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Angelico Biella-Lenovo Cantù: il Count Down di BasketItaly.it

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La partita del Biella Forum analizzata negli undici dettagli del nostro Count Down, che raccontano la crisi di Cantù e le ultime speranze dell’Angelico:

10 come il plus/minus di Kevinn Pinkney, in una prova da 12 punti con 5 rimbalzi e 7 falli subiti. Dopo l’inizio sornione l’ex Cantù cresce nel corso del match esponendo le debolezze dei lunghi biancoblu, in difficoltà sia nel seguirlo lontano da canestro che quando riceve profondo in vernice

9 come i canestri dal campo di Trey Johnson (7/15 da due e 2/2 da tre). Il prodotto di Jackson State University forza qualcosa nella prima metà, ma esplode nel terzo quarto – inafferrabile per i difensori canturini – autografando il parziale con cui l’Angelico porta a casa la partita

8 come i punti di Goran Jurak, l’altro ex biancoblu, che aggiunge 6 rimbalzi, tanta voglia e una cattiveria che lievita esponenzialmente quando incrocia la sua ex squadra

7 come le sette sconfitte della Lenovo nel girone di ritorno. La squadra di Trinchieri dopo il giro di boa ha tenuto un passo più da lotta per la salvezza che per le posizioni che contano. A quattro giornate dal termine della Regular Season, grazie alle sconfitte delle rivali, Cantù ha ancora tempo per finire tra le prime quattro, ma con l’attitudine vista nelle ultime uscite non sarà il seed nella griglia play off a determinare il rendimento biancoblu nella post season

6 come le palle perse di uno Smith confusionario, all’interno delle 22 sprecate dalla Lenovo. Trinchieri lo lancia in quintetto da point guard, quando l’ex Louisville prende solo la targa di Rochestie, e gli regala 10′ nel terzo quarto, che coincidono col momento peggiore di Cantù nella partita

5 come le triple dell’Angelico nel famigerato terzo quarto su altrettanti tentativi. Due sono di Johnson, due le mette Tsaldaris, ma la striscia la apre Jurak, mentre i difensori di Trinchieri stanno a guardare

4 come i recuperi di Marco Laganà (classe ’93),che ci infila anche 7 punti, 3 rimbalzi e 2 assist, oltre a stoppare Scekic ad inizio quarto periodo. Dopo il casertano Marzaioli (classe ’91) c’è lo zampino di un altro baby nella disfatta canturina. Che sia il caso di rispondere con la stessa moneta e lanciare il Nazionale Under 20 Abass?

3 come i canestri dal campo combinati dei tre centri di Cantù: Scekic per i problemi fisici, Tyus e Cusin per ragioni incomprensibili ai più, pagano dazio pesante contro un reparto lunghi sulla carta non irresistibile come quello biellese. E soprattutto non proteggono l’area dalle incursioni avversarie

2 come i rimbalzi d’attacco catturati dalla Lenovo in tutto il match, cioè meno del 10% dei palloni carambolati sul ferro biellese. I biancoblu chiudono tirando il 65% da due e il 46% da tre, ma non hanno punti da extra possesso e la messe di palloni gettati alle ortiche fa il resto

1 come 1° quarto, quello in cui Rochestie fa a fette la difesa avversaria (10 punti, 4/4 dal campo) lasciando intendere che per Cantù sarà una serata tutt’altro che semplice

0 come il count down, non di BasketItaly.it ma dell’arbitro Sardella, che Cantù lascia scadere sulla rimessa del potenziale pareggio confezionando la 22^ persa e la frittata che costa la partita

Stefano Mocerino

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