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Amichevole tra Mantova e Reggio Emilia: 69 – 90

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Derek Needham, Reggio Emilia, 2016

Ultima amichevole al Palabam di Mantova prima dell’esordio in gara ufficiale per Grissin Bon Reggio Emilia e Dinamica Generale Mantova, impegnate entrambe nel weekend nelle due Supercoppe, quella di A1 a Milano e quella di A2 a Bologna.
Questo il tabellino della partita:

DINAMICA GENERALE MANTOVA – GRISSIN BON REGGIO EMILIA 69 – 90
(11-27, 29-49, 44-67)

DINAMICA GENERALE MANTOVA: Morello ne, Daniels 7, Magni ne, Bertocco, Timperi 7, Candussi 8, Casella 3, Amici 19, Corbett 11, Rinaldi 2, Gergati 8, Bryan 4. Coach: Martelossi.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Aradori 11, Needham 16, Polonara 16, James 12, De Nicolao 3, Bonacini 6, Katsivelis 1, Kutlesic ne, Cervi 11, Lesic 6, Gentile 8, Vigori ne. Coach: Menetti.

Tralasciando la cronaca canestro dopo canestro, ci soffermeremo sui punti focali del piano partita di entrambe le squadre evidenziando pregi e punti deboli.

REGGIO EMILIA
Sul fronte reggiano si nota prima di tutto la voglia di alzare il ritmo che caratterizzerà presumibilmente tutta la stagione. Reggio offre il meglio quando riesce a difendere forte e partire in contropiede sfruttando l’atletismo dei suoi numeri 4 Polonara e James e la grinta di De Nicolao e Needham in regia; nonostante ci siano ancora momenti di sbandamento in cui la fretta preclude occasioni interessanti, come nota Menetti nel post partita, la capacità di lettura delle situazioni, “marchio di fabbrica” della Reggiana è in evidente miglioramento. Interessanti i progressi di Riccardo Cervi, molto cercato dai compagni ma capace anche di mettersi in proprio con movimenti a cui non eravamo abituati due anni fa, così come la grinta di Lesic, centro che ha preso il ruolo di Veremeenko anche per quanto riguarda il pessimo rapporto con gli arbitri. Per quanto riguarda Lesic, i più esigenti rimpiangeranno forse l’eleganza di Lavrinovic non soffermandosi sulle tante piccole situazioni in cui il serbo si rende davvero utile alla squadra. Ritrovato un Needham molto efficace dalla linea dei tre punti e mastino come suo solito in difesa, l’ultimo rientro importante in casa Reggiana prima della Supercoppa sarà Della Valle che, come conferma Menetti, “se tutto va bene giocherà”.

MANTOVA
Problemi di infortuni anche per Mantova che deve rinunciare a Vencato. Martelossi ha i suoi grattacapi anche nell’integrazione del neo arrivato DeAndre Daniels e di Corbett nei meccanismi di squadra. Se il primo rivela in questa prima amichevole la sua inesperienza all’alta intensità europea, il secondo è spesso poco cercato dai compagni ed è costretto a mettersi in proprio, accendendo solo a sprazzi il suo considerevole talento da scorer. L’impressione è che Mantova non possa permettersi un Corbett avulso dalla partita, dal momento che i play italiani sono buoni comprimari ma difficilmente possono fungere da realizzatori. Senza la palla in mano a Corbett anche Amici deve uscire a prendersela per creare dal palleggio, mentre la sua specialità è il tiro in uscita dai blocchi, mortifero se innescato con maestria ma inutile se lui stesso deve fare da regista. Altro appunto si può fare sul reparto lunghi. Bryan e Candussi dovranno fare gli straordinari sotto canestro sia mentre Daniels ingrana sia successivamente: l’ex Husky è un giocatore perimetrale, stasera non ha segnato con continuità ma la mano è morbida e il tiro entrerà. Tuttavia non sembra avvezzo a fare sportellate sotto canestro vista anche la sua struttura fisica da ala piccola tanto alta quanto leggera, motivo per cui dovrà essere ben coperto dai due sopra citati per poter essere più funzionale al gioco corale. Daniels ha fatto vedere cose interessanti anche nel guidare la transizione, con ottime doti di palleggio e velocità, ma avrà bisogno di più di questo primo 40 minuti per far innamorare i tifosi di Mantova.