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Adebayo re delle Skills, Hield campione da tre mentre Jones Jr. e Gordon volano nella gara di schiacciate

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È infine Derrick Jones Jr. a trionfare nella gara di schiacciate contro Aaron Gordon autore di un salto sopra Tacko Fall (Credits photos: Bleacher Report.co’)

Chicago infiamma il suo rigido inverno con la serata dei contest tra le migliori stelle della Lega più famosa al mondo. Tre le competizioni per il “varietà” della pallacanestro americana che anche negli anni più duri hanno regalato perle indimenticabili di spettacolo sportivo.

A introdurre la serata Isaiah Thomas (leggenda nata a Chicago e per anni alfiere dei Detroit Pistons) e Kristen Ledlow (telecronista e anchorwoman per NBA TV). Non c’è molto tempo per convenevoli televisivi poiché è subito il momento di presentare i protagonisti della prima sfida: il Taco-Bell Skills Challenge.

Inserita nel programma del weekend nel 2003, la competizione ha assunto dal 2015 una forma di torneo a scontro diretto uno-contro-uno quale antipasto per i piatti forti della serata. Con Derrick Rose assente dalla competizione nella sua città di casa, ad inaugurare la sfida di abilità sono Bam Adebayo e Spencer Dinwiddie. Vittoria su tutta la linea per il centro di Miami. Col sorriso sulle labbra partono per la seconda batteria Pascal Siakam e Patrick Beverley con la vittoria del campione 2019 sulla navigata guardia dei Clippers. Facile come bere un bicchier d’acqua per Middleton che batte il sostituto di Rose, Shai Gilgeous-Alexander. Più combattuta la competizione tra Sabonis e Tatum, vinta dal lituano dopo un divertente rush finale.

C’è tempo per l’intermezzo comico delle mascotte a separare la prima fase dalle semifinali della Challenge. Adebayo beffa Siakam sulla tripla finale e vola in finale insieme a Domantas Sabonis. Gran finale conquistato da Adebayo e fine dei giochi con un’altra sfida decisa sulla sfida dalla distanza.

Parentesi di toccante intrattenimento musicale con un ricordo allo scomparso David Stern e uno spazio per l’Hall of Famer Grant Hill per ricordare le attività benefiche dei programmi di NBA Cares.

Inizia a farsi più seria la serata allo United Center con la MNT Dew 3-Point Contest. Gara dei migliori cecchini della Lega con Joe Harris, direttamente da Brooklyn, quale campione uscente accerchiato da una fitta concorrenza. Una corsa lunga due round dove fondamentale è trovare un equilibrio di tecnica e velocità per metterne dentro il più possibile. Come per la Skills Challenge anche nella gara da 3 è stata necessaria una sostituzione per infortunio. Devin Booker porta quindi i colori di Phoenix, prendendo il posto di Damien Lillard, costretto solamente a potersi esibire più tardi in una performance canora per colpa di uno stiramento all’inguine rimediato a Memphis mercoledì.

Trae Young parte per primo registrando un paniere di 15 punti, superato subito da un più preciso Devonte’ Graham (18 totali per la guardia di Charlotte). Anche Robison agguanta il sorpasso con un 19 ma la sua leadership viene altrettanto prontamente rasa al suolo dall’ex campione 2018 della competizione, Devin Booker, che alza l’asticella a 27. Buddy Hield pareggia il conteggio di Booker ed elimina Graham con un carrello di anticipo, guadagnandosi anche l’apprezzamento dello stesso Booker. Rimane ad un punto dal gradino più alto Davis Bertans che lascia il palco al beniamino di Chicago, Zach LaVine e al suo paniere da 23. La bandiera dei Bulls rimane fuori di un soffio dal secondo giro, facendo compagnia all’ormai ex-campione Harris.

Tre pretendenti e una sola poltrona. Bertans, Hield e Booker danno spettacolo nel giro finale. Il 42 di Washington parte con poco ritmo e ingrana la marcia giusta solo al penultimo spot, segnando 22 punti. Sale nuovamente in cattedra Booker che per un solo canestro non replica il risultato del primo giro. In volata e con un solo punto è Buddy Hield a vincere la competizione, compiendo ciò che qualche secondo prima Booker aveva fallito per una leggera sbavatura.

