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Champions: Sassari, l’ultimo respiro vale il passaggio del turno anche sul -21

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Pazzesco finale di partita a Nymburk, dove una Dinamo stanca e priva di lucidità, trova le forze per compiere la mini rimonta nel finale di gara, che permette di portare il passivo della gara a -21, ma un saldo positivo di un punto nel conteggio aggregato, condannando il Cez Nymburk alla resa. Inutile l’ultimo tiro di SantRoss che viene respinto dal ferro, decisiva la freddezza di Savanovic in lunetta e le triple di Lacey e Bell che, hanno chiuso un gap complessivo, che vedeva Sassari indietro di 7 punti nell’ultimo minuto di gioco.

La cronaca:
L’obiettivo di ribaltare il -22 dell’andata è chiaro nella testa dei giocatori di casa e, pienamente a conoscenza della stanchezza accumulata nelle tre giornate di Final Eight per gli uomini di Pasquini, impongono da subito un ritmo alto, costringendo Sassari a correre il più possibile. La scelta è proficua, la Dinamo vuole ragionare, ma lascia spazio in transizione agli avversari e Simpson trascina i suoi sino al +8; il cambio sotto le plance con l’ingresso di Lawal e Savanovic rianima gli ospiti, ma il bonus raggiunto troppo presto, condiziona l’intensità difensiva della Dinamo e i padroni di casa chiudono il primo quarto sul +6, 17-11.
Il tema tattico non cambia nel secondo quarto, il Nymburk ha sempre il piede schiacciato sull’acceleratore e aggiunge al repertorio, delle buone percentuali dalla lunga distanza, mentre Sassari, inizia già ad accusare la stanchezza, snaturandosi in attacco. Il solito gioco dentro fuori con il coinvolgimento dei lunghi nel pitturato, lascia spazio ad iniziative più personali, con Stipcevic e Savanovic buoni esecutori, ma dall’altra parte del campo, manca qualcosa e nonostante un buon Lacey in costruzione ma non in finalizzazione, gli uomini di Pasquini, cedono sistematicamente sui piccoli avversari, i vari Lawrence, Allen e Simpson, quest’ultimo protagonista di un canestro rocambolesco che ha fatto infuriare per la mancata chiamata di passi il coach Sassarese, collezionano il +10 al 20′ 35-25.
Pasquini si gioca la carta Lawal nel pitturato, ma è l’attacco che non funziona; il canestro dei padroni di casa sembra avere un tappo sulle conclusioni dei Sardi e, nonostante anche dall’altra parte del campo, le percentuali non siano più positive, permettono a Sant Ross e compagni di incrementare il vantaggio, togliendo pian piano fiducia e possibilità di gestione della gara agli ospiti.
Lacey e Savanovic provano a non far fuggire i Cechi, ma la vena realizzativa di Allen, capace anche di stoppare Lydeka,  dalla lunga distanza carica i padroni di casa, che trovano anche il +19; una magia di Lacey porta a -17 Sassari, ma i liberi di Lawrence in chiusura di quarto, garantiscono ai padroni di casa, il primo sorpasso complessivo, con il punteggio che vede il Cez davanti di 23 punti al 30′ 65-42.
Con le batterie scariche e la paura di buttare alle ortiche la grande prestazione dell’andata, Sassari, è completamente bloccata ad inizio quarto, fioccano le palle perse, frutto di incomprensione e poca lucidità, i tiri non sono più costruiti in maniera preparata, ma sono frutto di iniziative individuali e i padroni di casa, approfittano del momento negativo Sassarese per provare l’allungo decisivo, costruendolo anche su tanti rimbalzi offensivi; Sant Ross firma la tripla del 79-50 e soltanto un nel canestro di Devecchi blocca un emorragia che sembra condannare il Banco di Sardegna. Il time out di Pasquini a poco meno di 3′ dalla fine si racchiude tutto in una frase: “Don’t give up”. Sale l’orgoglio degli uomini in bianco verde, che si giocano tutte le ultime energie per creare un parziale che faccia tremare gli uomini di Ginzburg, Lacey trova il canestro del 81-55 e la panchina ordina il fallo sistematico, Allen non trema ai liberi, ma Bell con una tripla contestata (l’istant replay conferma il tiro pesante) mette paura ai Cechi. Sant Ross trema ancora ai liberi, Lacey invece conferma la sua freddezza, il Cez perde la testa e butta via una rimessa a 10″ dalla fine.
Savanovic gioca di esperienza, trova il fallo di Benda e dalla lunetta, restituisce il +1 sul risultato complessivo alla Dinamo.
Rimangono poco più di 5″, Sant Ross corre il campo e prova l’appoggio al tabellone in precario equilibrio, la palla non entra e Sassari perde di 21, ma passa il turno, trovando agli ottavi il Le Mans, 84-63 il finale di gara.