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#NBA – Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Western Conference

#NBA – Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Western Conference

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Dopo le partite di questa notte, la Regular Season NBA ha superato 1/3 di partite disputate. Abbiamo deciso di analizzare la prima parte di stagione delle squadre della Western Conference e il possibile piazzamento che possono raggiungere al termine della stagione.

La squadra rivelazione di questo primo scorcio di stagione sono senza dubbio gli Utah Jazz, squadra ben allenata da coach Quin Snyder, possibile candidato al COTY (= coach of the Year, allenatore dell’anno). I punti di forza dei Jazz sono la buona difesa, soprattutto sui lunghi, ma anche la possibilità di portare almeno 6 giocatori in doppia cifra grazie a un bel gioco di squadra. Un altro punto di forza è la continua crescita di Donovan Mitchell che in questa stagione sta segnando 24 punti di media. Da non sottovalutare Jordan Clarkson, possibile sesto uomo dell’anno, con 17,4 punti per partita. Un possibile punto debole dei Jazz è la mancanza di un secondo violino di Mitchell che al momento viene sopperita da buone prestazioni di squadra che se si dovessero continuare a verificare per il resto della stagione porterebbero Utah a lottare per i primi 3 posti della Conference.

Alle spalle di Utah troviamo i campioni in carica dei Los Angeles Lakers reduci da 6 vittorie consecutive. A guidare la squadra gialloviola c’è ancora il talento senza età di LeBron James che sta giocando l’ennesima stagione da MVP con 25,5 punti di media con il 40% da 3 punti. I Lakers si sono rafforzati molto in offseason grazie agli acquisti di Schröder, Harrell e Gasol. Un altro punto di forza della squadra californiana è la panchina dalla quale escono giocatori del calibro di Harrell, Kuzma, Morris, Caruso e Horton-Tucker, quest’ultimo rivelazione della squadra di Frank Vogel. La squadra ha il miglior defensive rating della lega e ad oggi non sembra avere punti deboli.

A seguire troviamo l’altra squadra di Los Angeles, i Clippers. Autori di una buona partenza, sono guidati dall’ottima coppia Leonard-George, quest’ultimo tira quasi col 50% da 3 punti in stagione. Rispetto alla passata stagione hanno rinforzato il quintetto con gli acquisti di Ibaka e Batum. Sono una squadra competitiva che lotterà per occupare uno dei primi 4 posti della conference. L’unico punto di debolezza dei Clippers di quest’anno è lo scarso apporto dei giocatori dalla panchina che ha perso un tassello fondamentale come Harrell.

Un’altra squadra molto interessante di questa Western Conference sono i Phoenix Suns. La squadra dell’Arizona dopo un inizio un po’ altalenante sembra aver trovato la chimica giusta. Phoenix è una squadra composta da un mix di giocatori giovani e giocatori di esperienza, come Paul e Crowder che trasmettono maturità al gruppo. Potrebbero rappresentare la mina vagante ai Playoff, ai quali possono accedere anche senza disputare il play-in.

Altra squadra che occupa una posizione di vertice della Conference sono i Portland Trail Blazers. La squadra è dotata di un buon talento offensivo, il leader dei Trail Blazers è ancora una volta Dame Lillard che anche quest’anno ha delle ottime medie con 29,4 punti segnati e 7,1 assist serviti. Ottimo inizio anche per CJ McCollum che però è stato frenato da un infortunio, mentre la sorpresa di quest’inizio di stagione è senza dubbio Gary Trent Jr. Bene anche Kanter, i punti deboli sono senza dubbio la difesa, soprattutto sulle guardie avversarie, ma anche le prestazioni altalenanti di Carmelo Anthony. La compagine dell’Oregon ha come obiettivo l’ingresso ai playoff, ma potrebbe disputare i play-in per accedervi.

Un’altra bella rivelazione di quest’apertura di Regular Season sono i San Antonio Spurs che dopo aver mancato l’ingresso ai Playoff  la scorsa stagione, dopo 22 presenze consecutive, hanno voglia di ritornare in post season. Il giocatore di maggior talento è DeMar DeRozan, anche se la forza del gruppo è riscontrata nella collettività, infatti ci sono ben 8 giocatori in doppia cifra di media. Un altro punto di forza è la possibilità di cambiare interpreti da partita in partita, oltre alla buona difesa guidata da un mostro sacro come Gregg Popovich. Gli Spurs potrebbero arrivare in play-in senza troppi problemi.

