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NBA Weekly – Bargnani e Belinelli insieme a Chicago? I Celtics non muoiono mai in attesa dell’All Star Weekend

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Dopo un brutto periodo, a Boston è tornato il sorriso. Si pensava che il grave infortunio a Rondo potesse mettere al tappeto una franchigia già in ginocchio. Ma i campioni si vedono nei momenti di difficoltà. E la coppia Pierce-Garnett ha preso i compagni per mano, arrivando a mettere insieme una striscia di 7 vittorie consecutive che si è conclusa la scorsa notte con la sconfitta a Charlotte.

Prevedibile dopo una maratona 24 ore prima contro Denver, portata a casa dopo ben 3 supplementari. I neroverdi con gli ultimi risultati sono stabilmente tra le prime otto ad est, per la precisione in settima posizione con 27 vinte e 24 perse. Tutto starà nel riuscire nelle prossime settimane a trovare degni sostituti a Rondo e Barbosa che ha esso stesso subito un infortunio che lo terrà fuori per il resto della stagione.

A Miami si riscrive la storia: gli Heat, contro Portland, hanno conquistato il loro millesimo successo di franchigia in regular season. Ma il Prescelto, LeBron James scrive una volta in più il suo nome nel libro dei record con la sesta gara di fila con almeno 30 punti segnati e il 60% al tiro. Altrettante, sei, sono le vittorie di fila di Miami, con 11,8 punti di scarto medio, eguagliando la più lunga striscia vincente stagionale. Al momento sono stabilmente in testa ad Est con 35 vinte e 14 perse, con discreto vantaggio sull’inseguitrice New York (32-17).

Ad Ovest San Antonio (41-12) continua la sua cavalcata con pochissime battute d’arresto, Oklaoma City (39-13) nelle ultime gare ha palesato un momento non felicissimo subendo qualche sconfitta di troppo. I Clippers (37-17) stanno riprendendo la marcia complice il rientro del faro Paul.

Ha fatto parlare di se Derrik Rose, per le parole rilasciate a Usa Today relativamente al prossimo rientro in campo: “Non c’è una data precisa – ha detto Rose -. Non tornerò finché non mi sentirò al 110%. Nessuno sa con precisione quando questo avverrà, forse tra un paio di settimane, forse la prossima stagione. Semplicemente non tornerò finché non sarò pronto. A quanto sono al momento? Probabilmente poco sotto il 90%. Ancora lontano, molto lontano”. Pertanto i tifosi dei Bulls sono in subbuglio, volendo vedere il più presto possibile il loro beniamino sul parquet cercando di riprendere quanto interrotto negli scorsi Play-off.

Potrebbe avvenire una rivoluzione riguardo al marketing NBA. I Golden State Warriors hanno annunciato che scenderanno in campo con “la prima maglia moderna a maniche corte dell’Nba” in tre delle prossime partite che disputeranno in casa. L’anteprima mondiale avverrà il prossimo 22 febbraio contro i San Antonio Spurs. Le altre due occasione saranno l’8 marzo contro Houston e il 15 marzo contro Chicago. Adidas, fornitore ufficiale delle divise Nba, ha dichiarato che le nuove maglie saranno “le prime in assoluto in tessuto elasticizzato ultraleggero che fornisce un grado massimo di ventilazione per il confort del giocatore. Le maglie includono inserti sulle spalle in tessuto elasticizzato a 360 gradi che garantiscono piena libertà di movimento per braccia e spalle”. Adidas spera di poter presentare modelli simili di maglie a maniche corte anche per altre squadre Nba per la prossima stagione.

L’Espn ha lanciato una news che riguarda due nostri connazionali in NBA. Andrea Bargnani piacerebbe a Chicago, proponendo in cambio Carlos Boozer. Si parla solo di contatti preliminari quelli tra Toronto e Chicago, ma l’affare potrebbe concludersi. Secondo il Chicago Tribune sarebbero stati i Bulls i primi a proporre lo scambio già qualche mese fa, ricevendo un iniziale no perché l’obiettivo dei Raptors era cedere Bargnani ai Lakers per arrivare a Pau Gasol. L’infortunio del Mago a dicembre ha messo in stand-by l’affare sull’asse Canada-Hollywood, quello dello spagnolo qualche giorno fa ha spinto Toronto a rinunciare definitivamente e a riallacciare la discussione con Chicago. Per far funzionare economicamente la trade (Bargnani prende 5 milioni in meno di Boozer quest’anno), nello scambio entrerebbero anche Nate Robinson e John Lucas III. A Chicago, sotto la regia di Derrick Rose (atteso al rientro dopo l’All Star Game), potrebbe quindi riformarsi la coppia tutta azzurra Bargnani-Belinelli già vista a Toronto nel 2009-10 per 61 partite: ii Mago chiuse con 17,2 punti e 6,2 rimbalzi di media. Ma la cosa più interessante è che a Chicago troverebbe un lungo che ben lo completa come Joakim Noah e un coach come Thibodeau a cercare di fargli fare progressi in difesa.

Chiudiamo con l’ufficialità dei nomi per il prossimo Slam Dunk Contest. Si sfideranno l’Est con Gerald Green (Pacers), Terrence Ross (Raptors) e James White (Knicks) contro l’Ovest che ha tra le proprie fila il vincitore dello scorso anno Jeremy Evans (Jazz) insieme a Eric Bledsoe (Clippers) e Kenneth Faried (Nuggets). Sarà una sfida tre contro tre in due turni. A passare il primo turno saranno il migliore di ogni Conference che si sfideranno nel ‘secondo round’ per decretare il vincitore. E’ senz’altro un bel riconoscimento anche per il campionato italiano la presenza di James White, che nelle ultime stagioni ha giocato a Sassari e Pesaro.

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