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NBA: Sterling ancora sotto accusa. Prima chiede perdono poi attacca: “Sono stato incastrato”

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A suo ma soprattutto nostro malgrado, il protagonista più discusso dei Playoffs NBA non è una delle tante star che rendono questo sport meraviglioso, bensì un uomo alquanto discutibile in merito ad ideologie e ragion di pensiero, l’ex proprietario dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling.

“Ex” poichè a seguito dello scandalo scoppiato per alcune sue frasi razziste rivolte nei confronti della razza afroamericana, ed in particolare a Magic Johnson, reo di essersi fatto fotografare a bordo campo con la ragazza del magnate americano, è stato espulso a vita dal mondo della palla a spicchi, con l’obbligo di vendere la proprietà e pagare una salatissima multa d 2.5 milioni di dollari. Finito naturalmente sotto accusa in ogni parte del globo terrestre, Sterling parla per la prima volta in TV alla CNN, dimostrandosi un personaggio molto contraddittorio, nelle parole e nei fatti. Ecco alcune delle sue più significative dichiarazioni, che faranno ancora una volta discutere l’America intera e non solo:

“Quando ascolto quella registrazione non mi rendo conto di come possa aver pronunciato certe parole. Non so perché quella ragazza mi ha fatto dire quelle cose. Mi ha teso una trappola, quello non è il modo in cui mi esprimo. Non parlo così della gente, magari discuto idee e altre cose, ma non sparlo di nessuno. Sono un uomo di 80 anni e a questa età si fanno cose idiote. Pensavo di piacerle e che provasse qualcosa per me, ma forse con 51 anni di differenza, mi stavo illudendo. Vorrei solo chiederle

il perché e se davvero mi ha voluto far cadere in trappola. E’ durissima per me, perché ho torto, sono emotivamente distrutto. Ho causato questo problema e non so come risolverlo.”

Successivamente Sterling prova a tirare acqua al proprio mulino, cercando di non gettare la spugna: “Sono un buon membro del club NBA e sono qui per chiedere perdono. Ho diritto a un errore dopo 35 anni di proprietà di un team? Amo la mia lega, voglio bene a tutti i soci. Ho diritto a un errore? E’ stato uno terribile e non lo rifarò mai più. Se gli altri proprietari pensano che meriti un’altra chance, me la concederanno”.

Infine, non manca una stoccata a Magic Johnson, andando a scavare nel passato del giocatore riferendosi, ma non citandolo espressamente, all’episodio che vide Magic agli onori della cronaca per la positività all’Aids: Se ho detto qualcosa di sbagliato, mi dispiace. E’ una brava persona, cos’altro posso aggiungere? Ma davvero ha fatto tutto ciò che è nelle sue possibilità per aiutare le minoranze? Non credo. Lo dico lo stesso: è un grande. Ma non penso che sia un buon esempio per i bambini di Los Angeles”.