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Siena domina la finale, Milano delude, super McCalebb

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Siena conferma la sua schiacciante superiorità nei confronti dell’Emporio Milano e si porta a condurre sul 2-0 nella finalissima scudetto.

Più che eloquente il risultato finale di 86-58 con il quale la Montepaschi Siena ha liquidato le speranze e le velleità della truppa di Scariolo in gara due. Molti addetti ai lavori alla vigilia della serie finale al meglio delle sette gare si sarebbero aspettati una autentica battaglia sul filo dell’equilibrio tra le due formazioni, ma così non è stato nelle prime due gare andate in scena nel palazzo dello sport di Siena. Il convincimento dei più, che sarebbe stata una serie in grande equilibrio veniva dal grande valore del roster milanese, e dall’ottimo periodo di forma che i ragazzi di Scariolo hanno esibito dalla metà del girone di ritorno in avanti con ben quattordici vittorie in quindici gare (unica sconfitta negli ultimi due mesi nella gara di semifinale a Pesaro), ma Milano si è sgretolata come un castello di sabbia nelle prime due partite in terra toscana. Serie scudetto che per i milanesi incomincia a somigliare sinistramente alle finali scudetto edizioni 2008/09 e 2009/10, quando l’Olimpia Milano allora guidata in panchina da Piero Bucchi fu sconfitta con un doppio umiliante quattro zero dai senesi. L’Emporio Armani di questa stagione ha budget e giocatori molto più competitivi rispetto alle due annate prima citate, ma quello che non cambia è il grande valore della squadra senese di coach Pianigiani. I biancoverdi, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, hanno esibito la loro grande organizzazione tattica in attacco ed in difesa, e quella fame di vittoria che pervade i giocatori in canotta biancoverde nelle occasioni che contano. In più tra le fila di Siena si è messo in evidenza nelle prime due gare uno scintillante Bo McCalebb, che per freschezza atletica ed esplosività fisica è un giocatore di ben altra categoria, giocatore destinato a percorre la strada dell’Oceano Atlantico, che alcuni anni fa lo ha portato in Europa, all’inverso per  la prossima stagione. La speranza dei meneghini, ma anche di tutti gli appassionati di basket italiano neutrali, che la finale nelle prossime due gare al Forum d’Assago, possa divenire più equilibrata ed avvincente, perché il +28 visto ieri sera non è scarto degno di una finalissima scudetto, ed è troppo umiliante per giocatori del calibro di quelli in maglia milanese. La solita Siena famelica, invece, vorrà riconfermare sulle tavole milanesi la sua schiacciante superiorità già da gara tre, e mettere l’ipoteca al suo sesto tricolore consecutivo per entrare definitivamente nella storia raggiugendo un traguardo mai raggiunto da nessun club nella storia del basket italiano.