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Brindisi batte i campioni di Italia per 94-84: ecco il countdown dell’impresa epica!

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35 i punti segnati dall’Enel Basket Brindisi nell’ultimo quarto, 1-3-1 , 2-3, 3-2 invece le difese che hanno mandato al diavolo gli attacchi di Siena, 8 gli assist di Reynolds, 27 i punti di Brown, 19 le palle perse dai campioni di Italia contro le 13 dei padroni di casa che servono ben 17 assist contro i 9 avversari. 112 a 71 la valutazione a favore di Brindisi: il basket è anche numeri e noi di BasketItaly li diamo in countdown!

10 a Scottie Reynolds e la sua classe da All–American che viene a galla. Tu paghi il biglietto per una partita di Basket e lui ti delizia con quello che sembra un altro sport. 21 punti, 8 assist, 4 recuperate per un 31 di valutazione ma per l’intera durata del match non si riesce a capire, neanche per un istante, quale sia la sua prossima mossa. Linee di passaggio clamorose, finte a cui gli avversari abboccano che neanche le carpe alla canna di Sampei. Ispirato!

9 a coach Piero Bucchi che batte una grandissima nel PalaPentassuglia e permette ai tifosi Brindisi di affiancare ai mitici ricordi della Bartolini Brindisi che battè la Billy Milano di Dan Peterson, l’impresa di una squadra, ridotta all’osso dagli infortuni, che riesce a battere i pluricampioni d’Italia del Montepaschi Siena.

8 a Jonathan Gibson semplicemente incotenibile. La marcatura su di lui è asfissiante. Coach Banchi le prova tutte e David Moss non riesce nell’impresa come nella partita dell’andata; cerca anche di farlo innervosire provocandolo, ma JGibb non perde del tutto la calma e si becca solo un richiamo da Lamonica. Coach Bucchi gestisce al meglio la sua delicata situazione falli e lui regala 21 punti di altissima fattura subendo ben 9 falli e sfornando 5 assist, tra cui il più bello di giornata (vedi highlights di lega).

7 a Bobby Brown che firma il suo high stagionale in campionato: 27 punti! Pronti via e infila 4 bombe da distanza siderale infiammando la retina, azzittendo i 3500 brindisini sugli spalti e mandando all’aria la buona difesa brindisina. Resta sul parquet per ben 35 minuti ma non riesce a difendere su Scottie Reynolds e ad innescare i suoi compagni che di certo non l’hanno aiutato a dovere.

6 a Kangur e Lechthaler che s’alzano dalla panca e sostituiscono alla grande gli appannati titolari. Per il primo 15 punti in 20 minuti e un contropiede da manuale con palleggio dietro la schiena, metà campo divorata in 4 passi e schiacciatona. Il secondo invece 5 punti, 6 rimbalzi e tanta sostanza in 15 minuti, ma alla fine abbocca ad una clamorosa e bastarda finta di Scottie-indovina dove và la palla-Reynolds, il ginocchio gli parte in tribuna a sinistra mentre la palla và a destra e poi a canestro.

5 sono i decimi di secondo che ha concesso coach Luca Banchi a chi, in conferenza stampa, avesse voluto fargli una domanda. “Avete domande da …” ha chiesto mentre s’allontanava dalla scrivania e si dirigeva verso il pullman. Attapirato!

4 a Benjamin Eze che segna 4 punti, cattura 7 rimbalzi e infligge 2 stoppate. Buono direte! Macché!!! 22 minuti in campo 4 punti e 4 falli commessi. -16 di plus minus e Cedric Simmons che lo annienta con 5 fotografie da sopra il ferro consegnandoglielo a fine partita con tanto di bolla di accompagnamento che recita così : doppia doppia 19+10. Ciao ciao Beniamino! See you soon!

3 il voto a Viktor Sanikidze eroe di coppa contro Besiktas e nettamente il peggiore tra i suoi ieri sera al PalaPentassuglia di Brindisi. Chiude con una virgola a referto mentre il dirimpettaio Robinson decide di imbandire un pic-nic sulla sua testa e firmare un tabellino con 23 punti, 8 rimbalzi e 30 di valutazione.

2 gli uomini abili e arruolabili della panchina di Brindisi. Jerai Grant, nipote di Horace, pivot 24enne che in 7 minuti sul parquet ci mette cuore, grinta e poco più. Robert Fultz invece ci aggiunge rabbia e determinazione facendosi osannare da chi un paio di partite fa lo criticava a priori. Si toglie un sassolino dalla scarpa grande quanto una casa: 26 minuti sul campo, 7 punti con dovuta precisione al tiro, porta ordine in campo e difende con intensità recuperando palloni dalla spazzatura, distribuendo assist e infilando la tripla più importante del match come già successo a Bologna. Indiavolato!

1 nome un destino. Battesimo col fuoco per Elio Preite. Il giovane virgulto biancazzurro, classe 1994 viene mandato in campo per una spicciolata di secondi a fine secondo quarto e si trova a difendere sulla rimessa dal fondo senese. Dapprima contrasta Daniel Hackett e poi switcha su Bobby Brown, miglior giocatore del mese in Eurolega, intenzionato a mettere la tripla sul fil di sirena. Non ci riesce e ad Elio, from Bari, tocca portar pasticcini. Certo che con quel nome, a Brindisi…

Zero in punta sulla 1-3-1 che fa un figurone contro Siena e ancora non credo ai miei occhi! Eppure questa è la terza volta che lo vedo tra live al palazzo, replica televisiva e stanotte sognando ad occhi aperti. Lui è Andrea Zerini dedizione e abnegazione in carne ed ossa. La valutazione della LegaA è impietosa: meno 2! Ma le sue azioni non fanno statistica, le linee di passaggio sporcate non vanno a referto, gli occhi della tigre mostrati dalla giovane ala agli esterni di Siena non hanno nessuna casellina apposita tra le statistiche. Idolo!

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