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NBA perdono le “italiane” Nuggets, Knicks e Pistons. 9 punti per il Gallo, Datome e Bargnani ancora ai box

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 NBA - SlideStanotte sono state impegnate Detroit, New York e Denver. L’unico italiano sceso in campo è stato Danilo Gallinari mentre, Datome e Bargnani, sono rimasti ai box infortunati.

 

Datome è ancora fermo per il problema, da lui stesso segnalato su Twitter il 5 novembre, al flessore.

 

La situazione di Bargnani è invece più complessa. Il coach dei  New York Kniks, Dereck Fisher, aveva parlato del Mago il 3 novembre, dicendo che il problema principale non era tanto il piccolo infortunio ma l’assenza di tempo per dedicarsi agli allenamenti. Effettivamente i Kniks hanno giocato ben 4 partite in  6 giorni ( dal 7 novembre  a ieri notte contro Orlando) ma il rientro del Mago era comunque previsto per la partita di lunedì contro Atlanta. Nessun’altra dichiarazione è stata poi rilasciata e non si hanno certezze su quando rivedremo il Mago sul parquet.

 

Vediamo come si sono comportati i 3 team.

 

 

PORTLAND TRAIL BLAZERS 130 @ DENVER NUGGETS 113

Arriva per Denver (1W 6L) la seconda sconfitta in back to back contro Portland (6W 3L). 

La partita è a senso unico fin dall’inizio e dominata da Lillard ( 27 punti e 9 assist ) e compagni che chiudono il secondo quarto 84 – 50, non si vedeva un punteggio così alto all’intervallo dal 25 marzo 2011.

Anche la seconda frazione di gioco è a senso unico, i Trail Blazers si limitano a gestire in vantaggio cumulato, tenendosi sempre sui 20 punti di margine. Da notare per i padroni di casa  è la prestazione di Ty Lawson ( 32 punti ) che ha giocato ben 41 minuti .

 

Danilo Gallinari ha messo a referto 9 punti in circa 15 minuti chiudendo con 2-7 dal campo ( 1- 4 da tre punti ). Danilo è ancora lontano dai sui standard ma per essere al rientro da un infortunio così grave sta migliorando di partita in partita.

 

Portland è stata micidiale al tiro chiudendo con 45 – 88 dal campo ( 51.1% ) e con 16 – 33 da dietro l’arco ( 48,5% ).  Denver è riuscita a limitare lo strapotere dei Trail Blazers sotto le planche ( primi per rimbalzi nella lega ) ma la precisione al tiro e il miglior gioco di squadra hanno permesso a Portland di portare a casa una facile vittoria.

 

 

DETROIT PISTONS 103 @ WASHINGTON WIZARDS 107

Detroit trova la terza sconfitta di fila ( 2W 6L ) sul campo degli Washington Wizards ( 6W 2L), sempre più in forma.

La partita è equilibrata e sono le due PG a trascinare le due squadre fin dalle battute iniziali, John Wall chiuderà con 27 punti e 11 assist e Brandon Jennings con 32 punti, di cui ben 21 all’intervallo e 10 assist.

L’equilibrio dell’incontro viene rotto solamente negli ultimi secondi di gioco. 

Sul 103 – 105 a circa 7 secondi dalla fine, Wall sbaglia un libero ma il rimbalzo viene strappato in attacco dall’espertissimo Paul Pierce ( 13 punti e 8 rimbalzi ), la palla tornerà poi nelle mani di Wall che subirà il più classico dei falli sistematici per poi finalizzare dalla lunetta entrambi i liberi, chiudendo il match 103 – 107.

 

ORLANDO MAGIC 97 @ NEW YORK KNIKS 95

Orlando rialza la testa ( 3W 6L ) e i Kniks ( 2W 7L ) trovano la 6 sconfitta consecutiva.

Anche questo match resta in sostanziale equilibrio per tutti i 40 minuti di gioco e viene rotto solamente nel finale.

A 4 secondi dalla fine Carmelo Anthony ( 27 punti ) trova la tripla del meno 1 sul 96 a 95, Orlando viene poi mandata in lunetta mandando a segno solamente 1 dei 2 tiri liberi a disposizione. Negli ultimi secondi, in uscita dal time-out, J.R. Smith ( 19 punti ) si  prende la responsabilità del tiro da tre punti per risolvere la partita ma lo sbaglia e la partita si conclude sul 97 – 95.

Note positive della serata sono state la prestazione di Fournier ( 28 punti ) e Vucevic ( 20 punti ) sempre più trascinatore dei Magic.

 

New York fatica a trovare il giusto equilibrio in attacco e i 91.6 punti di media a partita ( peggior record NBA ) ne sono la controprova. Questo record è dovuto sostanzialmente al fatto che i Kniks non riescono a trovare una minima intesa di squadra in quanto dispongono di giocatori singolarmente molto dotati ( Smith, Shumpert, Anthony ) ma che non riescono a trovarsi.