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A2 Biella-Casale: Carrea: “è importante vincere un derby alla prima della stagione ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che c’è ancora tanto da lavorare”.

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Dopo la favolosa vittoria di Biella contro Casale Monferrato 68-58 i coach commentano la rispettiva prestazione dei loro in sala stampa:

Coach di Biella Michele:

La prima cosa che devo rilevare è che le partite finisco dopo 40 e non dopo 38 minuti, la differenza canestri può decidere chi va ai playoff e chi non e questo noi dovremmo saperlo molto bene, Questo genere di cose non deve più accadere. Detto questo, devo anche dire che a livello di energia la partita l’abbiamo vinta, i rimbalzi e la difesa nell’uno contro uno sono stati la chiave del risultato. Poi abbiamo tantissime cose da fare, ma è normale ad inizio campionato. Siamo contenti di aver dato una gioia al nostro pubblico, è importante vincere un derby alla prima della stagione ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che c’è ancora tanto da lavorare. Credo che essere euforici avendo appena cominciato sia sbagliato. Ho detto ai ragazzi che devono essere consapevoli che ci sono tante cose da migliorare ma non ho dimenticato di fare loro i complimenti per come hanno affrontato la gara, hanno fatto tante cose buone ma credo che ora sia meglio parlare di quanto ci manca piuttosto che darci pacche sulle spalle”. Il nostro secondo quintetto ha pagato troppo. Certo non sono preoccupato perchè siamo solo all’inizio di un percorso e credo che prima della fine il nostro roster sarà lungo perchè credo nelle qualità tecniche e umane di questi ragazzi, ma per ora non lo è”.

Coach di Casale Monferrato Marco Ramondino:

Compimenti a Biella, ha giocato con intelligenza ed ottima intensità. Sono stati bravi a fare giocate che in alcuni momenti hanno lasciato un segno importante sulla partita. Da parte nostra è stata una gara tutto sommato soft, morbida, giocata anche molto bene dal punto di vista tecnica e quasi perfetta con i tanti buoni tiri costruiti ma purtroppo non realizzati. Oltre alla tecnica occorreva però imprimere un marchio diverso, cosa che Biella ha fatto e noi no. È stata l’espressione di una diversa prontezza, noi eravamo spesso in ritardo e Tessitori è stato certamente bravo a sfruttare i nostri punti deboli. Poi sono stati determinanti i troppi ribalzi offensivi concessi, la cosa ci ha condizionato molto, non facevamo mai canestro e quando abbiamo abbassato il quintetto siamo stati spazzati via a rimbalzo ed abbiamo dovuto rincorrere Biella. Questa non è la nostra identità, l’impatto con il campionato si può spiegare quanto si vuole però poi conta come si affronta davvero il campo e si traducono le parole in pratica. Per noi non è stato così immediato”.

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