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Cantù azzanna la Reyer con la difesa e porta la serie a Gara 5

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Reyer - Cantù: Darius Johnson Odom vs Jarrius JacksonDi pura voglia. Di pura intensità difensiva. Con queste armi, prima ancora di ogni discorso tecnico, l’Acqua VitaSnella Cantù forza la Gara 5 nella serie contro Venezia, battendo la Reyer 81-64 nel match che vale il 2-2. Nelle partita forse meno spettacolare, ma più fisica tra le quattro disputate, gli uomini di Sacripanti escono vincitori in virtù del lavoro fatto nella propria metà campo. Perfetti nei close out, attenti sui cambi difensivi contro i lunghi atipici di Recalcati, i biancoblu spezzano fin dall’inzio la trama dell’attacco orogranata, impedendo agli uomini chiave di entrare in partita.

Impressiona il basso numero di tiri, prima ancora delle percentuali, dei Goss (11, 3/8 dal campo), che non impatta sulla partita, o dei Viggiano (0 pti, 0/5 al tiro) e dei Ress (2, 1/2 da due e 0/2 da tre), che non trovano mai il ritmo per mettersi in partita. Già, il ritmo: il fattore chiave di Gara 3 si ripete anche stasera, con Cantù a dettare i tempi del match anche nei momenti meno brillanti, come un secondo quarto che porta il conto delle perse a 10 (le stesse dell’intera Gara 3). Perchè VitaSnella manda costantemente la Reyer dove vuole la propria difesa, costringendo Venezia a tirare 22/47 da due (brianzoli anche intinidatori in vernice con 6 stoppate) e un irreale, ma in negativo, 3/16 dai 6.75. Non è un caso se un Ortner bravissimo a sfruttare gli spazi ne mette 21 (con 9/12 dal campo e 6 reb), ma i 15 dell’austriaco all’intervallo lungo non sono un bel segnale per lo staff orogranata.

E infatti i padroni di casa presentano il conto nella ripresa. Lungi dai cali di intensità visti spesso in stagione all’uscita dagli spogliatoi (ultimo caso il secondo tempo di Gara 1) i lombardi aumentano ancora la pressione, guidati da un Abass indemoniato, che dopo l’exploit dei 9 punti nel primo quarto si rimette al lavoro sui due lati del campo, mangiandosi Stone sul piano fisico e continuando da protagonista in attacco (19 alla fine con 6/7 dal campo e 4 reb). Cantù non brilla dall’arco (4/16), ma è brava a sfruttare gli scarichi e prendere il controllo del post basso (28/45 da due, oltre il 62%) per alimentare il proprio attacco. E mentre Peric (10, ma 3/14 al tiro) prova senza successo a ergersi a punto di riferimento in attacco, VitaSnella scappa via, forte anche del dominio assoluto a rimbalzo (41-28) con Williams (13 più 5) Buva (10 più6) e Shermadini a far valere chili e centimetri sul pacchetto lunghi veneziano, e delle giocate chirurgiche di Metta (9 e 6 reb).

Serata che meglio di ogni altra descrive l’evoluzione di Johnson-Odom (12 con 6/8 al tiro e 4 assist), autore di un match silenzioso quanto lucido, che svolge il grosso del lavoro difensivo contro Goss e si prende il lusso di mettere i punti e gli assist che chiudono anzi tempo la sfida. Discorso analogo per un Feldeine (9 e 6 reb), attento nelle letture, (Cantù perde solo 5 palloni nell’intero secondo tempo), presente sulle linee di passaggio e attento a rallentare quando il punteggio lo richiede e la frenesia aiuterebbe solo gli avversari. Recalcati non trova risposte dalla sua panchina, c’è un fuoco diverso negli occhi dei suoi uomini, mentre di là anche l’acciaccato Gentile butta il sangue in difesa, nonostante qualche scelta rivedibile nella metà campo offensiva.

Dovessimo giudicare da stasera la squadra più preoccupata è proprio la Reyer, che vede traballare le certezze che il Taliercio le aveva dato nei primi due episodi. Cantù è stata brava ad adeguarsi in corso d’opera , se la tenuta mentale di Mercoledì sarà la stessa delle due sfide del Pianella, la squadra di Sacripanti ha la chance per giocarsi il passaggio alla semifinale.

MVP: standing ovation per Awudu Abass (19, 4/4 da due, 2/3 da tre, 4 reb, 1 stopp., 1 rec. 24 val.), giustamente richiamato in panchina da Sacripanti a una manciata di secondi dalla sirena. Il Capitano gioca la sua miglior partita in carriera, domina fisicamente gli avversari (impressionante la quota a cui “preleva” un rimbalzo sopra la testa di Gentile), è su tutti i palloni vaganti ed è chirurgico nelle scelte di tiro. Presente anche mentalmente, come quando incarna i suoi gradi riprendendo Shermadini dopo che il georgiano aveva perso la testa con la terna. Prova di maturità superata a pieni voti.

Acqua VitaSnella Cantù-Umana Reyer Venezia  81-64  (22-17, 35-30, 59-46)

Acqua VitaSnella Cantù: Johnson-Odom 12, Feldeine 9, Abass 19, Bloise, Maspero ne, Jones, Shermadini 4, Buva 10, Gentile 5, Williams 13, Metta World Peace 9. All.Sacripanti

Umana Reyer Venezia: Stone 3, Peric 10, Goss 11, Jackson 8, Ruzzier 3, Ress 2, Ortner 21, Nelson 2, Aradori, Viggiano, Ceron ne, Dulkys 4. All. Recalcati

Tiri da due: Cantù 28/45, Venezia 22/47

Tiri da tre: Cantù 4/16, Venezia 3/16

Tiri liberi : Cantù 13/16, Venezia 11/16

Rimbalzi: Cantù 41 (off. 12), Venezia 28 (off. 10)

Assist: Cantù 13, Venezia 14

Palle perse: Cantù 15, Venezia 15

Palle recuperate: Cantù 6, Venezia 7

Stoppate: Cantù 6, Venezia 1

Valutazione: Cantù 97, Venezia 51

Stefano Mocerino

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