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NBA, Sterling non si arrende: “Amo i Clippers e combatterò per tenerli” Il Commissioner Silver però mantiene la linea dura

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Ennesimo nuovo capitolo nella vicenda societaria molto complicata che attanaglia ormai da mesi la franchigia NBA dei Los Angeles Clippers, al centro di un vero e proprio tornado, per via del suo “ex” (?) proprietario Donald Sterling, squalificato a vita e costretto a vendere il suo team a causa di alcune dichiarazioni razziste rivolte contro la comunità nordafricana ed in particolare Magic Johnson.

Quando ormai pareva essere concluso l’accordo per il trasferimento di proprietà dal magnate americano all’ex a.d. di Microsoft Steve Ballmer per una cifra attorno ai 2 miliardi di dollari, ecco il colpo di scena, con Sterling ad opporsi al via libera dato precedentemente dall’ex moglie, esprimendo le sue ragioni attraverso un comunicato stampa emanato dai propri avvocati. 

Ecco il testo: “Non voglio vendere i Los Angeles Clippers. Sono profondamente addolorato per i miei commenti fatti in privato. E anche se questa non è una scusante per quello che ho detto, come ogni altro americano mai avrei immaginato che sarebbero diventati pubblici. Credo che il commissioner Adam Silver abbia agito con troppa fretta quando ha illegalmente ordinato la cessione forzata dei Clippers e mi ha espulso a vita dalla Nba. Le sue azioni e quelle della lega costituiscono una violazione dei miei diritti e sono uno schiaffo in faccia alle libertà concesse a tutti gli americani. Ho deciso che devo combattere per proteggere i miei diritti: anche se la mia posizione non è popolare, credo che il mio diritto alla privacy e a un giusto processo non possano essere ignorati. Amo i Clippers e ho dedicato loro 33 anni della mia vita: voglio combattere per tenermi la Squadra”.

Non si è fatta attendere la risposta del mondo NBA ed in particolare del nuovo commissioner Adam Silver, che mantiene la linea dura, proseguendo sulla via designata dalla pesante sanzione inflitta a Sterling: “Siamo quasi arrivati al traguardo. Shelly Sterling ci ha dato tutte le rassicurazioni del caso e per quanto riguarda l’azione legale di Donald Sterling siamo convinti che comunque non andrebbe molto lontana. Donald non ha ancora firmato il passaggio della proprietà ma a questo punto la sua firma è superflua, visto che Shelly ha l’autorità per decidere come procedere. Una cosa comunque è sicura, la squalifica a vita a Donald Sterling non verrà assolutamente modificata“.