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Thunder a un passo dalla storia: 3-2

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Oklahoma a un passo dalla finale, Oklahoma a un passo dalla storia. In gara -5 i Thunder colgono la terza vittoria consecutiva per 108-103 sugli Spurs, stavolta all’AT&T Center di San Antonio e si ritrovano sulla racchetta il match point da giocarsi davanti al caldissimo pubblico amico. San Antonio parte forte nel primo quarto e si porta sull’11-6 ma i giovincelli di Scott Brooks non si lasciano impressionare e passano a condurre prima sul 17-15 dopo un 9-0 di parziale e chiudono poi il primo quarto sul +5 sul risultato di 26-21 . Nel secondo periodo arriva addirittura il massimo vantaggio (49-36) grazie a Harden e Cook, che non aveva nemmeno messo piede in campo in gara -4 (per lui alla fine 8 punti con 2/2 da 3). Gli Spurs però guidati da Parker e Ginobili (serata pazzesca per lui che chiuderà con 34 punti con 5/10 da 3) riescono a rosicchiare qualche punto e vanno al riposo con 8 punti da recuperare sul 52-44. Sempre il Narigon all’inzio del terzo parziale porta con due bombe consecutive prima il vantaggio ai neroargento (57-56) e poi addirittura il +4 che va a chiudere un parziale di 16-5, ed è poi ancora Manu, in una forma strepitosa, a portare sul +6 i suoi grazie all’ennesima bomba di serata (67-61). Arrivati a questo punto si sveglia però Durantula (27 per lui al termine) che domina la seconda metà di terzo periodo ed è protagonista assoluto del parziale di 20-5 che porta i suoi Thunder sul +9 sull’81-72 alla fine del terzo quarto: pazzesco il buzzer beater che il 35 piazza da fermo, fuori equilibrio e in faccia ad un difensore come Leonard. Dopo 7 minuti di terzo quarto la distanza fra le due squadre rimane sempre la stessa, Parker e Durant rispondono colpo su colpo, ma è una tripla col fallo del Barba Harden a 5’20” dalla sirena a regalare ancora il +13 a OKC, che si porta sul 101-88. Sembra finita ma, never underestimate the heart of a champion: quel campione si chiama Tim Duncan (18 e 12 rimbalzi al termine) che grazie anche ai suoi punti riporta i padroni di casa sul -2 sul 103-101 a 50″ dal termine. Quando però l’inerzia sembra essere tornata nelle mani dei ragazzi di Popovich ecco che sale ancora in cattedra il Barba: il miglior sesto uomo dell’anno grazie ad una pazzesca tripla in step back a 30″ dalla fine (ancora in faccia al povero Leonard) regala sostanzialmente la vittoria a Oklahoma City. Il vero segreto dei Thunder sta appunto nel loro numero 13, che giocando col secondo quintetto è assoluto dominatore nella parte centrale delle partite ed è un uomo chiave con la sua freddezza nei finali di gara-2: grazie ai suoi 20 punti la panchina di OKC ha superato quella degli Spurs per 40-25, chiave assoluta per leggere questa vittoria fondamentale. Mercoledì si torna nell’Oklahoma, un’ennesima vittoria sarebbe il passaggio di testimone ufficiale di San Antonio ai Thunder, che sono fatti a immagine e somiglianza proprio dei neroargento. Riusciranno i big three a conquistare la prima finale della loro storia?

 

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