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SOS: salvare la Legadue palestra dei giovani talenti italiani

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Continua il dibattito sulla riforma dei campionati che dalla stagione 2013/2014 dovrebbe portare all’eliminazione dell’attuale Legadue, che sarebbe poi incorporata nell’attuale Dna. Cancellazione della seconda lega professionistica paventata per eliminare un campionato professionistico e di conseguenza  abbattere i costi di gestione che comportano le attività delle società della seconda lega nazionale. Dal punto di vista economico i costi si potrebbero ridimensionare, anche senza la drastica eliminazione della categoria con una attenta e corretta politica imprenditoriale fatta di programmazioni serie e bilanciate senza spese folli . Poi in secondo luogo visto la grande difficoltà finanziaria anche di molte squadre che partecipano al campionato di Lega A, allora adottando lo stesso metro di valutazione per la risoluzione del problema:  l’unica soluzione sarebbe quello di eliminare il basket professionistico italiano. Ma il nostro interesse in  questo pezzo di approfondimento non è quello di dibattere su tematiche economiche, che per vastità e complessità dell’argomento andrebbero trattate con certosina precisione ed ausilio di dati reali con costi e ricavi di gestione delle società;  ma è quello di evidenziare, come già fatto in larga parte sul nostro portale nei giorni precedenti, che l’eliminazione della Legadue porterebbe un gravissimo scadimento della nostra pallacanestro nazionale dal punto di vista tecnico ed agonistico. Infatti non ci stancheremo mai di rivendicare il ruolo della Legadue quale inesauribile serbatoio di talenti italiani ed anche stranieri (tante stelle straniere in massima serie esempi Sato e Mcjntire si son fatte le ossa nel secondo campionato italiano nell’ultimo decennio). Sulla falsariga dell’odierno articolo della Gazzetta dello Sport noi vogliamo porre l’accento dell’importanza che ha la Legadue nella formazione dei giovani talenti del basket italiano. L’articolo della Gazzetta dello Sport ha stilato un quintetto di giovani italiani dai 19 ai 23 anni che giocano con buoni minutaggi nella seconda lega. Il quintetto è composto da Cournooh, Santiangeli, Saccaggi, Cervi e Da Ros. Prendiamo l’esempio di Cournooh e Da Ros, entrambi sono cresciuti nei vivai delle nostre società più importanti: il primo alla Mens Sana Siena, il secondo della Virtus Bologna, ma questi ragazzi che non avrebbero mai trovato spazio nelle loro società d’origine hanno bisogno della palestra della Legadue per formarsi come giocatori di alto livello. Una  valida palestra quella della Legadue data dal fatto che grazie il professionismo la lega è frequentata da giocatori stranieri di buon livello, che ne innalzano il livello tecnico di gioco. Oltre a questi due nomi verrebbe da aggiungere il nome di Riccardo Moraschini, scuola Virtus Bologna , protagonista della medaglia d’argento agli europei under 20 nella scorsa estate in Spagna, che per maturare cestisticamente con buoni minutaggi ha scelto di giocarsi le proprie carte a Sant’Antimo. Compagni di Moraschini  nella spedizione di Bilbao sotto la guida di coach Sacripanti sono stati gli altri componenti del quintetto:  Saccaggi (Pistoia), Santiangeli (Jesi) e Cervi (Reggio Emilia,) ragazzi che hanno disputato quell’ esaltante Europeo, ma che per continuare il percorso professionale hanno bisogno della vetrina di alto livello della Legadue. Si potrebbero citare tanti altri nomi  di giovani (Rullo, Montano, Tomassini) e di meno giovani  italiani (Baldassarre, Bruttini Giuri tutti ragazzi under 26) che grazie alla Legadue possono forgiarsi al professionismo, tornare utili ai club della massima serie, ed infine cosa di maggiore importanza aumentare il livello tecnico ed atletico dei giocatori di nazionalità italiana. Bisogna riflettere l’eliminazione della LegaDue comporterebbe un danno dal punto di vista tecnico irreparabile: l’allarme è lanciato speriamo che qualcuno lo raccolga.