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Biella torna a vincere e segna ancor di più la crisi di Bologna

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 Partita decisiva per la salvezza al Lauretana Forum di Biella, dove arriva la Oknoplast Bologna priva di Ricky Minard e con il nuovo innesto Andusic pronto all’esordio. Bella la cornice di pubblico con circa 4000 spettatori e una ottantina di tifosi virtussini.

L’Angelico vince la palla a due e segna il primo canestro della partita con un piazzato di Rochestie, mentre il primo canestro della nuova Oknoplast Bologna è segnato da Smith dopo 1:30.

L’intenzione di coach Cancellieri è chiara: limitare il pick and roll della squadra bolognese con una difesa molto fisica e con un aiuto molto forte da parte del lungo. La scelta tattica paga e infatti Poeta è molto limitato (solo 3 punti in 15′, prima di essere costretto a lasciare il campo per un infortunio poco prima dell’intervallo) e la palla circola poco e male. Gli americani di Bologna fanno fatica ad ingranare con Hasbrouck che commette due falli e costringe coach Finelli a cambiarlo: esordisce Andusic. Il serbo arrivato dal Partizan bagna il suo esordio con una tripla al primo tentativo chiudendo un parziale di 7-0 per le Vu Nere (14-18 con 2:15 da giocare). Immediato, però, il contro-parziale di Biella condito da una tripla di Tsaldaris (chiuderà con 19 punti e 4/5 da 3). Il primo quarto si chiude in perfetta parità sul 21-21 grazie ad uno straordinario Gigli che chiude i primi dieci minuti con 10 punti e 17 di valutazione. Il secondo quarto si apre con due minuti di brutta pallacanestro, dove dal campo segna solo Rocca dopo un bel passaggio di Imbrò. Arriva l’unica fiammata di Hasbrouck che firma 5 punti in un amen (saranno anche gli unici punti della sua partita, l’americano chiuderà con 2/7 dal campo, 0/3 ai liberi ,5 perse e -1 di valutazione), ma con 6:25 da giocare Imbrò commette il secondo fallo ed accende il bonus per la squadra di casa. La partita non trova un padrone ed arriva il primo timeout dopo 17′ di partita chiamato da coach Finelli dopo un paio di brutte azioni da parte della sua squadra. La difesa di Biella si fa più aggressiva e con un parziale di 8-0 si porta sul 41-33. Smith torna a segnare dopo diverse palle perse e ricuce lo svantaggio sul 43-38 con cui si torna negli spogliatoi.

Nel primo tempo sono state decisive le palle perse della Virtus (ben 11 e saranno 20 alla fine) che hanno permesso a Biella di attaccare contro una difesa non sempre schierata ottimamente.

Ad inizio secondo tempo Gigli continua il suo show e porta la squadra ospite da -8 a +1 in quattro minuti ed Imbrò in penetrazione costringe Rochestie al suo quarto fallo. Potrebbe essere la svolta per la Virtus, ma Gigli subisce un duro fallo da Jurak, ne nasce un accenno di rissa e gli arbitri salomonicamente decidono per un tecnico ad entrambi i protagonisti. E’ il terzo fallo per il lungo nato in Sudafrica. Dopo due azioni in cui Pinkey fa quello che vuole sotto canestro, Gigli commette il quarto fallo proprio contro il lungo americano ed è costretto ad uscire. Imbrò segna con i piedi dietro l’arco per il 57 pari, ma subito dopo commette il suo quarto fallo su Tsaldaris. Anche Hasbrouck commette il suo quarto fallo e Finelli è costretto a schierare con un quintetto più che inedito: Moraschini, Andusic, Gaddefors, Smith e Rocca. L’Angelico non riesce comunque a compiere un allungo decisivo ed il quarto si chiude sul 65-59. Capitan Soragna prova ad indirizzare la partita sui binari piemontesi con una tripla dall’angolo, ma nel ribaltamento di fronte regala tre liberi a Gaddefors che li realizza e porta la Virtus a -4 sul 68-64. Bologna rientra male in difesa e regala una schiacciata facile a Pinkey che costringe Finelli a chiamare minuto. Torna in campo Gigli che fa appena in tempo a prendersi e segnare un canestro dalla media che commette un ingenuo 5° fallo uscendo sul portatore di palla avversario. Esce dalla partita il miglior giocatore che chiuderà con 22 punti, 7/8 da 2, 8/9 ai liberi, 7 rimbalzi per un totale di 32 di valutazione in 25 minuti. Imbrò lancia una preghiera dopo un pessimo attacco, ma la palla si stampa sul ferro, sul ribaltamento di fronte Rochestie piazza la bomba. Per un minuto non segna nessuno, ma Smith decide di prendersi un tecnico per proteste per un presunto fallo su Rocca. Due liberi di Tsaldaris e tripla di Johnson in testa a Gaddefors. Sul 78-69 la partita si chiude, con qualche disperato tentativo di Rocca per riavvicinarsi, anche se inutilmente. La gara si conclude sull’87-76 per Biella,che non riesce a ribaltare la differenza canestri, ma ottiene un importante successo in chiave salvezza e regala una gioia al pubblico amico dopo 3 mesi di astinenza. Si complica la situazione per la Virtus a soli 4 punti proprio da Biella e da una crisi di cui difficilmente si vede la fine.

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