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Fiba CL: la lucidità fa la differenza, Sassari batte lo Stelmet Zielona Gora

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C’è spazio per le contestazioni prima della palla a due, il gruppo organizzato di tifosi Commando, prima dell’inizio della gara e per i primi due minuti di gioco ha esposto uno striscione per sottolineare che il basket è delle persone e non di un padrone, contestando con dei cori successivamente anche il presidente Petrucci, il tutto in relazione alla necessità da parte della Dinamo, di dover rinunciare all’Eurocup a favore della Fiba Basket Champions League.
Sassari parte benissimo, ma lo Stelmet prende le misure e la gara si risolve nell’ultimo quarto, quando è la lucidità a fare la differenza e in questo Sassari, nonostante abbia accusato il doppio impegno, riesce ad essere superiore, compensando anche quel gap fisico in termini di chili e centimetri, che ha permesso agli ospiti di sovrastare la squadra di Pasquini a rimbalzo, soprattutto nella prima parte di gara.
Sassari ha cambiato marcia dopo un passaggio a vuoto nel secondo quarto, grazie alla zona in difesa, che ha ridato pian piano, anche fiducia all’attacco, decisivo il tap in di Lacey nel finale, che seppur poco appariscente, ha dimostrato al momento giusto, il q.i. cestistico per risolvere la gara, vedi anche i liberi decisivi, anche se il finale, povero di fischi reali, ma ricco di quelli tattici, ha rischiato di rovinare la festa ai tifosi Sassaresi.

La cronaca:
Sul campo la gara parte con una sola squadra in campo, Sassari domina su entrambi i lati del parquet e con Carter e Lacey sugli scudi costruisce un parziale di 14-1, sembra tutto facile per gli uomini di Pasquini, che danno la sensazione di poter controllare ogni singolo giocatore Polacco. Lo Stelmet, però non si perde d’animo e inizia a sfruttare l’unica nota positiva vista ad inizio gara, il vantaggio a rimbalzo, riuscendo pian piano a togliere le certezze ai padroni di casa, alzando il ritmo in attacco con Florence in particolare e, sfruttando il peso vicino a canestro con Hrycaniuk, il risultato è il sorpasso Polacco sul 21-23 nel secondo quarto, con Pasquini costretto a riaffidarsi al suo starting five, ma senza avere più in mano le chiavi del ritmo partita.
Il coach della Dinamo è costretto al time out a 3’ dalla pausa lunga, per cercare di riordinare le idee, in particolare nella difesa nel pitturato dove gli ospiti danno dimostrazione di una netta superiorità.
Sassari reagisce, in particolare grazie alla difesa sugli esterni e trova il break che le permette di ritrovare fiducia in attacco, ma proprio la fiducia fa la differenza e su questa i campioni di Polonia ci costruiscono l’ultimo contro break, che vale il +7 suggellato dalla tripla allo scadere di Florence che vale il 32-39 al 20’.
Pasquini rivoluziona il quintetto e prova il doppio playmaker al ritorno dagli spogliatoi, con Sacchetti e Olaseni sotto canestro; ma la musica non cambia a rimbalzo e lo Stelmet arriva anche al +10, la Dinamo reagisce affidandosi alla zona e trova il break di 12-0, tutto dai 6,75, con lo stesso Sacchetti protagonista nel tiro e nella lotta a rimbalzo.
Si va punto a punto, con la squadra ospite che prende le misure alla zona, ma continua a soffrire la difesa asfissiante sui portatori di palla, Sassari amministra bene i falli nel corso del quarto, ma nonostante ne abbia uno a disposizione negli ultimi secondi del terzo periodo, lascia spazio a Florence per firmare il suo personale ventello e il +2 Stelmet al 30’ 54-56.
Si continua punto a punto, le mani si raffreddano da entrambi i lati, Sassari si affida al contropiede con Johnson Odom, che si spreme tanto da chiedere il cambio dopo un paio di schiacciate che infiammano il PalaSerradimigni, lo Stelmet si affida a Koszarek, ex Caserta, che fa male dalla media e lunga distanza, ma a 4’ dal termine Lydeka si vede fischiare il fallo tecnico per proteste che manda in bonus Sassari e in panchina con 5 luci accese il Lituano; gli ospiti girano a proprio favore l’inerzia della gara e ritrovano la testa nel punteggio.
Stipcevic pesca il jolly del sorpasso, ma il +2 con cui Sassari inizia l’ultimo minuto di gioco, tutto regala meno che sicurezza; arrivano una serie di errori, nei quali però, brilla il tap in di Lacey che vale il +4 a 20” dal termine e la bella difesa di Sacchetti su Vaughn che vale l’infrazione di passi che consegna alla Dinamo la vittoria.
Dopo una serie di falli tattici, che rischiano di costare caro a Sassari, si chiude sul 74-70 per i padroni di casa, che bagnano con un successo l’esordio per la terza volta nella sua storia, in una coppa Europea.