Alla notte di Chicago manca solamente l’atto conclusivo. Prima dell’AT&T Slam Dunk Contest è tempo dell’Half Time Show firmato da Damien Lillard accompagnato da Lil’ Wayne e altre stelle della scena rap/hip-hop. Un ultimo intermezzo per NBA Cares prima di trattenere il respiro per i 4 finalisti della gara di schiacciate.

Ancora a caccia della sua “redenzione” Dwight Howard, rinato dal suo ritorno a Los Angeles. Altissimo il tasso di talento anche nella gara di stasera. Ancora impresse nella memoria sono le evoluzioni di Aaron Gordon nei duelli contro Zach LaVine, non presente alla sfida. Derrick Jones Jr. punta a mettersi tra Howard e Gordon mentre Pat Connaughton dovrà fare i conti con l’etichetta di Underdog della kermesse.

Parte Superman Howard con una schiacciata in avvitamento a una mano, nascondendo sotto la canotta gialla una sospetta maglia blu, molto simile alla divisa usata in passato per vincere la competizione sbalordendo. Prende una chilometrica rincorsa Jones, per saltare al secondo tentativo il compagno Adebayo centrando la schiacciata. Siparietto simpatico e nostalgico con Shaquille O’Neal a immedesimarsi in camera-man come 20 anni fa alla Oracle Arena quando Vince Carter lasciò anche lui senza parole con una cinepresa in mano. Punta subito su un attire ricercato Connaughton ma alla sua schiacciata a due mani sopra all’assistente vale solo il secondo posto. Aaron Gordon conquista la giuria (tra i quali spiccano Dwyane Wade e Scottie Pippen) collezionando solo 10 con un sottogamba effettuato ad un’altezza da capogiro. Fanalino di coda della prima trance di evoluzioni Howard mentre come da pronostico Gordon guida le danze.

Howard mantiene la promessa e si trasforma in SuperMan ancora una volta con tanto di mantello rosso e stemma dedicato a Kobe Bryant al centro della canotta blu. Seppur non più atletico come 10 anni prima, conquista un punteggio di 49 con schiacciata su rincorsa simile a quella con la quale sbalordì ai tempi di Orlando. Connaughton chiede assistenza a Giannis Antetokounmpo e conquista il 50 perfetto non solo saltando l’MVP ma baciando con la palla il tabellone un secondo prima di concludere la schiacciata. Anche Jones Jr. spara il colpo forte e ottiene un punteggio perfetto: sottogamba in avvitamento chiuso dalla parte opposta del lato scelto per la rincorsa. Nervi saldissimi per Gordon che rende speciale un inflazionato salto sopra un aiutante trovando una torsione interna da 180º per concludere una nuova perla da 10 e lode.

Gordon e Jones Jr. sono quindi i due finalisti per lo Slam Dunk Contest 2020. Due assistenti, tanta potenza ed elevazione per un ennesimo elettrizzante sottogamba. Questi gli ingredienti utili a Jones per provare a prendersi la scena. Chiama a raccolta le cheerleaders Gordon per un nuovo salto da record ma Jones risponde subito col carpire il passaggio sul tabellone, saltare l’assistente e concludere con un sottogamba sinistro. Come nel primo giro però Gordon non si lascia intimorire e chiude un avvitamento con schiacciata a una mano prendendo il passaggio sul lato del tabellone. Serve un “overtime” alla giuria per decidere il vincitore. Chiede lo stesso assist sul lato del tabellone Jones Jr. preferendo però ancora il sottogamba al 360º. Risponde il numero 00 degli Orlando Magic replicando un’evoluzione fatta in precedenza dall’avversario.

Sfida infinita eterna che prosegue con Jones che omaggio Michael Jordan con una reinterpretazione della storica schiacciata dalla lunetta. Non vale però la perfezione del 50. Spinto dai colleghi e dal pubblico, Gordon accetta la sfida e chiama Tacko Fall quale assistente per spegnere i riflettori a Chicago. Realizzazione semplice e gesto atletico quasi senza precedenti con un salto da 2 metri e 26 centimetri che però non vale il successo.

Vince quindi Jones Jr. il trofeo. Con una gara fiume che lascia un pizzico di amaro in bocca tra alcuni esperti a bordo campo (tra cui Kenny Smith), si chiude il Red Carpet del sabato NBA.