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Credit: FIBA Basketball Nba Draft, LaMelo Wiseman e Edwards ma anche il sogno di Nico Mannion

Nba Draft, LaMelo Wiseman e Edwards ma anche il sogno di Nico Mannion

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In questa stagione sempre più strana sta finalmente arrivando il momento del Draft Nba, probabilmente il più incerto degli ultimi anni.

In mancanza della classica superstar annunciata questo Draft è pesantemente influenzato dalla stagione collegiale interrotta, senza March Madness è stato molto più complicato visionare i prospetti e non a caso ci si aspetta che molte squadre (tra cui anche Golden State che detiene la scelta numero 2) proveranno a fare trade down.

Uno dei nomi più altisonanti è quello di LaMelo Ball, fratello di Lonzo. Dopo la non fortunata avventura Lituana c’è stata una breve esperienza in Australia con gli Illawara Hawks, con i quali però ha sostanzialmente giocato solo due mesi causa infortunio, per poi tornare in USA per prepararsi al draft. Playmaking interessante, ball handling davvero notevole ma i dubbi sulla sua costanza e sulla sua disciplina in campo sono molti. Al netto di ogni difetto stiamo parlando sicuramente di una top 3.

I due concorrenti di Lamelo per la prima scelta sono sicuramente Anthony Edwars e James Wiseman. Il primo è una SG di enorme potenza fisica capace di arrivare al ferro con grande esplosività come dimostrato nella sua stagione a Georgia, il dubbio rimane sulla sua costanza da 3 punti, aspetto ormai fondamentale nella Nba moderna.

Wiseman invece è un caso molto particolare, a causa di una serie di irregolarità (e pagamenti non proprio leciti) nella sua scelta di giocare a Memphis Wiseman è stato escluso dopo solo 3 partite e di fatto non lo abbiamo visto in campo per tutta la stagione. Dettaglio non da poco anche se parliamo sostanzialmente di un giocatore unicorno. 213 cm e un’apertura di braccia illegale, un fattore difensivo importante da subito e anche un discreto movimento di tiro. È il classico diamante grezzo che deve lavorare sul fisico e sulla tecnica ma il materiale sempre quello della futura star.

Guardando all’Europa spicca il nome di Deni Avdija reduce da una solida stagione al Maccabi Tel Aviv. Giocatore estremamente versatile, in grado di coprire più ruoli e di difendere su altrettanti, è dotato di ottima visione di gioco e di palleggio ma deve sicuramente migliorare la sua qualità di tiro, soprattutto quello da lontano. Non so se in Usa avranno pregiudizi su di lui (do you remember Dragan Bender) ma è facile aspettarsi una sua chiamata in top 5.

Rimanendo sugli europei, e sull’Italia, facciamo chiaramente il tifo per Nico Mannion. La PG ex Arizona è reduce da una annata fatta di ombre che ha fatto calare di molto il suo appeal per le squadre NBA. Tuttavia è reduce da un Workout con i Lakers e l’impressione è che sia molto sottovalutato soprattutto quando si parla di Playmaking e visione di gioco. Conduce molto bene la transizione, è più atletico di quanto sembri ed è dotato di un grande range di tiro, anche se deve decisamente migliorarne la costanza. La sensazione è che debba finire nel contesto giusto, magari dietro a una PG veterana da cui imparare mentre si irrobustisce nel fisico. Prevedibile una sua scelta tra la 20 e la 30.

Tra i nomi ex Euroleague spicca anche Theo Maledon dall’Asvel, reduce da una buona annata, ma anche di Leandro Bolmaro attualmente in rotazione fissa nel Barcellona di Jasikevicius. Difficile immaginare quindi un suo salto Nba a stagione in corso.

A fine secondo giro potrebbe esserci una seconda chiamata azzurra, parliamo di Paul Eboua che dopo una stagione a Pesaro è rimasto concentrato sul Draft lavorando esclusivamente per lo sbarco in Usa. Le qualità fisiche sono indiscutibili, il potenziale c’è tutto e sicuramente c’è anche tanto da lavorare ma è possibile che qualche squadra veda in lui il giusto potenziale da sviluppare nel tempo.

Non ci resta che aspettare la notte tra il 18 e il 19 novembre!