricezione.
La rimessa è per Travis Diener che sfugge alle mani ospiti, fa scorrere il cronometro e con i due liberi finali chiude la gara sul 83-78.
Cantù reagisce rispetto a gara1, ma le rotazioni ridotte tirano fuori la stanchezza nel finale che riconcede il sorriso alla Dinamo, 2-0 meritato per Sassari che ancora una volta dal pacchetto di esterni T.Diener, D.Diener e Thornton trova i punti fondamentali per ricacciare indietro la reazione Canturina.
Trinchieri afferma che oggi la Lenovo è entrata nella serie, Cantù stravince la battaglia a rimbalzo 21-35 nonostante due uomini di peso come Cusin e Mancinelli rimangano fuori per scelta tecnica; la loro assenza è ampiamente compensata da un ottimo Leunen e da un ritrovato Scekic, che si aggiungon alla conferma Tyus. L’inserimento di Ragland nel roster ha creato un asse sul pick and roll pericoloso e questa soluzione è stata cercata con continuità; buone notizie quindi in vista di gara3 dove il Pianella dovrà rispondere alla bella prestazione del PalaSerradimigni.
 Sassari risolve la gara dalla lunga distanza, le bombe di Gordon, Thornton e Vanuzzo girano l’inerzia della partita e il solito apporto dai piccoli si dimostra la chiave per aprire la difesa ospite, nonostante il gioco in transizione non abbia portato i frutti della prima gara.