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Auxilium Torino: Fantoni e Mancinelli salutano i tifosi

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 COACH VITUCCI - TORINOTempo di addii in casa Manital Torino: due dei 4 giocatori italiani protagonisti del ritorno in Seria A dopo oltre 20 anni e della rocambolesca salvezza raggiunta all’ultima giornata hanno salutato la squadra e la città, ricordando il biennio in cui hanno scoperto una città desiderosa di basket, come dimostra anche l’organizzazione del torneo preolimpico e una tifoseria che i due hanno tenuto salutare.

Si tratta di Stefano Mancinelli, che ritornerà, mantenendo una promessa

fatta quasi nove anni fa, a vestire la maglia della Fortitudo e di Tommaso Fantoni, diretto a Scafati.

Queste le parole del “bolognese d’adozione”: ”Mi sembra ieri e invece sono passati esattamente 3 anni, da quando ho deciso di aderire, con molto entusiasmo, ad un interessante Progetto, in una città che mi avevano descritto come “fredda”, sia per la gente che per il basket. Ho trovato invece una città stupenda, gente meravigliosa e una passione per il basket paragonabile a quella delle più grandi piazze europee.
E’ inutile dirvi che ho trascorso un periodo bellissimo, durante il quale ho vissuto tante emozioni, sentendo il calore e l’affetto di tante persone che mi hanno sempre apprezzato come sportivo e come uomo. Ringrazio tutti infinitamente per aver condiviso con me questa bellissima esperienza ed auguro alla squadra e ai tifosi un futuro pieno di successi e di soddisfazioni. Vi porterò sempre nel cuore, con affetto. Il vostro Mancio. Sempre “FORZA TORINO!”.

Fantoni esprime così il ricordo di battaglie, gioie e difficoltà da superare: ”La chiamata di Torino due estati fa mi ha reso subito orgoglioso di far parte di quel progetto che voleva riportare la Città in serie A dopo tanti anni. Il primo anno e’ stato pieno di soddisfazioni perché la voglia di vincere era tanta e voi tifosi avete subito fatto capire quanto contava per voi questa promozione. Ho imparato con la mia famiglia a conoscere subito questa bellissima città e la sua gente dentro e fuori dal campo oltre ad instaurare delle amicizie che mi porterò sempre nel cuore. Le 5 battaglie con Agrigento sono state la fotografia perfetta della stagione fatta di grandi vittorie e grandi sofferenze, degli abbracci sotto la curva e delle sconfitte che facevano male. Ma la bolgia del Ruffini dopo il fischio finale e il ritorno di Torino in serie A sarà indimenticabile. Quest’anno invece ovviamente è stato per me un anno durissimo ma mi ha permesso ancora di più di farmi conoscere oltre al campo da basket come persona e come uomo. Mi dispiace non aver potuto contribuire di più alla causa ma la passione per questa maglia ogni domenica era la stessa sia che mettessi piede in campo sia che dovessi solo incitare i miei compagni. Ogni domenica poi il Ruffini sempre pieno era uno spettacolo! Quindi semplicemente Grazie per avermi accolto in questa appassionata famiglia del basket torinese, grazie per averci incitato e seguito in ogni palazzetto d Italia, grazie per avermi fatto sentire a casa anche in questa grande città.. Questa è’ Torino!”.

Del nucleo degli italiani della scorsa stagione manca solo sapere dove andranno Giachetti e Rosselli: il secondo, diretto a Bologna, sponda Virtus, è stato forse l’addio più doloroso che la tifoseria ha dovuto sopportare, perché nella scorsa stagione è diventato beniamino del pubblico ed esempio di professionalità e umanità indiscutibile. Gli ultimi due addii in ordine di tempo riguardano Jerome Dyson e Renato Pasquali, sostituito da Marco Atripaldi come responsabile dell’area tecnica, che andrà ad allenare in Svizzera, confermando la propria vocazione “internazionale”, avendo già allenato in Ucraina e svolto ruoli nella nazionale canadese.

Per lo Sniper invece la prossima avventura sarà in Israele, agli ordini di Simone Pianigiani, nuovo coach dell’Hapoel Gerusalemme.
Quasi tutti gli altri componenti del roster dello scorso anno (Eyenga, Ebi e Kloof) attendono di conoscere con che squadra giocheranno la prossima stagione a parte Goulding, che giocherà le Olimpiadi di Rio con la maglia dell’Australia e che poi tornerà al Melbourne United.
Per Dj White la società dopo aver proposto un rinnovo per renderlo asse portante della prossima stagione, è in attesa, visto che il desiderio dell’ex Boston Celtics sarebbe quello di trovare posto in una squadra che disputi una competizione europea.
Adesso si attendono si conoscere i nomi degli ultimi americani che completeranno il roster che contà già Deron Washington, Mazzola, Alibegovic, Poeta, Fall e Okeke.