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Andrea La Torre: dalla Stella Azzurra alle Stelle e Strisce

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Inizia oggi il primo Basketball without Borders Global Camp al Baruch College di Manhattan in occasione dell’NBA All-Star 2015 di New York City. La NBA e la FIBA, con il supporto di Nike in qualità di official partner, hanno deciso di organizzare per la prima volta un camp di portata internazionale negli USA in concomitanza con l’evento modiale dell’All Star Game e chiamare a raccolta i migliori 39 atleti tra i 16 e i 18 anni provenienti da 13 nazioni.

Nei primi giorni di febbraio è stata pubblicata la tanto attesa lista dei convocati, provenienti da Africa, Nord e Sud America, Asia e Europa, che in questi giorni avranno l’onore di allenarsi con una selezione di giocatori e allenatori FIBA e NBA che comprende il nostro Danilo Gallinari (a sua volta partecipe del BWB Europe nel 2003), Gorgui Dieng (Minnesota Timberwolves), Steven Adams (Oklahoma City Thunder) e Tiago Splitter (San Antonio Spurs).

Nel folto elenco spunta il nome di un portacolori italiano, Andrea La Torre, ala classe 1997 dotato di buona fisicità (oltre 2 metri di altezza) e ottimo tiro della Stella Azzurra Roma, con la quale ha ottenuto il premio di MVP dell’adidas Next Generation Tournament al Città di Roma e insieme alla squadra l’accesso alle finali di Madrid, inoltre già protagonista nell’International Game del Jordan Brand Classic nel 2013 (10 punti e 5 rimbalzi davanti a MJ in quel di Brooklyn) e pedina fondamentale della Nazionale, negli anni passati con l’Under 16 e ora con l’Under 18. Subito dopo aver ricevuto la grande notizia Andrea ha dichiarato: “Essere l’unico italiano mi rende orgoglioso e mi piace il pensiero che in un certo senso rappresenterò un Paese intero. Questo per me è un motivo in più per dare il massimo, è come se mi portassi dietro tutti i miei compagni di squadra ma anche tutti i miei avversari. Sono felicissimo e non vedo l’ora di essere là ed avere l’opportunità di confrontarmi con i migliori giocatori selezionati dalla NBA. Vorrei anche visitare un po’ NY, ci sono già stato ma ho potuto vedere poco, questa volta vorrei andare anche alla Statua della Libertà, a Central Park e vedere molto altro ancora. Questo appuntamento per me non è un punto di arrivo ma uno stimolo in più per continuare a migliorare, per questo vorrei ringraziare tutti i miei allenatori ma in particolare Germano (ndr D’Arcangeli) che è stato sempre molto presente al mio fianco in questi anni alla Stella Azzurra“.

La Torre e gli altri atleti effettueranno esercizi a livello tecnico e tattico a iniziare dai fondamentali per concludere con il 5 contro 5, in più svolgeranno gare di tiro giornaliere che vedranno i partecipanti divisi, in base alla loro regione di provenienza, in quattro team, con il migliore che verrà premiato alla conclusione dei tre giorni e al termine del camp verrà nominato l‘MVP del BWB Global Camp. I giocatori avranno poi il lusso di assistere alle gare e allo spettacolo del 64° All-Star Game sognando un giorno di scendere sul parquet di fianco ai loro idoli odierni. E forse non è nemmeno un’utopia se si considera che ben 33 partecipanti alle varie edizioni del BWB nel mondo dal 2001 ad oggi sono stati scelti al Draft NBA e approdati nel campionato a stelle e stisce. Quindi forza Andrea, non resta altro che farti un grosso in bocca al lupo!