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Golden State Warriors – The Redemption

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È la redenzione di una squadra che un anno fa subiva una rimonta e una disfatta senza precedenti.

La redenzione di una filosofia di gioco che è rimasta immutata nonostante gli innesti e le partenze. Un gruppo che ha saputo introdurre un big come Kevin Durant senza cambiare se stesso, mantenendo quel concetto di gioia e di libertà che lo ha sempre contraddistinto. Il tutto senza sforare nell’eccessiva arroganza o supponenza (come un anno fa) ma mantenendo ben fisso il mirino sull’anello.

Rende ben chiara l’idea di superiorità quando per battere questa squadra ci vuole una gara al limite della perfezione come Gara 4. Non è umanamente possibile giocare sempre in quel modo, neanche per LeBron (che si conferma il Re indiscusso di questa lega/nazione/pianeta/universo).

KD inoltre manda un chiaro messaggio. Braccia aperte, trofeo in mano. “E adesso che avete da dire?”. Rende bene lo spot della Nike “Debate This”

Vero molti diranno “facile vincere così” ma credo sia corretto dire che non è per niente facile mettersi al servizio di una squadra già collaudata senza pretendere nulla. Si nota la crescita mentale di KD dalle giocate difensiva, dall’aiuto a rimbalzo nei quintetti piccoli. Non è solo canestri decisivi, è una star al servizio della squadra. È questo il concetto, non è un superteam perchè ci sono 4 all star, è un superteam perchè 4 all star si mettono al servizio di una squadra. E il merito va soprattutto a Steve Kerr.

Già perchè il coach di Golden State è stata forse la vera arma in più della sfida. La capacità di creare un sistema fluido, di convincere tutte queste personalità ingombranti a collaborare creando la miglior difesa Nba, è quello che manca a Tyronn Lue. Non ce ne voglia il coach dei Cavs ma la strada è ancora lunga ed è evidente che non era ancora pronto a tutto ciò. Forse dovrebbe capirlo anche LeBron.

E adesso? Cosa sarà della Nba e degli Warriors?

Beh l’estate sarà caldissima sul fronte free agent (KD e Steph da rinnovare, con Iguodala in scadenza) dall’altra parte un’ossatura forte ma con tanti dubbi (i contratti di Love e Jr, i tanti gregari non all’altezza).

Ma l’Nba cosa ne pensa? Il concetto di Trilogy sicuramente ha tirato molto sul mercato ma la differenza tra le prime due della classe e il resto della lega è imbarazzante. Si fa presto a parlare di 4 All Star ma non va dimenticato che i Cavs hanno il monte salari più alto della storia con una panchina stra-profonda (ma non molto all’altezza della situazione) in barba al salary cap.

Nell’immediato cambierà poco o nulla, ma sarebbe un errore per una lega come l’Nba non pensare in ottica futura…