Seguono i Denver Nuggets che stanno ancora pagando la stanchezza della passata post season. Inizio fantastico di Nikola Jokić che sta giocando da MVP con quasi una tripla doppia di media, molto bene anche la panchina che sta avendo un buon impatto. Male Jamal Murray che non è ancora in buona condizione, anche Michael Porter jr. non è al Top. Mi aspetto una grande seconda parte di stagione dei Nuggets che potrebbero chiudere fra il quarto e il quinto posto della conference.

Alle spalle dei Nuggets troviamo i Golden State Warriors di uno straordinario Steph Curry che è riuscito a superare il suo record di punti segnati in una partita. I Warriors, dopo un inizio difficile, hanno ritrovato Draymond Green che ha portato un po’ di stabilità difensiva che quando non è in campo l’orso ballerino tende a mancare. Non impressiona Andrew Wiggins, mentre sembra in ripresa, dopo un pessimo inizio, Kelly Oubre. Pronosticare i Warriors è alquanto difficile, però dovrebbero riuscire a strappare un posto in play-in.

Un’altra squadra che momentaneamente ha il record positivo sono i Sacramento Kings. Il team californiano alla vigilia della stagione era uno dei più underrated della Lega. I Kings sono guidati da un ottimo De’Aaron Fox, possibile candidato al MIP, e dispone di altri buoni giocatori come Barnes,  Hield Holmes. Ottima la scelta al Draft di Tyrese Haliburton, probabilmente non arriveranno ai playoff, ma hanno ottimi margini di crescita, ma manca un po’ di esperienza.

Un altro team che l’anno scorso ha sfiorato l’ingresso ai playoff sono i Memphis Grizzlies. Il giocatore di maggior talento della squadra è Ja Morant che ha iniziato la stagione in modo brillante, ma ha subito un infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori per un mesetto. In questo lasso di tempo sono venuti fuori alcuni buoni giocatori come Dillon Brooks e De’Anthony Melton. Ottime prove di un solidissimo Jonas Valančiūnas. I Grizzlies hanno le carte in regola per arrivare dall’ottavo al decimo posto.

Alle spalle di Memphis troviamo la delusione della Conference, ovvero i Dallas Mavericks di Luka Dončić. I Mavs hanno iniziato decisamente male questa stagione toccando il fondo con con 6 sconfitte di fila a inizio Febbraio. In questo momento sembrano in ripresa, uno dei temi fondamentali è quello di riuscire a recuperare Porzinģis al Top, che da quando è rientrato ha fatto fatica. Dallas deve lavorare molto sulla difesa che è stato un tasto dolente in questo avvio, in compenso i margini di miglioramento sono enormi e possono puntare ad arrivare al sesto posto per qualificarsi direttamente ai Playoff.

Di seguito troviamo un’altra compagine che sta deludendo le aspettative, i New Orleans Pelicans. La squadra della Louisiana ha un gran potenziale che in quest’inizio di campionato non è stato interamente espresso per via della situazione contrattuale di Lonzo Ball e per scelte poco felici di coach Stan Van Gundy. Buon inizio della coppia Zion-Ingram che lasciano bene sperare per il futuro, mentre lascia a desiderare il supporting cast che lo scorso anno sembrava più valido. Poco spazio concesso per il nostro Nick Melli che ha già confezionati diversi NE. Tuttavia New Orleans resta una buona squadra, alla quale manca un po’ di esperienza nei momenti decisivi, ma ha enormi margini di crescita e può puntare ai play-in.

Più indietro troviamo gli Houston Rockets che sono alle prese con la rifondazione post-Harden. I Texani dispongono di un roster talentuoso, un plauso va fatto al GM che ha portato a Houston giocatori del calibro di John Wall, Victor Oladipo, Christian Wood, anche lui candidato al MIP. Dopo la partenza di Harden la squadra ha un ottimo defensive rating grazie all’ottimo innesto di Tate. Ad oggi i playoff sembrano molto lontani, ma i Rockets sono una squadra imprevedibile che potrebbe fare un filotto di vittorie inaspettato e raggiungere le posizioni utili per lo spareggio.

Chiudono la Western Conference gli OKC Thunder e i Minnesota Timberwolves. Sono oggettivamente le due squadre meno attrezzate della Coast, anche se OKC ha fatto vedere qualcosa di buono. La squadra guidata da Shai Gilgeous-Alexander è riuscita ad ottenere diverse vittorie contro squadre di caratura superiore ed è riuscita a portare i Los Angeles Lakers all’overtime per ben due volte, grazie a due straordinarie prove difensive di Dort. Per quanto riguarda i Timberwolves è mancato per la quasi totalità delle partite Towns, ma il resto della squadra non è stata in grado di sopperire alla sua assenza. Prove comunque incoraggianti di Malik Beasley e del rookie Anthony Edwards, più altalenante D’Angelo Russell.