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NBA Week 13 – Spurs, Suns, Thunder e Pelicans… che bagarre all’Ovest!

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Ultima settimana prima del break per l’All Star Game di Brooklyn e situazione più che mai incerta in quel della Western Conference.

Data per assodata la prima posizione dei Warriors, dato roster a disposizione e soprattutto gioco espresso, nonché la qualificazione in postseason per Grizzlies, Mavericks, Rockets, Clippers e Blazers – sebbene senza ipotizzare un piazzamento preciso all’interno del seeding – ecco che per gli ultimi due posti rimasti si potrebbe aprire un’aspra bagarre tra – in rigoroso ordine di classifica – Spurs (31-18), Suns (28-22), Pelicans (26-23) e Thunder (25-24).

Un gradino sopra agli altri, se non altro per il piccolo vantaggio accumulato, appaiono i campioni in carica degli Spurs, i quali sono soliti accelerare dopo la pausa di febbraio e il “road tour” causa rodeo; in questa stagione però Ginobili e soprattutto Parker stanno offrendo prestazioni nettamente al di sotto della sufficienza e causa concomitante assenza di Leonard, a tirare la carretta è stato ancora una volta Tim Duncan, premiato con la convocazione alla gara delle stelle.

L’ultimo posto del tabellone al momento è occupato dai Suns di Hornacek, da due stagioni una delle più belle realtà della NBA. Dopo aver sfiorato i playoff la scorsa annata nella quale tutti la davano come peggiore franchigia o quasi della lega, in questa stagione il team dell’Arizona proverà a fare ancora meglio. Alla leadership di gruppo già ammirata in passato, quest’anno è stata aggiunta una nuova sperimentazione, ovvero la presenza in campo – sebbene per brevi spezzoni di match – di tre playmaker di ruolo (in aggiunta a due Power Forward non di certo di stazza come i gemelli Morris); probabilmente questa non sarà la pallacanestro del futuro, ma ammirare i Suns lottare e dare ritmo ad ogni azione è di certo una bella visione.

Il cammino dei Pelicans si può riassumere tutto o quasi nella presenza di Anthony Davis: il “monociglio” più famoso del mondo viaggia a una media di 24,5 punti, 10,4 rimbalzi e 2,8 stoppate a gara ed è sempre più un fattore da entrambi i lati del campo; se il supporting cast dei New Orleans farà il suo il colpaccio potrebbe davvero realizzarsi.

Se i Pelicans possono vantare in squadra un futuro MVP, i Thunder hanno a disposizione l’MVP uscente Kevin Durant. Nonostante tutto il mese di novembre saltato dal dinamico duo Westbrook-Durant Oklahoma si trova a sole 2,5 partite dall’ottava piazza. Le annose lacune dalla partenza di Harden si ripresentano ad ogni passo falso e i lunghi Perkins e Collison hanno aggiunto al motore altre due stagioni di chilometraggio, detto questo OKC ha di certo tutte le carte in regola e agguantare dopo una lunga rincorsa un posto nei playoff: se questo vorrà dire un accoppiamento con Golden State poi si vedrà…

Stefano Minerba