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Home NBA NBA Week – Western Recap: Lakers davanti a tutti. Phoenix “bestia nera” delle grandi. Quale futuro per i Warriors?

NBA Week – Western Recap: Lakers davanti a tutti. Phoenix “bestia nera” delle grandi. Quale futuro per i Warriors?

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Siamo giunti al termine anche della seconda settimana di Regular Season della più bella Lega cestistica al mondo. 7 giornate cariche di news, tematiche e rivolgimenti. Da dove partire allora? Basket Italy si fa in due e grazie al nuovo ingresso di Ruben Portelli, potrà soffermarsi con accuratezza su entrambe le Conference. Ecco quindi il format che da qui in avanti vi accompagnerà lungo tutto la stagione. Se il nostro Ruben ci narrerà tra poco, direttamente dalla Grande Mela, le gesta delle All Star della costa Est, passiamo senza ulteriori indugi a riflettere sulla lotta nel Far West NBA.

Lakers, Suns e Warriors. LeBron, Booker e Curry. Tre team e tre stelle per rappresentare questi sette giorni. Pochi si aspettavano di vedere nelle prime settimane il re di Akron in cima alla classifica. La sola sconfitta nella prima serata contro  i cugini Clippers aveva rafforzato pensieri negativi su questo ennesimo “secondo anno di franchise” per James. Eppure a sorridere sul Pacific Rim sono proprio i dirigenti della pluricoronata franchigia giallo-viola, esaltati dai tanti aspetti positivi del roster. Imbarazzo della scelta anche sulla singola prestazione. James prosegue la scalata per le Triple Double mentre Davis ne mette a segno 40 strappando a Memphis anche 20 rimbalzi. Un acuto che impreziosisce l’ottima media del nuovo alleato di king LeBron, grazie al quale si aggiudica il premio di Player of the Week in casa L.A. Anche il figliol prodigo Howard sta contribuendo ottimamente a far sorridere i fan, dimostrandosi preziosa aggiunta in corso d’opera.

Booker e i Suns hanno spodestato i T-Wolves sul trono della rivelazione settimanale. La mini rissa tra il pilastro di Minnesota e Joel Embiid (entrambi sospesi per due giornate dalla Lega) e gli strascichi social della faida però mettono qualche ombra sul cammino dei lupi di Minneapolis che lasciano i piani alti proprio a favore di una Phoenix dimostratasi “bestia nera” delle più blasonate. Alle vittorie contro la Golden State e i super favoriti Clippers, i Suns inseguono a solo una sconfitta di differenza i Lakers, aggiundendo alla lista delle proprie “vittime” anche l’imbattibilità dei 76ers. Un’ondata di gioia insperata quella che si sta vivendo in Arizona, specialmente dopo la lunga sanzione comminata a Ayton per la positività all’antidoping. Booker è il volto rivelazione della settimana anche se ci sarebbe ben poco di cui rimanere sorpresi. Le sue qualità sono ampiamente apprezzate da esperti, GM e tifosi. Riusciranno a rimanere sul trono sottratto ai Minnesota anche in questa sette giorni?

Situazione quasi analoga per i Mavericks. Anche a Dallas possono infatti godere di risultati che sino a qui sono oltre le più rosee aspettative della vigilia. A differenza della coppia Booker-Rubio, scarsamente ricercata nelle previsioni degli esperti, Doncic e Porzingis erano inseriti nelle liste dei tandem da tenere d’occhio quest’anno. Il play sloveno sta continuando a dimostrare di poter reggere la pressione lasciata dall’addio dei Nowitski. 25.2 la media punti, accompagnata da doppie cifre anche alle voci assist e rimbalzi. Pochi assist ma prova superata per Porzingis che fa da spalla al collega con 20 punti di media. Con questi ingredienti lo spettacolo è garantito e vale non solo l’attenzione dei media ma anche la stima dei colleghi (la stretta di mano tra James e Doncic può sicuramente ambire al momento della settimana a bordo campo).

Tanti i verdetti anomali questa settimana che fanno storcere il naso a team di livello. Una su tutte Houston, reduce da una cocente battuta d’arresto contro Miami. Momenti negativi che potranno rivelarsi tra qualche mese in semplici cali di tensione che non avranno grosso impatto sul percorso delle franchigie che questa settimana non ridono ma non possono nemmeno dirsi scontente. Sembra qualcosa di più di un momento di passaggio per Golden State che questa settimana ha subito lo scioccante infortunio del proprio baluardo. I replay dell’azione che ha comportato la frattura alla mano di Curry hanno lasciato esterrefatti i tifosi. Piove sul bagnato nella Baia. Curry potrebbe rimanere fermo quasi tre mesi per recuperare. Come se non bastasse anche Draymond Green è uscito dalle rotazioni questa settimana per problemi a legamenti dell’indice sinistro. Emblematica la grafica che in settimana paragonava gli Starters di Golden State a distanza di due stagioni. Toccherà alle seconde linee traghettare la nave. Se il lavoro principale per Kerr doveva essere costruire la nuova coppia Curry-Russell, ora più che mai la magia che San Francisco chiede al suo amato tecnico è non lasciare che la marea di infortuni capovolga il grande lavoro di dominio di questi anni.

Palla dunque a Ruben Portelli per sapere chi sale e chi scende ad Est. Con il Western Recap l’appuntamento è sempre tra lunedì e martedì!