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Brescia presenta coach Esposito: “Voglio rendere la società orgogliosa della scelta che ha fatto”

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“A Brescia trovo passionalità, professionalità e serietà: sono queste le cose che mi permettono di rendere al massimo. Accadeva quando ero giocatore, vale anche ora che sono diventato allenatore. Lavorerò per rendere la società orgogliosa della scelta che ha fatto”. Si presenta così Vincenzo Esposito, nuovo coach della Germani Basket Brescia, presentato ufficialmente alla stampa in una conferenza che si è svolta presso la prestigiosa cornice della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.

Assieme al coach campano, alla conferenza stampa hanno preso parte il Presidente Graziella Bragaglio, il patron Matteo Bonetti e il general manager Sandro Santoro. Presenti in sala anche il play della Germani Luca Vitali, il Direttore dell’Area Marketing e Comunicazione Nicola Tolomei e Mauro Ferrari, Amministratore Delegato di Germani Spa, assieme ai rappresentanti dei media e di tante aziende partner della Leonessa.

“Presentiamo il nuovo coach in un posto meraviglioso, che rappresenta la storia e la cultura di questa città – le parole di Graziella Bragaglio, presidente della Leonessa -. Ringrazio l’amministrazione comunale che l’ha messa a disposizione. Si tratta di una struttura che trasmette passione e calore, due caratteristiche che rappresentano bene ciò che è il coach che oggi presentiamo ufficialmente. La sua passione ci aiuterà a far sì che il basket possa diventare parte della cultura di questa città. In bocca a lupo al nostro nuovo allenatore: qui inizia la nuova impresa, qui inizia il nuovo corso per una nuova stagione, l’11/ma del nostro club”.

“Nel 2009 il nostro club nel 2009 è nato in mezzo a tanta diffidenza, in 10 anni abbiamo fatto un percorso meraviglioso, per Brescia e per il nostro territorio – spiega Matteo Bonetti, patron della Leonessa -. Ogni anno è stato un crescendo, che ha consentito alla società di coltivare nuove ambizioni. Anche quest’anno continueremo a scrivere nuovi record nella pallacanestro bresciana: mai nessuna squadra, infatti, era stata capace di disputare la Serie A per 4 anni consecutivi”.

“Vogliamo continuare a lavorare con tanto entusiasmo e tanta passione, che è ciò che ci ha contraddistinto in questi anni – prosegue Bonetti -. Avere Esposito come coach a Brescia è qualcosa di straordinario: negli ultimi anni, sono riuscito a realizzare alcuni dei miei sogni, come quello di far giocare a Brescia un giocatore come David Moss. Oggi per me c’è un’altra gioia straordinaria: è arrivato un giocatore con una storia incredibile, che permette a tutta la nostra città di gioire e di continuare a sognare a occhi aperti”.

“Le scelte che hanno portato a Vincenzo Esposito sono state molto ponderate – afferma Sandro Santoro, direttore generale di Basket Brescia – e rispecchiano un cambio di direzione per un nuovo ciclo che oggi parte ufficialmente, pur nella consapevolezza di aver vissuto anni straordinari con chiunque ne abbia fatto parte in passato. Pensiamo a quello che sarà oggi e domani, senza guardarci più alle spalle, se non per capire che cosa possiamo fare meglio”.

“Conosco Enzo da tanti anni, ci siamo affrontati da giocatori – prosegue Santoro -. In campo lui ha espresso una tipologia di pallacanestro straordinaria, spettacolare, fondata sul suo grande talento, ma anche sulla sua capacità di andare oltre le difficoltà. Una persona che non mollava mai e che non lasciava niente al caso: tutte queste cose se l’è portate appresso nella sua carriera di allenatore, dando un’impronta precisa a ciò che realizza anno dopo anno, caratteristiche che ci servono per creare un nuovo percorso di grande soddisfazione sportiva”.

“Esposito racchiude la genuinità, la passione, la sincerità in quello che fa e che dice – conclude Santoro -. Il rapporto che riesce a impostare con i giocatori è cristallino, una caratteristica che lo rende credibile a tutti coloro che hanno a che fare con lui. Sono certo che Vincenzo avrà da allenatore le stesse soddisfazioni che ha avuto da giocatore: spero, dunque, che possa averle a Brescia, perché per tutto quello che è stato fatto negli ultimi anni e per quello che riusciremo a fare domani ritengo che tutti noi lo meritiamo sentitamente e con il massimo dell’affetto”.

“Quando a febbraio ho deciso di abbandonare la guida di Sassari l’ho fatto per motivi personali – esordisce il nuovo coach della Leonessa -. Ci tengo a sottolinearlo, perché voglio affrontare solo il presente. E il mio presente è qui, a Brescia, e sono molto contento di questo. L’opportunità di poter sedere sulla panchina di Brescia mi è stata proposta solo dopo la fine del campionato, quindi da poco più di una settimana. Ho parlato con delle persone che mi hanno fatto sentire subito a casa: semplici, passionali e con il sogno di far crescere il club ogni anno”.

“Mi sono sentito subito a mio agio – spiega Esposito -. Ho parlato con persone come Michele Vitali, Jenkins, Scariolo, che quando hanno saputo che c’era la possibilità che venissi a Brescia mi hanno parlato molto bene della piazza, della società e della città. Il resto è stato molto semplice: la mia scelta è stata facilitata dal fatto di avere a che fare con un nucleo di giocatori italiani di talento e con una persona come Sandro Santoro, che conosco da tanto tempo”.

“So di avere a che fare con persone che lavorano duro e che adorano il proprio lavoro – prosegue il coach -: al di là delle mie qualità da allenatore, vi troverete ad avere a che fare con una persona che adora il proprio lavoro e che farà di tutto per rendere orgogliosa questa società, indipendentemente dai risultati”.

“Quando pochi giorni fa mi sono confrontato con Graziella Bragaglio e Matteo Bonetti, la prima cosa di cui mi hanno parlato è stato il grande lavoro e quale persona meravigliosa sia stata Andrea Diana in tutti questi anni – spiega Esposito -. Avendo iniziato a giocare in Serie A all’età di 15 anni, credo di avere l’esperienza, la personalità e le spalle larghe per sopportare la pressione. Anzi, ritengo che la pressione aiuti a migliorare, è quella che dovrò mettere anche io ai miei giocatori per raggiungere risultati sempre più importanti. Ciò che ha fatto Diana in questi anni a Brescia mi darà una spinta a migliorare e a rendere la società orgogliosa della scelta che ha fatto”.

“Partiamo da un nucleo importante di giocatori – conclude Esposito, soffermandosi sul progetto tecnico -. Sono un coach che si adegua al budget, ai desideri della società e a ciò che il mercato offre per far rendere la squadra nel migliore dei modi possibili. Ciò che posso garantire è che la mia squadra lotterà sempre, cercherà di migliorarsi ogni volta negli allenamenti per arrivare ad affrontare le partite al meglio. Voglio, inoltre, lavorare per far capire anche ai giocatori stranieri dove sono capitati, che cos’è Brescia, che cos’è la Leonessa e quali sono i nostri obiettivi. Voglio che i miei giocatori capiscano l’importanza dei colori della società: questa è una cosa che mi piace trasmettere, indipendentemente che siano italiani o stranieri”.

Ufficio Stampa Basket Brescia Leonessa