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NBA: notte di gara-7, ma alla fine vincono tutte le favorite della vigilia

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Notte di gare 7, notte di Win or go home per tutte le squadre impegnate.

Andiamo a vedere come sarà composto il tabellone delle semifinali di conference.

 

Indiana Pacers – Atlanta Hawks 92-80 (4-3)

I Pacers alla fine riescono ad accedere alle semifinali di Conference, dopo una serie soffertissima che ha rischiato più volte di finire nelle mani degli Hawks. Indiana cavalca un Paul George da 30 punti (suo record nei playoff) e piazza il parziale decisivo di 24-6 a cavallo tra secondo e terzo quarto. Da quel momento, con il tabellone che recitava 57-40, la squadra di casa non si è più voltata indietro. Finalmente decisivo Hibbert, che entra nella serie nel momento più difficile e realizza 13 punti. Fodamentale anche il contributo di Lance Stephenson, autore di 19 punti (con 8/12 dal campo) e 14 rimbalzi. Indiana sfiderà da settimana prossima Washington, che ha eleminato i Bulls. L’accoppiamento con i Wizards è sicuramente più congeniale ad Indiana che non dovrà più giocare ossessivamente con un quintetto piccolo e potrà far valere tutto il suo tonnellaggio sotto canestro.

Oklahoma City Thunder – Memphis Grizzlies 120-109 (4-3)

Dura un tempo la resistenza di Memphis, che dopo aver chiuso all’intervallo sotto 61-58, viene sommersa dalle triple di OKC, che creano un comodo margine da gestire fino alla sirena finale. I Grizzlies, senza Z-BO, si affidano inizialmente a Gasol, che nel primo quarto regala un clinic di basket: 13 punti, 3 assist e 3 rubate. Westbrook inizia pasticciando molto (5 perse all’intervallo) e la squadra dell’Oklahoma è costretta ad inseguire 36-27 dopo il primo quarto. Memphis non può mantenere quel ritmo e poco a poco si fa rimontare, con un Durant sugli scudi: all’intervallo sono 21, mentre alla fine 33 frutto di un ottimo 12/18 dal campo, ottenuto grazie ad un perfetto 5/5 da dietro l’arco. Westbrook invece cambia faccia dopo il primo e riduce le palle perse (solo 2) e si avvia verso la sua seconda tripla doppia in gara7: 27 punti, 10 rimbalzi e 16 assist. Ma è tutta la squadra di Scott Brooks a girare a meraviglia, tanto da chiudere con un fenomenale 60.9% dal campo. A Memphis va sicuramente l’onore delle armi, per dei playoff rincorsi fino all’ultimo e giocati sempre al massimo, nonostante gli infortuni.

Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 126-121 (4-3)

Una partita che non finisce, nonostante l’inerzia fosse palesemente a favore dei Clippers, i Warriors hanno venduto carissima la pelle e anche a 30 secondi dalla fine, sotto di 5, hanno dato l’impressione di potersela ancora giocare. I Warriors giocano alla grande il primo tempo, tirando con il 58.5% dal campo, ma le percentuali incominciano ad abbassarsi, lasciando campo ai padroni di casa che riescono a recuperare anche 12 punti di svantaggio. Il merito è soprattutto di Blake Griffin, che riesce finalmente a giocare sui suoi livelli, riuscendo a scappare dalle trappole difensive di coach Jackson: per lui 24 punti (10/17 da 2), 6 rimbalzi, 5 assist, 3 rubate e 3 stoppate. Ma non citare DeAndre Jordan tra i fattori che hanno permesso ai Clippers di vincere la serie sarebbe criminale. Il centro di LA è stato dominante sotto i tabelloni chiudendo con 15.1 rimbalzi di media e anche stasera ha aggiustato la media con 18 carambole. Oltre questo ha contribuito con 15 punti, frutto di un perfetto 6/6 dal campo. Dall’altra parte prestazione extra-lusso di Steph Curry, che finisce con 33 punti, con un fantastico 16/16 dalla lunetta. Vanno aggiunti anche i 24 di Daymond Green, che però non sono bastati. In semifinale ci vanno i Clippers, che sfideranno OKC.