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NBA – “Gallinari può recuperare in 120 giorni”

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L’infortunio di Gallinari ha sicuramente sconvolto il mondo della palla a spicchi azzurra. La diagnosi, resa nota nella giornata di ieri, parla di rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro e di uno stop non inferiore a sei mesi. Addio, a quanto pare, quindi ai play-off 2013 e agli Europei in Slovenia del prossimo settembre, manifestazioni che certamente avrebbero visto l’ex Olimpia protagonista.

Molti altri sportivi hanno purtroppo patito lo stesso infortunio e tra questi il più noto è stato senz’altro Roberto Baggio il cui caso è preso come riferimento da Diana Bianchedi, ex fiorettista azzurra e oggi medico di successo.

La Bianchedi, dalle colonne de “La Repubblica” si dice invece possibilista su un recupero “lampo” della stella azzurra: “Baggio si sottopose ad un programma di riabilitazione pazzesco, fatto di 11 sedute a settimana, sabato compreso. Ma aveva l’obiettivo di giocare i Mondiali del 2002. Come può essere per Gallinari gli Europei. Di Baggio fu straordinario non tanto l’aver lasciato le stampelle dopo tre settimane anziché quattro, quanto che dopo altri 37 giorni correva già. Equivale a dire che la gamba operata (anche qui la sinistra) aveva già un tono muscolare inferiore non più del 20% rispetto all’altra. Certo, non è pensabile che Gallinari possa essere al meglio, agli Europei. Ma è ipotizzabile che, sempre se non emergono complicazioni, ce la possa fare. E’ anche vero che in NBA i tempi mi sembrano mediamente più lunghi analizzando i casi di Rubio e Rose, fuori per un anno o poco meno. Se Gallinari si fosse fatto male ad inizio stagione magari si sarebbe fatta pressione sul rientro. Ora non credo che Denver spingerà per forzare i tempi e vederlo giocare gli Europei con l’Italia“.

Un infortunio del genere richiede una tabella di recupero scrupolosa e soprattutto tanta volontà: “Solitamente un crociato non si opera nella fase acuta, va fatto asciugare dal versamento e sgonfiare. Poi si interviene, nel giro di 10-15 giorni massimo. Il lavoro muscolare di questi giorni servirà a potenziare il quadricipite ma non riguarda l’infortunio. Se Danilo non facesse nulla si ritroverebbe dopo l’intervento con una massa muscolare ridotta attorno al 25% di quella normale. Il programma di questi giorni lo aiuterà ad essere aal 50% quando potrà ricominciare a muovere il ginocchio. E questo renderà meno faticoso il recupero della massa. Poi dall’ intervento, un mese per tornare a camminare. Ed altri tre per tornare in palestra con la squadra.Inoltre c’è un parametro, col quale anche Danilo dovrà convivere: il rumore della rottura all’interno del ginocchio. Dovrà riprovare sul campo quello stesso movimento e quando non sentirà più quel rumore sarà pronto. Senza ginocchiere: non ce ne è una che possa reggere un atleta di cento chili

La stazza del Gallo potrebbe secondo alcuni non aiutare (2.08 x 102 kg le cifre ufficiali Nba) ma la Bianchedi obietta: “E’ una componente, nessun dubbio. Come il fatto che Baggio si fece male a 35 anni. E Gallinari a 24. La freschezza fisica unita alla forza può aiutarlo a recuperare in tempo ridotti rispetto alla media. Che stimo nei quattro mesi

L’ottimismo della Bianchedi è fondato su dati certi: “Attingo dalla casistica. La stessa che dice che un giocatore di basket è soggetto alla rottura di un crociato otto volte più di un calciatore. Del resto è lo sport nel quale si fa una finta da una parte e si va dall’altra, le torsioni sono continue. Però è altrettanto vero che i cestisti sono in grado di reggere anche una doppia seduta quotidiana di riabilitazione di due ore. Cosa che un calciatore non riesce a fare.